22.

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I giorni passano e Yerim resta silenziosamente in attesa di avere qualche notizia da parte del suo capo.
Ha continuato a lavorare e imparare nuove preparazioni, cercando di migliorare, e al ragazzo non è sfuggito questo dettaglio, infatti ha iniziato a lasciarle più libertà affidandole alcuni ordini.
Un'altra cosa che non le è sfuggita, è la ricorrenza con cui vede quei particolari anelli. Ogni giorno. Ogni singolo giorno.

"Yerim?" la richiama Joshua, notando il suo sguardo perso nel vuoto mentre pulisce la vetrina.
"Mi dica signore" gli risponde lei immediatamente, volendo evitare di dargli una risposta come quella di qualche giorno prima.
"È perfetta" afferma lui, notando l'espressione della ragazza mutare improvvisamente, e potrebbe giurare che le sue gote sono arrossite sotto alla mascherina. Sogghigna e precisa "La vetrina intendo, è più che pulita".
Lei sgrana gli occhi, realizzando a cosa si stesse riferendo, e si ricompone "Oh giusto" cercando di placare il rossore che tinge le sue guance.

Joshua sorride, vederla a disagio per così poco gli fa quasi provare tenerezza, e le riferisce "Domani, dopo la palestra, vorrei parlarle".
Yerim riflette confusa su quella richiesta, non capendo perché debba aspettare fino a domani per dirle qualcosa "Può parlarmene adesso signore, non ho molto sonno" mentendo, a fine turno è sempre sfinita.
Lui aggiunge "Vorrei che ci fossero anche alcuni miei amici, loro dovrebbero sapere qualcosa in più su sua madre" osservando l'espressione della ragazza passare dall'essere confusa a speranzosa, "Dice sul serio signore?" chiede Yerim senza riuscire a trattenere lo stupore.
Joshua le sorride "Non so dirle che tipo di informazioni saranno, verranno qui domani e mi sembrava giusto ci fosse anche lei".

Non è del tutto vero ciò che le sta dicendo.
In quei giorni Mingyu e Seungkwan si sono dati da fare con la loro solita discrezione, passando in rassegna tutto il materiale che sono riusciti a trovare, e gli hanno già anticipato a grandi linee ciò che sono riusciti a scoprire. Dopo averne discusso con gli altri, hanno deciso di parlarne direttamente con lei, sfruttando l'occasione per osservare la sua reazione e capire chi hanno davvero di fronte.
Una spia o una fuggitiva.

"Non c'è problema signore, ci sarò!" esclama lei felice.
"Perfetto. Vada pure di sopra, ci penso io a chiudere" la saluta lui, così lei si congeda con un inchino e sistema le sue cose prima di salire.

Quel lunedì sembra non voler passare.
Yerim trascorre la giornata cercando di tenersi occupata, in attesa che si faccia sera, ma la curiosità la sta divorando.
Dopo aver sistemato la camera, si reca in cucina e apre il frigo, sforzandosi di pensare a qualcosa da mangiare. Joshua non si è visto quella mattina e Jun è rimasto in camera a guardarsi un programma cinese, o almeno così le era parso di sentire.
Sospira, non le viene in mente nulla che sappia cucinare, e chiude l'anta del frigo pensando al posto più vicino che consegni a domicilio, ma una mano si intromette nella sua traiettoria impedendo al frigo di chiudersi "Ehi, non mangi oggi?"

È Jun, non lo aveva nemmeno sentito arrivare.
Il ragazzo riapre il frigo mentre lei sospira "Pensavo di ordinare qualcosa, vuoi unirti a me?"
Lui risponde fermamente "Spero tu stia scherzando, niente cibo a domicilio quando ci sono io in questa casa!"
Yerim si era accorta della sua passione per la cucina, Jun è un bravo cuoco, perciò non ribatte "E va bene, però lascia che ti aiuti!" ricevendo in risposta un vigoroso "Ma certo!"

Cucinare con Jun si rivela essere molto divertente, e soprattutto affatto stressante come aveva temuto per un attimo visto quanto il ragazzo tiene alla cucina. Mentre preparano, Yerim si da da fare e le viene spontanea una riflessione "Basterà per tre?"
"Joshua hyung non c'è a pranzo, aveva un impegno oggi" le spiega Jun, e lei non indaga oltre "Capisco".
Jun allora chiede curioso "Come mai oggi hai voluto cucinare con me?" e lei arrossisce "Ecco... non vedo l'ora che arrivi stasera, il capo ha detto che mi avrebbe aiutata con una cosa, e avevo bisogno di far passare il tempo", la sua sincerità far ridacchiare il ragazzo che ribatte scherzosamente "Insomma mi stai usando" mentre lui spegne il fornello e porta il tutto in tavola, sentendola ribattere "Ehi! Non è vero!" ridendo all'unisono.

Il pomeriggio, grazie a Jun, trascorre un po' più velocemente. È strano non guardarsi negli occhi, specialmente convivendo, ma lui sembra avere lo stesso pensiero e propone "Ho trovato un drama davvero bello e volevo iniziarlo oggi pomeriggio, ti andrebbe di guardarlo con me?" sperando di aiutarla a battere l'ansia dell'attesa. La ragazza accetta volentieri la sua proposta e si unisce a lui sul divano, trascorrendo l'intero pomeriggio a ridere e commentare insieme il drama, finendo quasi con l'arrivare in ritardo in palestra.

Seokmin la vede arrivare in fretta e furia, fiondandosi attraverso la porta d'ingresso gridando "Ci sono!" ansimante per la corsa appena fatta, facendolo ridere
"Ehi, prendi fiato!"
Yerim poggia le mani sulle ginocchia in cerca d'aria, scusandosi "Perdonami, non mi sono accorta di che ore fossero", lui però la rassicura "Tranquilla, non c'è problema, i bambini sono andati via da poco".
Lei rialza lo sguardo, studiando la sua espressione serena, dai tratti distesi, e istintivamente gli sorride a sua volta "Grazie, vado a posare le mie cose e ti raggiungo" fiondandosi negli spogliatoi mentre Seokmin trattiene una risatina.

La lezione ha inizio e il ragazzo rimane sorpreso nel costatare che Yerim sembra essere molto più a suo agio.
Certo, non è ancora in grado di difendersi e sta imparando le mosse più semplici, ma l'altra volta gli era sembrata più insicura, quasi spaventata quando lui la bloccava in una presa. Questa volta invece, nonostante non riesca ancora a liberarsi di lui, la ragazza sta provando a opporre resistenza e resistergli, un netto miglioramento.

La lezione volge al termine, i due ragazzi raccolgono le loro cose dopo aver sistemato i tappetini e Dokyeom chiude l'ingresso della palestra.
"Stasera... ci sarai anche tu?" chiede Yerim, non sapendo bene come chiederglielo.
Lui si volta per guardarla, ha un'espressione indecifrabile, e mette le mani nelle tasche della giacca prima di risponderle "Sì, ci sarò anche io..." sapendo a cosa si riferisce "Sei nervosa?"
Lei annuisce tornando a guardare il marciapiede di fronte a lei mentre camminano "Non so quanto vi abbia detto Joshua, ma voglio davvero sapere cosa è successo a mia madre.. sono diciotto anni che aspetto questo momento, e ancora non mi sembra vero che qualcuno potrà darmi delle risposte".
"Sai... quando ho perso i miei genitori, anche io non capivo cosa fosse successo, come potessero non esserci più, e forse avrei preferito non saperlo. Sei sicura di essere pronta ad affrontare tutto quello che scoprirai? Potrebbe essere peggio di quanto immagini..." si confida Seokmin, sinceramente preoccupato per lei.

Yerim riflette su quello che le ha appena detto.
Non sapeva che anche lui avesse perso la madre, e il padre.
Non avrebbe mai immaginato una cosa simile, non da lui che è sempre così sorridente e gentile, così disponibile verso gli altri.
Ma forse sono proprio le persone che sorridono di più a nascondere i lati più oscuri.

"Non so se sono pronta ad affrontarlo, ma so per certo che non riesco più a sopportare l'idea di averla persa senza che nessuno mi dica la verità".

Shadow • SVTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora