16.

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"Un Kidult, signore!" esclama Yerim dalla cassa voltandosi verso il suo capo, impegnato a sistemare alcune cose sotto al bancone. Joshua le rivolge un cenno del capo e si rialza, voltandosi poi improvvisamente verso la cassa per guardare il cliente in questione, e non riesce a trattenersi dal salutarlo "DK!" con una nota di euforia  che non sfugge alla ragazza. Non è solita a sentire il suo capo così su di giri e non può che chiedersi chi sia il cliente che ha di fronte, finché non si ricorda del ragazzo che voleva presentarle.

'Sbaglio o il suo nome era...'

Non fa in tempo a chiederselo, che la voce del cliente la risveglia dai suoi pensieri esclamando in risposta all'amico "Hyung! Sono riuscito a venire prima, visto?" lasciandosi scappare un dolce risatina. Si appoggia al bancone con gli avambracci sfoderando uno dei suoi sorrisi più smaglianti, Joshua si avvicina alla cassa pensando ad alta voce "Pensavo lavorassi fino a sera", ma l'amico racconta "Un bambino aveva l'influenza ed è saltata la lezione privata, perciò mi sono liberato prima. Non sei felice di vedermi?" con un velo di ironia.

"Al contrario! Volevo presentarti una persona" lo corregge il maggiore, notando l'espressione confusa dell'amico, e si rivolge verso la sua dipendente "Lei è Yerim" la quale tiene lo sguardo basso mentre lui continua "Lui Yerim è Dokyeom, il ragazzo di cui le avevo parlato. Quando si tratta di arti marziali e difesa, lui è quello giusto".
Seokmin resta in silenzio, guardando la ragazza senza capire perché Joshua gliela stia presentando. Sa bene chi è, anche se non si sono mai visti, ha avuto modo di sentirne parlare in più occasioni.
"Io? E perché dovrebbe avere bisogno di me?" chiede, non essendo ancora stato informato dal maggiore di cosa è successo la sera prima, lei però si affretta a spiegare con un velo di timidezza "Ecco... dato che lavoriamo fino a tarda serata, vorrei sapermi difendere in caso di necessità, perciò sto cercando un istruttore".

Il ragazzo si scambia uno sguardo con il maggiore per essere sicuro che vada bene e, quando quest'ultimo approva con un cenno del capo, non riesce a trattenere un sorriso e la rassicura "Beh Yerim, sarò più che lieto di aiutarti" allungando una mano nella sua direzione.
Lei la osserva, concentrandosi sull'anello che gli fascia il mignolo, incerta se ricambiare il gesto. Solitamente non interagisce in alcun modo con i clienti, ma lui sarebbe diventato il suo istruttore, ragione per cui allunga una mano a sua volta e si scambiano una stretta decisa, senza che lei alzi mai lo sguardo come suo solito. Seokmin però lo nota e non riesce a trattenersi dallo sporgersi verso di lei, abbassando la testa per incontrare il suo sguardo, rivolgendole uno dei suoi sorrisi più sinceri nella speranza di farla sentire a suo agio "Visto che ci vedremo in palestra, non vedo ragione per la quale tu non possa guardarmi".

Yerim rimane incantata da quegli occhietti sorridenti, così espressivi da formare delle rughette ai lati, facendola arrossire per la tenerezza.
'Yerim datti una svegliata' si rimprovera la ragazza, ritraendo poi la mano, e gli risponde "Certo, mi sembra giusto" nascondendo la mano nella tasca del grembiule legato in vita.
Nonostante non si siano mai visti, riesce in qualche modo a infonderle fiducia, d'altronde si tratta di un amico di Joshua e Jun e  le sembra un ragazzo solare dal modo in cui si sta rivolgendo a loro.

Joshua rimane di fronte a loro osservando la scena in silenzio, stranito dall'aria che aleggia fra i due. Seokmin è particolarmente sorridente, per non parlare delle gote arrossate della ragazza, qualcosa di decisamente insolito. Decide dunque di intervenire "Bene, ora però dobbiamo tornare a lavorare" e l'amico annuisce "Certo" rivolgendosi poi alla ragazza "Ci vediamo lunedì in palestra. Fatti dare il mio numero da Shua hyung, così ti faccio sapere per l'orario e l'indirizzo, okay?"
Lei annuisce, guardandolo negli occhi, ancora incredula di poter compiere un gesto così semplice in completa libertà all'interno del locale "Va bene, a lunedì!"

Seokmin segue poi l'amico verso l'altro lato del bancone, lasciando la cassa libera per un cliente appena entrato e Joshua gli prepara il suo ordine, porgendoglielo oltre il bancone, sporgendosi verso di lui per bisbigliargli "Stai attento, non possiamo permetterci errori, lo sai".
L'amico annuisce, il sorriso scompare dal suo volto lasciando spazio a uno sguardo duro "Lo so hyung, non devi preoccuparti".
Joshua si era sentito in colpa nel rivolgergli quella raccomandazione che ormai dovrebbe essere superflua, ma la scena a cui aveva appena assistito gli aveva fatto sentire la necessità di ricordare all'amico chi fosse la ragazza, e soprattutto chi sono loro. Detto ciò, gli posa una mano sulla spalla stringendogliela leggermente, in segno di comprensione, e torna a sorridergli.
A volte teme di essere troppo duro e protettivo, se ne rende conto pure lui, ma sente il bisogno di tenere alta la guardia per poter essere tranquillo, per quanto possible.

Yerim li sente ridere spensierati come due ragazzini, un'aria totalmente diversa da quella che aleggia di solito nel locale, sembra come aver portato la gioia in quel posto è non pensava che avrebbe mai visto il capo tanto sereno e divertito.
Si direbbe incuriosita, le piacerebbe vedere l'espressione che ha in questo momento, ma sa che non è possibile.


Il ragazzo resta al bancone per quasi tutto il pomeriggio, andandomene solamente quando il sole inizia a calare e l'orario della cena si avvicina.
"Ci vediamo lunedì!" esclama dall'usciere della porta, rivolgendosi alla ragazza, portando via con sé anche la gioia presente fino a qualche istante prima.
Yerim lo saluta agitando una mano e termina di pulire, pensando al turno che la aspetta.
Quella sera ci sarebbe stato anche Jun e questo la rende un po' più tranquilla.
Termina di sistemare le ultime cose e Joshua la avverte "Andiamo, la cena sarà ormai pronta e mi sembra che qua sia tutto in ordine".
Si toglie il grembiule e salgono nell'appartamento, dove la cena è già ormai pronta e Jun la sta per portare in tavola. Li richiama "Eccovi! Lavatevi le mani, veloci!" mentre serve il tutto nei loro piatti, così loro si sbrigano e lo raggiungono a tavola, ringraziandolo per la cena.
La pace di quel momento viene interrotta da una domanda innocente di Jun "Ehi Yerim, alla fine hai conosciuto DK oggi?"

Joshua non riesce a trattenersi dallo stringere la mano in un pugno ascoltando la ragazza rispondere con fin troppo entusiasmo per i suoi gusti "Oh, sì! Mi sembra un ragazzo simpatico, lo rivedrò lunedì per la prima lezione". Si ricorda poi di ciò che le ha detto il ragazzo prima di andarsene, così si volta verso il suo capo per ricordargli "Signore, stavo quasi per dimenticarmene... dopo potrebbe darmi il suo numero?" facendo tendere i muscoli del collo del ragazzo, che non sa come risponderle.  Si era scordato di quel dettaglio, ma non si sente per nulla a suo agio nel sapere che lei abbia il numero di uno dei suoi amici e possano contattarsi in privato in qualunque momento, ma d'altronde non può evitarlo dato che i due si sarebbero visti a lezione per diverso tempo. Quello, purtroppo, è nulla a confronto.

Un pensiero lo turba, anche se cerca di scacciarlo.
'Non è gelosia' continua a ripetersi mentre si sforza di rilassarsi, infondo non la conosce nemmeno, non avrebbe senso. Eppure prova un forte fastidio vedendola vicino ai suoi amici, la sua famiglia, così allontana quella malsana idea giustificandosi 'Sto solo proteggendo i miei fratelli'.

"Certo" le risponde dopo aver bevuto un sorso d'acqua "Dopo cena me lo ricordi", vedendola annuire per poi tornare a mangiare. La ragazza e l'amico non danno troppo peso alla sua reazione, seppur fossero straniti, e tornano a mangiare proprio come lui, chiacchierando fra di loro saltuariamente.
Yerim, non appena finisce, si affretta ad andare a lavare piatti e padelle prima di iniziare il turno serale. Joshua poco dopo, una volta finita la cena, la raggiunge per portarle le poche cose da lavare rimaste sul tavolo e le chiede "Dov'è il suo telefono?"

Lei tiene lo sguardo fisso sui piatti insaponati e riflettendo ad alta voce "Credo di averlo lasciato sulla sedia dov'ero seduta" e lui va a cercarlo, trovandolo subito. "Posso prenderlo un attimo per lasciarle il numero di DK?" le chiede agitandolo in aria, e lei annuisce "Va bene, il codice è 0410".
Joshua esita qualche secondo prima di sbloccarlo, non si aspettava che gli dicesse con tanta facilità il codice di sblocco del suo cellulare, credeva che glielo avrebbe sbloccato lei. Apre la rubrica e preme sul "+" aggiungendo il numero dell'amico, poi fissa lo schermo esitante per qualche istante e decide di aggiungere anche il suo.

Non appena ha terminato, lo appoggia sul bancone della cucina e le riferisce "Le ho salvato anche il mio numero, lo usi in caso di emergenza".
Lei annuisce sorpresa, non si aspettava quel gesto da parte sua e non sa cosa dire se non un timido "Grazie" mentre lui si mette al suo fianco per asciugare i piatti e finire prima.
Restano in silenzio per tutto il tempo, non sapendo se e cosa dirsi, finché Jun esce dalla sua stanza pronto per iniziare il turno e li richiama "Andiamo pure". Loro terminano di sistemare la cucina e lo raggiungono, scendendo al piano di sotto nel locale, aprendo anche quel sabato sera puntuali come sempre, e altrettanto puntuali arrivano i primi clienti.

Shadow • SVTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora