amore purosangue

Cap. 38 La foresta

In camera cercai di dormire il più possibile perché almeno la notte sarei riuscita a stare sveglia nella foresta ma ovviamente non riuscii a prendere sonno alle 16:00. Così mi recai nella sala comune dove incontrai Marcus e mi misi con lui a giocare a scacchi.Era evidente che mi avevano abbandonato a me stessa.Il sole scese velocemente quel giorno e in poco tempo era già arrivato il momento di recarsi in quel buco oscuro che era la foresta di Hogwarts.Cercai di vedere la cosa come un campeggio dove avremmo fatto un pigiama party ad eccezione che non saremmo stati in pigiama né ci saremmo accampati né tanto meno Hagrid avrebbe voluto fare una cosa del genere.Non mi restava che partire e sperare che il tutto sarebbe durato il meno possibile.Andò esattamente così.Non parlai quasi mai con Hagrid:era un omone troppo gigante che mi metteva ansia.
Per mia fortuna non incontrammo le creature pericolose della foresta come i centuari o ragni giganteschi ma vidimo invece due unicorni ed un'amadride ovvero una ninfa che viveva negli alberi.Fu proprio quest'ultima la possibile profeta che avrebbe potuto cambiare la sorte del mondo magico se solo io avessi capito ciò di cui parlava.Quando Hagrid mi fece notare la sua presenza,io mi diressi da lei per provare a parlarci ma all'inizio sembrava essere morta.Iniziò a bisbigliare qualcosa:"Gli uccelli ne parlano,tutta la foresta è in fermento perciò dico a te stai in agguato.Lui arriverà.Forse è questione di tempo ma lui arriverà.Fermalo o tu poetessa che sei ancora in tempo altrimenti cadrai vittima delle sue stesse radici"
Tutto il suo monologo riuscì solo a spaventarmi perciò mi allontanai e me ne andai.Non capivo chi fosse il soggetto di tutta la frase e che cosa c'entrasse con me.Hagrid mi disse che probabilmente si riferiva ad un ritorno di Tom Riddle,un ex studente che aveva provocato diversi danni ad Hogwarts ma lui non c'entrava niente con me.Doveva essere qualcuno che conoscevo realmente.