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Anche gli ultimi arrivano dopo qualche minuto e prendono posto, dando ufficialmente il via al loro incontro.
È Joshua a prendere la parola "Innanzi tutto grazie per l'aiuto ragazzi, so che non è stato semplice nemmeno per voi questa settimana".
"È il minimo hyung, mica potevamo lasciarti da solo" risponde Seungkwan.
Organizzarsi in turni in modo che ci fosse sempre qualcuno presente al locale insieme a lui e alla ragazza era stata un'idea del minore e Joshua inizialmente era restio ad accettare, d'altronde era pur sempre all'interno del suo locale, sotto al controllo delle videocamere di sorveglianza, ma gli altri avevano insistito fino a farlo cedere.
"Lo so, ma anche voi siete presi dal lavoro, non eravate tenuti a venire ogni singolo giorno" insiste Joshua, Jeonghan però gli ricorda "Certo, vuoi dire che avremmo dovuto lasciarti qui con sua figlia come se niente fosse? Quella ragazza è pericolosa Josh!"
A Seokmin scappa una risatina sentendo quella parola "Pericolosa? Quella ragazza al massimo potrebbe versargli un caffè bollente addosso" facendo ridere Jun che concorda "Effettivamente non hai tutti i torti..."

Seungcheol lo interrompe "Ragazzi siate seri, Han ha ragione, quella potrebbe essere tutta una copertura... non possiamo essere sicuri che lei sia innocua, non ancora" ristabilendo la serietà nella stanza.
Vernon si rivolge a Joshua "Hyung, tu sei quello che ci sta insieme per più tempo, come ti è sembrata?"
Joshua ci riflette qualche istante "Non voglio sbilanciarmi per il momento, ma mi sembra sincera... Mingyu sei riuscito a ottenere quei documenti?"
Mingyu si era occupato di ottenere informazioni su di lei prima che fosse assunta, ma Joshua gli aveva chiesto di indagare ancora e trovare qualsiasi informazione non solo su di lei, ma anche su chiunque avesse avuto contatti con lei.
Il minore annuisce e inizia a frugare nella sua valigetta, estraendo un plico di fogli che poggia sul tavolo in modo che tutti possano vederli "Sembrerebbe essere pulita, ho controllato i tabulati telefonici degli ultimi anni e vi ha detto la verità, non ha più contatti con il padre".

Quei documenti contengono informazioni di ogni genere, dai tabulati telefonici, ai suoi spostamenti in America, informazioni sulle persone che ha conosciuto, movimenti bancari. Qualunque cosa che possa far emergere anche solo un sospetto.

"Quindi? Che ne pensi?" Minghao gli chiede, passando in rassegna con lo sguardo quella marea di fogli.
Wonwoo però precede la risposta dell'amico, asserendo con tono serio "Semplice, che potrebbe essere una spia", incrociando le braccia mentre tiene lo sguardo fisso sui fogli.
"Ma come?! Credevo fosse pulita!" esclama Soonyoung confuso, voltandosi verso Mingyu "Hai detto che non ha più avuto contatti con lui e che non c'è nulla di sospetto!"
"È proprio questo il punto hyung, è tutto troppo tranquillo. Possibile che suo padre non la abbia davvero più ricontattata per anni? Potrebbero aver intestato un secondo numero a qualcun altro per poter comunicare, e poi è venuta qui in Corea senza nemmeno una carta di credito, solo soldi liquidi, non ha senso. Ci dev'essere qualcosa che mi sta sfuggendo, ma proprio non capisco cosa... a meno che qualcuno non la stia aiutando".

Joshua sospira, poggia la schiena contro lo schienale e riflette ad alta voce attirando l'attenzione degli amici "E se fosse l'esatto opposto?"
Jeonghan gli lancia uno sguardo complice "È quello a cui stavo pensando..."
"Intendete dire che non vuole essere tracciata... nemmeno da lui?" chiede Vernon, non sicuro di aver capito bene quello che intendono.
Jihoon sgrana gli occhi "Pensa davvero di potergli sfuggire?!", sentendo un brivido percorrergli la schiena.

Loro sanno bene cosa significa vivere nell'ombra, fare di tutto per non essere trovati da quell'uomo.

Seungkwan sbuffa contrariato "Questa storia proprio non mi piace... non importa che la ragazza sia una sua spia o stia scappando da lui, siamo in pericolo in entrambi i casi" facendo calare il silenzio all'interno della stanza.
Ha ragione, credevano che se non fosse stata una spia sarebbe stato tutto più semplice per loro, le cose sarebbero volte in loro favore, ma non avevano considerato questa eventualità. Se lei non ha davvero nulla a che fare con lui, è anche peggio.
Dal signor Byun non si sfugge.
Ci si nasconde.
E Yerim non ha i mezzi per potersi nascondere da lui.

Averla con loro li espone a un pericolo sconsiderato, rischia di far saltare la copertura, creata con anni di fatiche e sofferenze.
Joshua sapeva che assumerla si sarebbe potuto rivelare un grosso sbaglio, ma non immaginava di questa portata.
Credeva che avrebbero potuta usarla per ottenere maggiori informazioni, lo credevano tutti, e invece si stava rivelando un inutile pericolo.

Non possono esserne certi, ma prima o poi il signor Byun manderà qualcuno a prenderla, è solo questione di tempo.
E quel giorno saranno tutti in pericolo.

Yerim nel frattempo trascorre la serata in totale tranquillità, è un'occasione più unica che rara per lei avere la casa vuota.
I ragazzi sono stati più silenziosi di quanto pensasse e ne ha approfittato per godersi quella pace, prima dell'inizio di una nuova settimana a lavoro.
È già passata una settimana da quando ha iniziato a lavorare, eppure le sembra molto di più.
Che sia davvero un nuovo inizio?

Si sposta in camera sua e si siede sul letto con il computer sulle gambe, è arrivato il momento di darsi da fare e risolvere la questione per la quale è tornata in Corea: scoprire la verità dietro alla morte di sua madre.

Shadow • SVTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora