FallingForYou 3 - Home Finally

Capitolo 9

Hayley's Pov
Ero girata di spalle, intenta a cucinare… all'improvviso sentì la porta di casa aprirsi per poi chiudersi… segno che fosse tornata Alex, l'andai a salutare e mi ritrovai una dolce sorpresa “ti dispiace se resta con noi per qualche giorno?” domandò “no, Alex… ma se mi avessi avvisata prima che avremmo avuto ospiti…” risposi sorridendo “scufami” disse goffamente la bambina e a quella parola il mio cuore si sciolse “Alex è stata così gentile… e..” mia moglie si alzò da terra e mi venne incontro “vieni che ti spiego” mi trascinò in cucina, mi disse che neanche lei si aspettava una cosa del genere. Lei e quella bambina erano entrate in sintonia pur non conoscendosi, Alex riesce a farsi ascoltare… con i bambini è talmente dolce…  che ti fa sciogliere il cuore.  Ma sapevo che infondo non sarebbe durato tanto, in un momento sarebbe finito… perché ritroverà la madre che la starà cercando disperata -Alex… mi sapresti dire… qualcosa della mia mamma?- domandò dolcemente la bambina, quella di domanda prese Alex alla sprovvista, probabilmente non se l’aspettava -mi sai dire qualcosa di lei?- chiese Alex alla bambina -ehm… credo di sì… ha i capelli biondi, gli occhi azzurri e… di chiama Julia McCartney- rispose la bambina, mia moglie prese il computer e digitò il nome della donna su internet, trovando il profilo, lo cliccò e trovò un post di una persona scomparsa. -Hayley… che faccio.. la contatto?- mi chiese -sì, che aspetti? Voglio dire… è il tuo lavoro!- risposi. Lei allora cliccó sulla chat e pensò a cosa scrivere.
-Salve, sono il detective Alexandra Morris dell’unità speciale del dipartimento di polizia di New York… sono lieta di informarla abbiamo trovato sua figlia- scrisse, ed inviò il messaggio. La donna non ci mise molto a rispondere -davvero?- rispose incredula, Alex le inviò una foto della figlia sorridente, come prova -prima però… vorrei farle due domande… stiamo cercando il serial killer e abbiamo bisogno di sapere almeno come è fatto- disse Alex -certo… faccia il suo lavoro, ma ti prego… quando avrai fatto… ridammi mia figlia che mi manca da morire- disse la donna -intanto mi scriva l'indirizzo…- disse Alex, la donna non ci mise molto e immediatamente le mandò l'indirizzo di casa. Poi spense il computer, e cercò di parlare con la bambina..
-okay, principessa… prima che ti riporti dalla mamma… ti andrebbe di parlarmi… del cattivo che ti ha fatto del male?- domandò dolcemente, io mi misi accanto alla bambina e le strinsi la mano, cercando di essere di aiuto, poi Alex le diede un foglio -se non te la senti di parlare, potresti sempre cercare di disegnarlo…- disse dolcemente.
Alex's pov
Eravamo ancora in salotto, la bambina non riusciva a scrivere né a parlare. Sapevo quello che le frullava nella testa, l'avevo vissuto anche io, quindi compresi la difficoltà di farlo -Grace, prenditi tutto il tempo che vuoi, io sono qui- dissi dolcemente -e… tranquilla, non sono come il sergente Collins- dissi cercando di tranquillizzarla, la bambina sorrise -infatti, tu sembri essere speciale- rispose.
Hayley continuava a tenerla per mano e ad abbracciarla, ad un tratto la bambina iniziò ad aprire bocca, anche se tremava con la voce -lui è moro, ha gli occhi nocciola… il naso all'insù… labbra carnose ma non troppo, molto spesso ha gli occhiali da sole… - iniziò a dire -ha detto qualche volta come si chiamava?- domandai -ehm… ogni tanto parlava tra sé… e.. credo si chiami Jake Williams- disse la bambina… io sbandai, guardai incredula Hayley e poi riguardai la bambina -non può essere lui, era un idiota sì, ma non può essere lui…- pensai presi il cellulare e andai sul contatto whatsapp di Jake… e mostrai la foto alla bambina… che quasi impazzì -è lui Alex…- disse spaventata, io mi alzai, ero incazzata come mai prima d’ora, misi la giacca e infilai la pistola nella fondina -Hayley… accompagna la piccola da sua madre, l'indirizzo è nella chat di facebook- dissi -Alex… tutto okay?- domandò preoccupata -no, ma se non mi occupo io di lui…- dissi -fai attenzione, Alex… ti prego- disse Hayley preoccupata -ti amo- dissi. Presi le chiavi dell'auto e chiamai Collins -Collins, sto andando di nuovo alla tana del bianconiglio…ho trovato il colpevole!- dissi -nessun bambino da salvare?- disse ironico il sergente -no, un maniaco da arrestare- dissi seria, poi staccai e misi in moto. Avevo i nervi a fior di pelle e non sapevo cosa avrei dovuto dirgli o fare..  a parte arrestarlo. Mi fiondai al rifugio e sfondai nuovamente la porta -JAKE- urlai e dal nulla sbucò lui con le mani in alto -ce ne hai messo di tempo, detective- disse prendendomi in giro -sei un'idiota, Jake- dissi dandogli poi un pugno sulla mascella e lo obbligai a girarsi, lo ammanettati -tu non capisci Alex! La mia è una benedizione… loro sono le prescelte- iniziò a dire -che ti sei fumato per ridurti così, eh? Dimmelo! Prescelte?sono  bambine di cinque anni!-dissi spingendolo contro il muro -questo è abuso di potere detective!- disse protestando contro l’arresto -questo è un massaggio in confronto a quello che hai fatto a quelle bambine- dissi -suvvia, detective, la prende troppo sul personale, cosa… la ferita che ti ha causato il babbo è ancora aperta?- disse, provocandomi uno scatto di adrenalina, ma cercai di restituire… dovevo portarlo in centrale, vivo per l'interrogatorio e poi… sono una detective, non potevo abbassarmi al suo livello. Stavo per caricarlo in macchina, quando ad un certo punto sentì qualcuno piangere, lo portai nel seminterrato con me, per impedirgli di scappare. Era una bambina bionda, immobilizzata esattamente come me su quel tavolo (ho visto le foto che mi aveva scattato la polizia) ma.. per fortuna lei era viva e cosciente, almeno -e questa sarebbe la benedizione?- dissi liberando la bambina -qui detective Miller ho catturato il serial killer e ho liberato un altro ostaggio- dissi attraverso l'auricolare -lasci la bambina lì, detective!- disse Collins -a che pro? A lasciarla morire? Ho catturato il sospettato, adesso si aspetta che butti via anche la mia morale?- dissi, poi staccai la chiamata e caricai Jake in macchina e feci salire la bambina sul posto davanti -ti puoi muovere, Alex? Non ho molto tempo da perdere- disse ironico -oh, penso proprio che il tuo tempo sua finito, Jake… spero passerai una bella vacanza assieme a mio padre- dissi.