Cap.44 Le due vie

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Non disse mai il suo nome ma forse compresi chi era.Iniziò con un incipit inquietante:"Se sei qui ora è perché stai morendo anche se spero che tu riesca a salvarti.Io del mio passato ho ben poco da raccontarti ma sono certo che nel mio futuro ci rincontreremo in una situazione migliore e ricolma di gloria.Verrà il tempo in cui mi presenterò nella tua stessa casa e verrà il tempo in cui tu mi tradirai,ma c'è tempo per questo.Non siamo qui per parlare di me ma di te!Sai già quale strada scegliere ora?Dietro di te il passato e davanti a te il futuro.La prima strada metterà fine a tutti i tuoi dolori e sarai per sempre felice ovunque tu voglia.La seconda invece ti farà tornare dove eri fino ad ora ma sappi che le tue pene si moltiplicheranno"
Rimasi in silenzio per minuti di fronte a lui, cercando di capire quale fosse la strada migliore.Non volevo di certo morire ma tutte quelle sofferenze mi stavano istigando a scegliere quella via.D'un tratto da dietro di lui comparve un'altra figura,questa volta completamente grigia.Era un uomo incappucciato con una lunga barba grigia ed una tunica.L'incontro tra i due personaggi sfociò in un conflitto e ben presto l'ombra nera svanì nel nulla.La figura rimasta,dopo essersi pettinata la folta e vispa barba disse:"Fai la scelta giusta.Io non ho potere più forte di lui ma riesco a contrastralo.Perciò ti dico,ora che hai la possibilità affronta il tuo futuro e vivilo"
Le sue parole mi furono di conforto ed ero molto curiosa di sapere chi fosse.Lui si rifiutò di mostrarsi in volto ma replicò:"Ci siamo già visti e ci rivedremo ancora" e poi sparì anch'egli.
Ero rimasta da sola ed intorno a me il paesaggio si stava trasformando nel nulla.Era un enorme spazio bianco dove non c'era più niente.Avevo deciso,avrei scelto la seconda strada:quella della vita.Chiusi i miei occhi e sperai dentro di me di avere la forza di riuscirci.Quando mi svegliai, mi trovavo nell'infermeria di Hogwarts e accanto al mio letto c'era un ragazzo seduto che mi teneva compagnia durante il coma,era Lucius.

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