Capitolo 2

1.1K 53 0
                                    

27 aprile, 09:30 A.M.

Nel buio della stanza, la suoneria del mio telefono mi riportò dritto alla realtà, aprì gli occhi e vidi Hayley ancora bella e addormentata che abbracciava il cuscino, risi a quell'immagine e mi alzai e mi vestì, mi prepari del caffè e lasciai una nota sul comodino per non farla preoccupare. Presi il vestito dall'armadio e lo caricai in auto, misi in moto e andai da mia madre. Guidai fino a casa sua, poi la chiamai per avvisarle di essere arrivata e non disturbare, vista l'ora.. parcheggiai l'auto sotto casa di mia madre, presi l'abito e bussai alla porta, mi venne ad aprire, io la salutai con un bacio sulla guancia ed entrai in casa "buongiorno, mamma" dissi dolcemente e sottovoce per non svegliare la sorellina "dove posso poggiare?" Le chiesi "nella stanza degli ospiti, tesoro, vieni" disse, io la seguì e appesi il vestito alla porta poi tornammo in cucina "allora… come ti senti?" Mi chiese "domanda di riserva? Sinceramente non lo so, sono nervosa ma felice è come se finalmente la mia vita avesse raggiunto un bel traguardo" risposi "sono entrata nel corpo di polizia e adesso sto per sposare la donna della mia vita…" continuai a parlare e mia madre mi guardava con quegli occhi dolci che solo le mamme sanno fare "sono felice che tu, figlia mia, ti senta in questo modo, dopo tutto quello che hai dovuto passare, meriti un po' di tranquillità" disse mia madre "sì e fin quando durerà? La calma non dura per sempre… e lo sai, papà l'ha dimostrato più volte di essere testardo e se si fissa una cosa in testa nessuno riesce a fermarlo" dissi, lo so, stavo divagando ma… ero spaventata dall'idea che potesse in qualche modo tornare "hai ancora paura di lui?" Mi chiese preoccupata "pensaci mamma, è quasi riuscito ad uccidermi, l'ultima volta che l'ho affrontato" dissi "sì, però… oggi è il tuo giorno speciale, Alex, sii felice di questo.. pensa al presente e non rimuginare troppo sul passato, finisce che poi ti fai solo problemi e in grandi quantità.. poi non riesci a risolverli tutti..  goditi i tuoi giorni con Hayley e stai tranquilla per una volta… tuo padre, poi, non potrà scappare è sotto stretta sorveglianza in uno dei carceri più sicuri degli Stati Uniti, non devi temere nulla" mia mamma, infine, si alzò dalla sedia e mi venne ad abbracciare… mi diceva di stare tranquilla, di non pensare a nulla se non ad Hayley e al matrimonio, ma come riesci a farlo se il tuo più grande incubo ha il tuo stesso cognome e il tuo stesso sangue? Non sono ferite che si rimarginano facilmente, ricordo di quando ho urlato contro Hayley la settimana dopo essere uscita dall'ospedale… "mamma… ehm… io.. ho paura di ferirla" dissi "in che senso, piccola mia?" Domandò confusa "due anni fa, qualche settimana dopo essere uscita dall'ospedale.. stavamo tranquille ed io la stavo aiutando a cucinare, lei si mette dietro di me ed inizia a baciarmi, ma… ad un certo punto ho reagito male, le ho urlato contro… spingendola via… di questo ho paura.." dissi. Mia madre non aveva smesso un attimo di abbracciarmi per farmi sentire al sicuro, per farmi capire che dovevo voltare pagina e guardare al futuro senza ansia… beh, ma per una persona che soffre di ansia cronica è qualcosa di più semplice da dirsi che a farsi. 

Comunque, vidi che si stava facendo tardi, così corsi nella stanza degli ospiti ed iniziai a spogliarmi, indossai l'abito e mi truccai… quando mia madre mi vide uscire, rimase a bocca aperta, non si aspettava nulla di tutto quello "wow, Alex… sei magnifica! Sei diventata proprio una gran bella donna" disse, notai gli occhi lucidi quelli che ogni madre ha quando la propria figlia o il proprio figlio stanno per spiccare il volo "io ti ho dato le ali, ora spetta a te volare" pensai a quella frase che mia madre mi aveva detto così tante volte e cercai di non piangere per non rovinare il trucco "dai, adesso andiamo, che ci aspettano" disse dolcemente. 

Hayley's Pov

Mi svegliai, ero sola nel letto ma appena mi alzai trovai una nota sul comodino, Alex era solita lasciarle quando non voleva disturbarmi… dove la trovo un'altra come lei? Comunque, controllai l'ora sul telefono e capì di essere in ritardo, al mio matrimonio… 

Una volta all'impiedi corsi in bagno e iniziai a fare una doccia, poi mi truccai e indossai l'abito… pensavo che avrei dovuto farmela a piedi, da sola, fino all'altare… ma per fortuna… una limousine era parcheggiata davanti casa dal posto del guidatore uscì Noah, il patrigno di Alex che guardandomi scoppiò a ridere "in ritardo, eh?" Disse "di solito è Alex a svegliarmi…" risposi, coprendomi il viso con il velo "dai, ora andiamo, se non vuoi arrivare in ulteriore ritardo" disse l'uomo, feci un cenno e aprì la portiera posteriore… e salì in auto. Fu un viaggio breve… Noah continuava a chiedermi come mi sentissi ed io non riuscivo a descrivere nulla a parole, era tutto un misto… non sapevo che aspettarmi. 

Alex's Pov

Ero all'impiedi davanti all'altare,  le nocche delle mani stavano diventando bianche, talmente che stringevo forte lo stelo del bouquet, all'improvviso un violino accennò la marcia nuziale.. dal portone spuntò Noah che portava a braccetto Hayley, giuro, in quel preciso istante mi mancò il fiato: era stupenda, ma mi ero resa conto del fatto che anche lei non riusciva a togliermi lo sguardo di dosso.. forse era per stupore nel vedermi vestita in quel modo, o chi lo sa a cosa stesse pensando. Finalmente Hayley mi aveva raggiunta ed insieme ci voltammo verso il ministrante che celebrava la cerimonia, il nostro matrimonio. Non avevamo smesso un attimo di tenerci per mano, di stringerle come se non avessimo ancora compreso il passo che stavamo per fare e la svolta che esso avrebbe portato nelle nostre vite. 

FallingForYou 3 - Home FinallyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora