Liam
23 Maggio 2017
"Mamma cerca di ragionare" e sono ancora qui, per l'ennesima volta, che provo a non dare di matto con mia madre.
Sempre se posso ancora definirla tale.
"Liam, spostati, subito" mi ordina, facendo la voce grossa, o meglio, tentando di farla.
Sono davanti la porta della sua camera, e sto cercando di bloccarla per non farla entrare.
Circa cinque minuti fa è infatti impazzita, dicendo di voler fare le valige e andarsene.
Ma io non glielo permetterò.
Ha ancora una figlia di cinque anni da accudire, non può lasciarci soli.
"Mamma calmati, questa mattina hai preso le pill-" non posso finire la frase perchè inizia a strillarmi contro, facendo alzare Amelie dal divano per venire a controllarci.
Cerco di tranquillizzarla con lo sguardo, anche se noto subito i suoi occhietti pieni di lacrime.
Ho solo sedici anni, dovrei uscire con i miei amici, e invece mi trovo qui a cercare di non fare impazzire mia madre.
"SONO TUA MADRE E TI ORDINO TI SPOSTARTI" mi urla contro per l'ennesima volta.
Nel suo sguardo noto che sta per perdere la pazienza, ma io non mollo.
Così lei mi sferra uno schiaffo in faccia, così forte, da farmi crollare in ginocchio.
Subito poso la mia mano sulla guancia ancora bruciante dal suo schiaffo.
Nel frattempo, mia madre riesce ad entrare in camera sua.
Senza perdere tempo la seguo.
Tira fuori una valigia, da sotto il letto.
Inizia a riempirla alla rinfusa, e io cerco di prenderle il braccio, per fermarla.
"Mamma ti prego fermati" la imploro. Non ci sto credendo nemmeno io, ma ho le lacrime agli occhi.
"Ti prego mamma, pensa ad Amelie, come farà senza di te?" ed a questo punto la sto letteralmente implorando.
"La crescerai tu, se c'è bisogno" questa donna non ha un cuore.
"Ma ho bisogno di essere cresciuto pure io" nell'uscio della porta compare Amelie, con ancora quei suoi occhietti bagnati.
"Avanri Liam, non fare il bambino, hai sedici anni, sei già cresciuto, te la cavverai" chiude la valigia e si dirige in soggiorno.
Io prendo Amelie per mano e seguiamo nostra madre.
Vedo che sposta il divano dal muro, tira su una mattonella dal pavimento e ci estrae un portamonete.
Tira fuori molti soldi. Soldi che credevo sarebbe impossibile possedere.
Ci lancia un ultimo sguardo, apre la porta, ma prima di andarsene, Amelie le corre incontro e si appiccica alla sua gamba.
"Mamma, per favore, non andare via" singhiozza sempre la mia piccolina.
Nostra madre cerca di staccarsela di dosso, ma non riuscendoci, arrivo in soccorso di Amelie, e la prendo in braccio.
"Buona vita ragazzini" ci saluta così. Quella stronza.
In questo momento mi sto pentendo di essere figlio suo e di mio padre.
Ora
Liam
Faccio lo stesso sogno ogni notte, da ormai cinque anni.
"Su! sveglia dormiglione!" entra in camera mia, una piccola bimbetta di nove anni, quasi dieci.
Senza di lei ora sarei morto.
"Amelie, lasciami dormire" le dico con la faccia spiaccicata contro il cuscino.
"Non posso lasciarti stare, oggi è il primo giorno di scuola, come ci vado?" subito mi tiro in piedi, prendendo i primi vestiti che mi capita.
"Cazzo, me l'ero scordato" con tutte le cose che mi passano per la testa, vorrei aggiungerei, ma poi la piccola Amelie si metterebbe a psicanalizzarmi, e non mi va di farla arrivare in ritardo.
"Su, corri a fare colazione, te l'ho preparata io" tra i due sembra lei l'adulto.
Così mi dirigo in cucina pronto a fare colazione.
Mangio in fretta e carico Amelie in macchina.
La lascio davanti la scuola e corro nel luogo di ritrovo della mia gang.
Già, mio padre faceva parte di una gang, e fortunatamente mi ha lasciato le redini, una volta che se ne è andato.
Arrivato all'officina noto di essere in tempo, e così chiedo a Jack dove si trova il capo.
Corro verso la camera rossa, dopo che mi è stato indicato da Jack, e spalanco la porta.
Subito mi accolgono Ethan e Oliver che stanno studiando una piantina.
"Buongiorno coglioni" urlo e loro mi guardano male.
Da Ethan lo posso accettare ma da quel coglione di oliver no."Abbiamo un paio di problemi" mi informa Oliver.
"Che sicuramente non risolveremo" Risponde invece al posto mio Ethan.
"Avanti raccontate"SPAZIO AUTRICE
buongiornissimo ragazzo e ragazze. So che vedrete che ho aggiornato la storia, ma ho solamente finito di scrivere il capitolo🫶🏻🫶🏻❤️🩹
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Only you
Teen FictionDa quel momento ho capito una sola cosa. Ho capito che non ero destinata ad essere felice. Che il mondo era contro di me e che io non potevo farci nulla. Ed ero certa che con il tempo avrei imparato ad accettarlo. Soffrendo, ma avrei imparato. ...