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*Poco prima*

Jeonghan, Jun e Minghao si dispongono lungo il perimetro nei punti stabiliti e attendono il segnale da parte degli altri. Non appena le due squadre sono pronte, Seungcheol, una volta sicuro che Wonwoo e Jihoon hanno disattivato le telecamere, comunica "Ai vostri posti. Cecchini, a voi l'inizio delle danze".
Bastano quelle parole, che Jeonghan ghigna in risposta "Agli ordini" avvicinandosi al mirino dell'arma, rigorosamente dotata di silenziatore. Jun e Minghao, appostati non molto lontani da lui, si scambiano uno sguardo d'intesa e si mettono in posizione.
I tre iniziano a sparare alle guardie più lontane dalla casa, spianando la strada agli altri che riescono ad oltrepassare il cancello principale e nascondersi nel giardino. Seungcheol bisbiglia "Joshua, Mingyu, Vernon... aspettiamo voi", e i tre ragazzi entrano in azione.

Muovendosi fra le piante del giardino, si avvicinando il più possibile ai due ingressi, presidiati da alcune guardie.
Basta uno sguardo per intendersi e dividersi, Joshua e Mingyu si dirigono verso l'ingresso principale mentre Vernon si occupa di quelle sul retro. Sfruttano la notte a loro vantaggio, muovendosi indisturbati far le ombre delle piante, fino ad arrivare a pochi metri dagli ingressi.
Sparare adesso, nonostante significhi un colpo sicuro, allerterebbe anche le guardie all'interno e e sarebbero sopraffatti. Devono essere silenziosi ma letali.
Joshua e Mingyu cercano lo sguardo l'uno dell'altro nonostante il buio e il maggiore conta con le dita '1... 2... 3'.

Al '3' scattano in avanti, cogliendo di sorpresa le guardie lateralmente. Joshua avvolge il braccio attorno al collo del primo uomo fino a fargli mancare l'aria, combattendo contro la sua prepotenza nel tentativo di liberarsi dalla presa, e l'altra guardia si volta subito verso il collega puntando la sua arma contro Joshua, che usa l'uomo per farsi scudo. Da dietro compare Mingyu, che si fionda sull'altra guardia atterrandola, dando il via a un combattimento corpo a corpo. Nonostante lo abbia atterrato afferrandogli il collo, l'uomo riesce a rotolarsi su un fianco invertendo le loro posizioni, tentando a sua volta di soffocare il ragazzo, che tuttavia riesce a tirargli un calcio da terra e liberarsi della sua presa, proseguendo con un calcio all'addome che lo ributta a terra, e infine gli tira un pugno in faccia mandandolo definitivamente al tappeto.
"Sei un po' fuori allenamento Gyu?" gli chiede Joshua, il quale ha già fatto svenire l'altra guardia per asfissia nel frattempo.
Mingyu lo guarda male, parlandogli poi in tono di sfida "La prossima volta hyung attacco io per primo".
Vernon intanto comunica attraverso l'auricolare "Ingresso sul retro libero", così Joshua procede a comunicare che anche l'ingresso principale è libero.

Questa era la parte facile, ora inizia il divertimento.

Gli altri ragazzi li raggiungono, Seungcheol e Soonyoung raggiungono il primo team, Dokyeom e Seungkwan invece si uniscono a Vernon.
Seungcheol ricorda un'ultima volta ai cecchini "Ragazzi, state in guardia lì fuori, a breve arriveranno i rinforzi. Se non saremo abbastanza veloci da uscire, saremo nelle vostre mani".
"Vedete di muovervi allora. Niente perdite, mi raccomando" risponde Jeonghan, aggiungendo con un sussurro a malapena udibile "Se entro 5 minuti non sarete fuori, sarete morti...". Sanno bene che ha ragione, ma Seokmin sdrammatizza "Hyung, se continui con queste frasi depresse, giuro che ti faccio fare la fine degli uomini del signor Byun".
Jeonghan sorride, sa bene che l'amico ha capito quanto sia preoccupato ma nonostante ciò ha preferito cercare di sdrammatizzare.
"Se avete finito voi due, andiamo" afferma Joshua, guardando Seungcheol che concorda "Al mio tre ragazzi. Niente spargimenti di sangue inutili, niente manie di eroismo, niente vendette contro il signor Byun. Prendiamo Yerim e ce ne andiamo."
In quel momento Jihoon comunica loro "Ragazzi le porte sono aperte" e Seungcheol continua "Bene. Allora uno... due... tre!"

I ragazzi entrano furtivamente in casa, pistola alla mano e perlustrano l'ambiente circostante. Una domestica li vede e non riesce a trattenere un urlo, attirando immediatamente due guardie. Soonyoung non perde tempo e spara mirando alle gambe, gli uomini cadono a terra e vengono velocemente disarmati da Mingyu mentre Joshua punta loro la pistola contro, parlando con gli altri "Voi andate avanti, qui ci pensiamo noi".

I ragazzi non hanno mai ucciso nessuno, il loro obiettivo è sempre limitato al disarmare, ferire e immobilizzare, non si sono mai sporcati le mani di sangue uccidendo qualcuno. Nemmeno i cecchini hanno mai compiuto un gesto simile, puntano sempre a polsi e caviglie, nel caso in cui non basti si spingono agli arti, ma mai oltre.

La prima squadra d'assalto avanza nel salone principale mentre l'altra entra dal retro e studia l'ambiente circostante, nel frattempo il signor Byun si precipita nel salone seguito da alcune guardie.
Non pensavano si sarebbero trovati faccia a faccia con lui così presto prima di conoscere Yerim, credevano che avrebbero dovuto aspettare ancora mesi, forse anni, lo speravano davvero. Sebbene però la voglia di un confronto sia tanta, i traumi sono ancora vivi sulla loro pelle e impressi nelle loro menti e, anche se nessuno di loro lo avrebbe mai ammesso, quell'uomo li terrorizza, il potere che possiede potrebbe ricatapultarli all'inferno dal quale erano riusciti a scappare per miracolo. Le cose però sono cambiate, la situazione è stata stravolta da quella ragazza e non poteva essere evitato questo momento, lo avevano capito nel momento in cui aveva presentato il curriculum al locale.
Se all'inizio erano spaventati all'idea di avvicinarlesi, in seguito hanno iniziato a vedere in lei una possibilità di svolta e assumerla era sembrata loro la scelta migliore.

Adesso che però si ritrovano di fronte a quell'uomo, un insieme di emozioni li travolge. Chi viene travolto dal disgusto, chi dal terrore, dall'odio, dalla rabbia e dall'adrenalina.

Soonyoung non riesce a trattenersi vedendolo, sente l'urgenza di scaricare un intero caricatore contro il suo petto, vederlo soffrire di fronte a lui fino a morire in una pozza di sangue per tutto il dolore che ha arrecato a lui, alla sua famiglia e ai ragazzi. Subito dopo vede la ragazza comparire pochi metri dietro di lui e non riesce a nascondere un sorriso, non gli sembra possibile che una creatura così gentile e sensibile possa essere figlia di quella belva.
"È qui la festa?" chiede sarcasticamente senza trattenere una risatina, trapassando il soffitto con una scarica di proiettili. Quel suono improvviso fa sobbalzare tutti i presenti della sala, compresi i ragazzi che si sforzano di non guardarlo confusi, quasi allarmati da quel gesto improvviso, per poi tornare a guardare le guardie, ora tutte sull'attenti di fronte al loro padrone, pronte a far fuoco contro i ragazzi.

Un pensiero li accomuna 'Ecco, siamo nella merda'.

Shadow • SVTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora