FallingForYou 3 - Home Finally

Capitolo 45

“Vorrei un figlio, Hayley” dissi con un filo di voce, era un desiderio che mi portavo dentro da molto tempo, più o meno da quando mi avevano affidato Grace per quel breve tempo. Mi aveva fatto sentire come una famiglia, anche solo per un attimo. Hayley non disse nulla, e la capivo non è una decisione da prendere subito… ed io non avrei voluto forzarla, avrei aspettato fino a quando non sarebbe stata pronta “stai tranquilla, aspetterò fin quando tu non sarai pronta…” dissi cercando di rassicurarla, lei appoggiò la testa sulla spalla “lo sai… in realtà non vedevo l'ora che mettessi in mezzo il discorso” disse dolcemente, mi girai e le sorrisi, mi avvicinai ma nel momento stesso che poggiai le mie labbra sulle sue, il mio cellulare iniziò a suonare “cazzo!” dissi, mi alzai e andai a rispondere “capitano… abbiamo un nuovo caso…” disse Collins dall'altro lato del telefono “sì, arrivo!” dissi, diedi un bacio a stampo ad Hayley “ci vediamo più tardi” dissi dandogliene un altro  “okay, ora posso andare” dissi sorridendo, misi velocemente la giacca ed uscì di casa, salì in macchina e accelerando arrivai sulla scena del crimine.

La vittima era una giovane donna, la quale era seduta su un tronco spezzato, avrà avuto la mia età più o meno “ciao..” dissi dolcemente, mi abbassai per essere al suo stesso livello “io sono Jess” disse con un filo di voce “piacere mio” dissi sorridendo “allora… ti andrebbe di dirmi che è successo? Con calma, non c’è bisogno di fretta” dissi mettendole una mano sulla spalla “non ricordo molto, so solo di essermi risvegliata qui, in questo bosco” rispose “okay… ripeto, non vado da nessuna parte, con calma” dissi “te l'ho detto… non ricordo niente, neanche come abbia fatto ad arrivare qui” disse iniziando a piangere. Istintivamente, l'abbracciai per farla calmare “d’accordo, ti porto in un posto sicuro, okay? Magari… hai fame?” domandai, mentre l’accompagnavo all’auto «diciamo…» rispose lei.

La feci accomodare sul sedile accanto al mio «quanti anni ha, capitano?» domandò «26 appena compiuti» risposi sorridendo «ed è già capitano?» disse stupita «ho fatto solo il mio dovere prima di arrivare a questo punto…» dissi, senza staccare lo sguardo dalla strada.

Arrivammo in un fast food e comprai due panini «tieni, spero che questo possa aiutarti» dissi passandole il sacchetto con all’interno il panino «grazie, capitano» disse la ragazza «chiamami Alex» dissi addentando il mio panino «oh… okay» rispose lei.

Nessuna delle due parlava, fin quando lei non interruppe il silenzio «credo di iniziare a ricordare qualcosa… sono venuta a New York per incontrare la mia ragazza» tremava leggermente con la voce, quasi per paura che potessi giudicarla «puoi parlare tranquillamente, so come ci si sente ad essere una lesbica nel 2019» dissi per poi buttare il sacchetto nel bidone « non sai quanti ostacoli abbiamo dovuto affrontare io e mia moglie prima di riuscire a sposarci» dissi, speravo che con quella confessione fossi riuscita a metterla più a suo agio «comunque, vai avanti con il racconto» dissi poi «ci siamo incontrate e abbiamo deciso di andare a questa festa… solo che… forse ho bevuto un po’ troppo e mi sono svegliata nel bosco, e la mia ragazza svanita nel nulla… ho paura…. So solo che voglio non voglio perderla» disse lei guardandomi negli occhi e riconobbi «mi ricordi molto mia moglie, hai il suo stesso sguardo» dissi dolcemente «sua moglie deve essere molto fortunata…» disse la ragazza «in realtà è il contrario, sono io ad essere fortunata» risposi.

Risalimmo in macchina e accompagnai la ragazza alla centrale di polizia «ascolta, puoi usare il divano nel mio ufficio per dormire e… questo è il mio numero, dovesse servirti qualcosa… basta che mi chiami, okay?» dissi dolcemente «sì, grazie, capitano!» rispose la ragazza «e… ti prego,  faccia tutto il possibile per trovare Jen» mi supplicò guardandomi negli occhi «hai la mia parola» risposi.

Uscì fuori e salì nuovamente in auto, questa volta, in direzione casa. Le luci erano accese e sorrisi una volta messo il piede sul pavimento del garage.