Capitolo 15

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Uscite dalla doccia, ci andammo a vestire, poi presi le chiavi della macchina e andai a mettere in moto, accesi la radio e cercai la stazione perfetta per un viaggio, ma purtroppo stavamo andando solo al supermercato –“hai preso tutto, Hay? Soldi… buste…”- dissi prima di partire –“sì, ho tutto!” rispose chiudendo la borsa, così misi il piede sull'acceleratore e partì, Hayley appoggiò la mano sulla mia coscia e incrociò le gambe sul sediolino –“sei bellissima quando sei così concentrata”- disse dolcemente –“e tu sei bellissima sempre”- risposi e notai un lieve rossore sulle sue guance –“ma che fai?”- dissi prendendola in giro. –“non posso farci niente, Alex…  mi fai ancora quest'effetto…”- disse, io tolsi la mano dal cambio e le strinsi la mano che portai all'altezza della bocca e le baciai il palmo, mentre mettevo la freccia per entrare nel parcheggio del supermercato. –“okay, siamo arrivate”- dissi sorridente, tolsi le chiavi dal cruscotto e aprì la portiera e corsi dal lato di Hayley aiutandola a scendere. –“prego, principessa…”- dissi, facendole spazio per passare, lei sorrise e mi diede un bacio a stampo –“ti amo, Alex”- disse dolcemente –“anche io, moglie” risposi mostrando le fossette. –“dio, adoro le tue fossette”- disse, per poi stringermi la mano e trascinarmi dentro –“okay, che ci serve?”- domandai curiosa –“un po’ di tutto… anche alcolici”- disse alzando il sopracciglio –“alcolici? Che hai intenzione di fare, miss Miller?”- domandai confusa –“eh… vedrai”- disse sorridendo, prese la vodka e la mise nel carrello, poi passò alle birre ed infine alle cose solide –“abbiamo ospiti importanti, per caso?”- domandai confusa -“no, Alex… stai tranquilla…”- rispose.
Ci fermammo nel reparto dei prodotti per il corpo, io le stavo accanto –“questo ti piace?” domandò facendomi annusare il profumo della crema –“ehm… è al cocco? Adoro il cocco!”- dissi –“okay, lo prendo per un sì, allora”- rispose sorridente, me la passò ed io la misi nel carrello, stavamo guardando gli altri tipi di creme e ad un certo punto… notai il reparto sexy shop… sì… -“Hayley.. “- dissi, lei si voltò ed iniziò a ridere –“wow, Alex… non sapevo fossi così dotata Hahah”- disse prendendomi in giro -“ed io che credevo che tu le avessi comprese bene le mie doti…”-risposi ironica, io continuavo a tenerlo in mano –“sai che non abbiamo veramente bisogno, no?” disse con voce roca, sorrisi maliziosa, posai il dildo sullo scaffale e ripresi a spingere il carrello.
Ad un certo punto, un ragazzo si fermò davanti a noi, intralciandoci il cammino verso la cassa –“Hayley?”- disse lui, mia moglie alzò la testa e quando lo vide sgranò gli occhi, gli corse incontro e lo abbracciò forte… sentì quasi una morsa allo stomaco, lo guardai male –“credo che qualcuno ci stia guardando male”- disse ironico, Hayley mi venne incontro e mi diede un bacio sulla guancia –“lui è Jonathan, mio cugino… non te ne ho mai parlato perché non ci vediamo quasi mai… mi dispiace”- disse dispiaciuta –“non esserlo…”- risposi io, capì appena quello che intendeva dire –“Jon… lei è Alex, mia moglie” disse Hayley dolcemente –“moglie?stai mettendo radici,eh ranocchietta?”- disse ironico –“già… a quanto pare ci sono molte cose che non ti ho detto su di me…”- disse Hayley –“tranquilla, mi parlerai quando vorrai, io resto a New York fino a maggio, sono in congedo”- disse il ragazzo sorridente, i suoi occhi erano quasi lucidi, sull'orlo delle lacrime, prese un profumo da donna e ci aspettò per andare a pagare.
Hayley's Pov
Io ed Alex uscimmo dal supermercato e l’aiutai a mettere le buste nel bagagliaio, poi salimmo in macchina… come all'andata, lei mi strinse la mano, mentre io rivolsi lo sguardo fuori al finestrino, l’unica fonte di “rumore” era quello della radio e riconobbi una canzone “I Wanna be Yours” degli Arctic Monkeys che, quasi, mi riportò indietro nel tempo.
*Flashback*
Ballo di fine anno, ore 08:30p.m.
Mike mi venne a prendere a casa di mia nonna, non ero molto contenta di andare al ballo… con il cuore spezzato è difficile voltare pagina, ma… lui diceva che avevo bisogno di distrarmi, me lo meritavo… ma come poteva dire una cosa simile? Io ero quella che aveva torto, io avevo baciato quella ragazza e adesso ero io quella che aveva ragione a distrarsi? Io dovevo solo affogare i miei sensi di colpa… nient'altro. Mi alzai dal mio letto e mi asciugai le lacrime e aprì l'armadio per scegliere qualcosa da mettere… scelsi un semplice tubino nero e dei tacchi, che appoggiai sul letto, corsi in bagno per farmi una doccia veloce e poi tornai in camera a vestirmi. Ero pronta, Mike mi mandò un messaggio nel quale mi diceva che mi stava aspettando fuori. Corsi di sotto e salutai mia nonna, le diedi un bacio sulla guancia –“vai con Alex?”- domandò dolcemente –“no, nonna… non stiamo più insieme”- risposi semplicemente, lei mi diede una carezza sulla guancia e mi abbracciò –“c’è una storia che ti racconterò più in là… adesso… divertiti, okay?”-mi diede un bacio sulla guancia ed uscì dalla porta.
Salì in macchina di Mike e andammo a scuola, le luci nella palestra erano blue e viola… i due colori preferiti di Alex e la musica? Spaziavano tra i The 1975 e gli Arctic Monkeys.  Io e Mike ci aggiungermi al nostro gruppo ed iniziammo a ballare… ma ad un certo punto, il dj mise “I Wanna be yours” e non ressi –“Mike… devo andare un attimo in bagno..”- dissi, ma in realtà uscì da scuola… e mi diressi verso casa di Alex, ma ad un certo punto inciampai con i tacchi e caddi, sbucciandomi il ginocchio, mi tolsi le scarpe e mi rialzai e continuai a camminare… ed in quel momento, mi resi conto di essere arrivata sotto da lei.. era affacciata alla finestra e stava fumando e per un tratto mi sembrò che mi avesse vista, buttò il mozzicone e rientrò. Io rimasi lì come l'idiota, con il trucco squagliato e le scarpe in mano, non capivo perché i miei piedi avessero pensato che andare da lei fosse stato giusto… ma… alla fine… volevo solo essere sua.
Tornai alla realtà quando Alex strinse la mia coscia con la mano –“tutto okay, Hayley?”- domandò preoccupata –“sì, più o meno…”- dissi, non so perché ma non riuscivo a mentire e dire “sì, tranquilla, va tutto bene..” con lei… tendevo a dire sempre e solo la verità. –“successo qualcosa?”- domandò –“in realtà è una stronzata… ma… ho pensato a.. te…”- dissi –“e a cosa?”- adoravo quando era curiosa –“ma… me lo dirai sul divano… ora… mi aiuteresti a svuotare il bagaglio, per favore?”- domandò dolcemente, prima di scendere dalla macchina mi diede un bacio a stampo, che si trasformò in un bacio più passionale, che lasciò ad entrambe le labbra arrossate, lei mi guardo con la bocca socchiusa e gli occhi che chiedevano di più, stavo per scendere ma lei mi fermò –“ancora un altro..”- disse… non riuscivo a capire come avesse fatto a mettere da parte tutto il risentimento che aveva nei miei confronti e innamorarsi di nuovo di me… non credevo di meritare una persona tanto speciale nella mia vita… ma che tornasse ci speravo tanto, anche perché mi mancava così tanto. Ci staccammo e scendemmo dalla macchina, Alex aprì il bagaglio e prese la prima e la seconda busta io l'ultima e  chiusi lo sportello e raggiunsi Alex dentro casa. Posai la busta sulla tavola assieme alle altre e mi andai a sedere sul divano accanto a lei –“allora… a che stronzata stavi pensando, prima?”- domandò ironica –“prima in macchina era partita I Wanna Be Yours… e ho pensato al ballo…” dissi abbassando la testa –“e che c'entra con me? Al ballo non andai…”- disse confusa –“lo so… ma io ad un certo punto… sono corsa via, mi sono addirittura sbucciata il ginocchio… corsi sotto casa tua… e stavi fuori alla finestra… eri seduta sul davanzale e guardarvi in alto e stavi fumando”- dissi sorridendo –“perché venisti da me?” domandò –“avevo bisogno di vederti, Alex… era il mio modo per autodistruggermi… sapevo di averti ferita e insieme avevo…” scoppiai a piangere, ma lei mi asciugò le lacrime sulla guancia e mi spostò la ciocca di capelli dietro l'orecchio –“in realtà quella sera ti avevo notata e avevo notato anche il trucco sbavato… ma quello che voglio dirti è… non pensare al passato, siamo di nuovo insieme, no? È questo quello che conta… io ho fatto di tutto per cercare di dimenticarti… eppure, eccoci qua… sposate… sei mia moglie e non potevo chiedere di meglio” – disse dolcemente, avvicinandosi alle mie labbra, mi diede un bacio tranquillo, uno di quelli che volevano dire un’unica cosa: ti amo. –“ti amo anche io, Alex” dissi in un sussurro.

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