Joanne
"E questo era il salotto" conclude la visita Oscar, il tizio dell'agenzia immobiliare, di cui ho imparato il nome, finalmente.
"Ok, diciamo che più bello rispetto all' appartamento, perciò al posto di tornare di là, quando tutto sarà sistemato, preferisco rimanere qui" spiego, perché questo appartamento è davvero più bello.
"Perfetto, mi serve che firmi qualche carta, sa... la politica, e poi le chiavi sono tue" mi illustra.
Ad un certo punto si sposta in cucina, e tira fuori delle carte. Firmo tutto quello che c'è da firmare e Oliver prende parola "d'accordo ecco qui le sue chiavi, c'è ne sono tre, una per il portone giù da basso, una per la porta dell' appartamento, e una per il garage, che si trova sotto terra." "d'accordo, grazie mille e arrivederci" "arrive-" non gli lascio terminare la frase che gli chiudo la porta in faccia.
Ho proprio voglia di fare una bella dormita, magari fino a domani mattina.Non faccio in tempo a mettere un piede sul letto, che il campanello suona.
ANDIAMO! chi può essere adesso?
La tentazione di buttarmi sul letto e ignorare qualunque persona ci sia là dietro è tanta. Però la mia curiosità, batte la pigrizia, quindi mi alzo e vado ad aprire.
Per poco non mi cade la mandibola, ancora quella scassa palle di Ava.
Speravo di non rincontrarla mai più. Alzo gli occhi al cielo mentre lei inizia ad urlare ed entrare in casa mia come fosse la sua.
"ODDIO MA SEI TU? CHE FORTUNA, PENSAVO MI CAPITASSE DI PEGGIO"
"scusa ma di cosa stai parlando?" le chiedo innocentemente, non capendo l'argomento a cui si riferiva."MA COME? tu sarai la mia nuova vicina di casa!" risponde Ava, iniziando a saltellare per tutta la stanza.
"yeee" sussurro sotto voce, con finto entusiasmo, così che lei non possa sentirmi. "D'accordo, ora me ne torno nel mio appartamento, che è proprio quello davanti il tuo, e ti preparo una marea di biscotti, a dopo" mi saluta.
Questa ragazza sprizza euforia da tutti i pori.
Appena se ne va, mi affaccio sul finestrone e penso. Penso che magari se mia mamma fosse ancora viva la mia vita non sarebbe finita così. Penso che mio padre non sarebbe diventato egoista. E penso anche a me. Mi merito tutte le cose che sono successe? mi merito di stare male? prima o poi sarò felice anche io? sono domande a cui mai saprei rispondere. Perciò per distrarmi mi leggo un libro.
Ora sono più o meno le 19.40 di sera, e Ava è qui dalle 17.10. Non la sopporto più, voglio andarmene a dormire. Voglio solo questo. Inoltre lei non la smette di parlare."Ascolta ava, veramente, mi interessa molto su come il tuo gatto è morto, ma sinceramente mi sono fatta 7 ore di aereo, con un bambino che piangeva, per poi scoprire che il mio appartamento è andato a fuoco, quindi se non ti dispiace vorrei dormire fino a pochi minuti prima di entrare in classe" le cerco di spiegare gentilmente io, per farle capire che la mia voglia di parlare in questo momento, è pari alla mia voglia di studiare, cioè sotto zero.
"Oh d'accordo scusami tanto, allora ci vediamo domani" sento dal suo tono di voce che ci è rimasta male, ma una cosa mi spaventa. Perchè ha detto ci vediamo domani?
"Come mai hai detto ci vediamo domani?"
"Perchè andiamo nello stesso college"Cazzo. Questa non ci voleva proprio.
Avevo già programmato che nei cambi d'ora potevo dormire, ma niente.
"Ah certo ci vediamo domani" dico mentre la spigo verso la porta. Una volta uscita, metto nel lavandino i piatti sporchi che abbiamo usato per mangiare i suoi biscotti, e devo dire, erano molto buoni.Mi reco in camera e mi cambio il pigiama, una volta fatto tutto ciò, imposto la sveglia per domani alle 6.00.
Mi metto sotto le coperte e spengo la luce, pronta cadere tra le braccia di morfeo, con un sorriso stampato in faccia.
SPAZIO AUTRICE
eii gente, SIAMO ARRIVATI A 100 VISUALIZZAZIONI. VI AMO<3333 NON CI POSSO CREDERE. Comunque ecco ciò che ha combinato la nostra joanne. Lo so, è un capitolo noioso, ma è di passaggio. Detto questo seguite la mia page su tik tok mi chiamo _onlyyouwattpad_
al prossimo capitolo<3🤍 (cioè stasera)
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Only you
Teen FictionDa quel momento ho capito una sola cosa. Ho capito che non ero destinata ad essere felice. Che il mondo era contro di me e che io non potevo farci nulla. Ed ero certa che con il tempo avrei imparato ad accettarlo. Soffrendo, ma avrei imparato. ...