chapter seventeen

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Joanne

"Mi raccomando fategli prendere queste pastiglie prima di ogni pasto" ci avvisa il dottore per l'ultima volta, oggi Ava finalmente se ne va da questo manicomio, è rimasta qui 4 giorni, ma a me è sembrato un eternità. Ringraziamo il dottore e tutti e tre usciamo dall'ospedale. Con tutti e tre intendo me, Ava e Ethan. Quel coglione di Liam sarà andato a scoparsi chi sa chi. Poveretto era in astinenza. Io e Ethan prendiamo tutte le borse di Ava, e finalmente usciamo. Ava purtroppo dovrà camminare con una stampella per un po'.

Saliamo in macchina, io dietro e loro due davanti, diciamo che mi sembro un po una terza in comoda. No aspettate, non sembro, LO SONO. COSA HO APPENA VISTO? Ethan ha messo la sua mano sulla coscia ad Ava. ETHAN HA MESSO LA SUA MANO SULLA COSIA DI AVA. "Scusatemi, non vorrei interrompere questo momento" faccio una breve pausa "ma sono troppo curiosa, quindi vi interrompo" li avviso "state insieme?" domando a tutti e due. All'inizio li vedo boccheggiare per essere stata molto diretta. "allora?" domando impaziente. Loro due si lanciano uno sguardo e poi Ava si gira dietro, cioè verso di me e mi risponde "si" molto breve. Semplice. Coincis- ASPETTA. LORO STANNO INSIEME. COME È POSSIBILE. "davvero?" domando. "si" mi risponde di nuovo Ava "Figo" concludo il nostro strano discorso.

Una volta arrivati scarichiamo le borse e le portiamo sull'appartamento di Ava. Lasciate lì, Ethan e Ava si salutano, poi io saluto tutti e due e ognuno va a casa propria.
Appena dentro, non penso neanche a mettere apposto, infatti lancio le cose, e le lascio dove capita. Apro la porta della mia camera è mi corico sul letto, credo di non volermi svegliare mai più.

Sento una manopola che gira. Ma che cazzo hanno i ladri, stanno facendo la sagra del pesce? Prendo la mazza che tengo sotto il letto da quando Liam è entrato in casa mia. Questa volta il rumore proviene dal soggiorno. Così senza fare rumore mi alzo e lentamente, a passi piccoli mi avvicino all'obbiettivo. Vedo una figura che richiude delicatamente dietro di se la porta. L'ho già riconosciuto "Liam andiamo, dovresti essere più coperto così ti si riconosce" comincio a dire. Ma appena la figura si gira noto che non è Liam. Oh cazzo. Corro subito in camera e li mi chiudo a chiave. Il tizio strano batte ripetutamente alla porta di essa. Prendo il telefono e mi nascondo sotto il mio letto. Velocemente digito il numero di Ava. Uno squillo, due squilli, tre squilli. Non so quante volte abbia squillato, so solo che non ha risposto. Solo poi mi ricordo di avere il numero di Ethan. Sicuramente lui sarà sveglio. Quando iniziò a digitare il numero, una serie di lacrime calde mi scivolano sul volto. "Pronto" risponde Ethan con voce assonnata.

Ethan
Saluto Ava con un bacio a stampo, per poi scendere le scale e recarmi a casa mia.
Una volta arrivato mi dirigo in cucina. Lí prendo una birra, per poi sedermi sul mio comodo divano e accendere la tv.

Mi sveglio di colpo. Appena apri gli occhi noto che sono ancora nel divano, con la birra che si stava per rovesciare e uno strano programma impostato sulla tv. Guardo l'ora e noto che sono le 21.30, decido di andarmene a letto, anche perché tanto vale. Cazzo non andavo a letto così presto neanche per andare a scuola.  Una volta sotto le coperte lentamente mi addormento.

22.15
chi e che disturba il mio sonno adesso? penso appena sento suonare non so cosa. Apro lentamente gli occhi e vedo il mio telefono vibrare e illuminarsi. Riconosco che mi chiama Joanne grazie a come ho salvato il contatto. "Pronto" rispondo. Respiri. Sento solo respiri. Scatto in piedi e mi metto seduti. "Joanne"
la richiamo. "Ethan" mi risponde "c'è qualcuno in casa mia" mi dice con voce tremolante, per poi bloccarsi "non so chi sia, ti prego fa qualcosa, ho paura. Non svegliare Ava, ti scongiuro" mi informa. "D'accordo Joanne, adesso calmati, io e Liam saremo lì tra 5 minuti" la informo per calmarla, mentre io cerco dei vestiti puliti come un forsennato in giro per la camera. "Non credo di potercela fare" "c'è la farai" la incoraggio per poi metterle giù. Subito chiamo Liam. "Liam, abbiamo un grosso problema" lo informo "cioè?" risponde "c'è qualcuno che sicuramente conosciamo, in casa di Joanne" sento che trattiene il respiro "d'accordo sarò lì tra un minuto"

"ciao" saluto velocemente Liam, entrando in macchina "ciao" ricambia il saluto. "Sbrigati parti" lo avviso e subito mette in moto.

Arrivati a casa di Joanne, ovviamente armati, saliamo silenziosamente le scale. Liam mi fa segno di guardargli le spalle e così faccio.
Vediamo la porta di casa di Joanne appena appena aperta. Entriamo silenziosamente e lo vediamo. Connor. Ancora quel bastardo.

Liam
"bastardo di merda" lo richiamo e subito si gira "allontanati dalla porta, coglione" lo avviso una volta. "Ma buongiorno da quanto che non ci si rivede" comincia il solito discorso di distrazione, ma sta volta non cederò. Mi fiondo verso di lui e gli tirò un pugno in faccia. Calci, pugni di tutto. Tanto che Ethan si mette in mezzo e ci ferma. "Adesso basta" prende parola il biondo. "Connor, te lo ripeterò l'ultima volta" mi blocco. Non so quali siano state le sue intenzioni, ma sono fallite miseramente. "Non mettere più piede in questa casa" concludo. Detto questo gli tiro un ultimo calcio e lo lancio fuori dalla porta. "Joanne siamo noi" mi avvicino alla porta della sua camera, insieme a Ethan. Sento lo scrocco della chiave che gira e finalmente Joanne esce. Senza darmi il tempo di fare niente, si fionda su di me, abbracciandomi. Io ricambio, ma prima mi giro verso Ethan per vedere se ci sta guardando. "Scusami" si stacca velocemente Joanne. "Io ti aspetto in macchina" mi avvisa il biondino, a cui io rispondo con un semplice cenno. "Cosa ci faceva in casa tua, lui?" le domando. "Secondo te lo so?" inizia ad urlare. "Vedi di calmarti ragazzina, io dovevo stare con la mia sorellina sta sera" le rispondo. "Comunque non mi interessa" continuo, ma poi ciò che dice la mora mi sorprende "DA QUANDO SIAMO TRA VIRGOLETTE USCITI MI SONO CAPITATE LE PEGGIO COSE, È TUTTA COLPA TUA" "CREDI CHE LO FACCIA APPOSTA A FICCARMI NEI GUAI?" le domando "COSA VUOI CHE NE SAPPIA" mi risponde "DETTO QUESTO TI SALUTO, ADDIO E PREGO PER AVERTI SALVATO, NON MI CERCARE MAI PIÙ INUTILE RAGAZZINA." Esco dalla sua casa sbattendo la
porta, non volevo che si concludesse così la storia.

SPAZIO AUTRICE
buonasera gente, ecco il tanto atteso capitolo. I primi inconvenienti iniziano a cadere sui nostri protagonisti, ma perché Connor alias serial killer (secondo Joanne) era entrato in casa sua?🤨🤨 lo scoprirete più in là.
LUV U<3🤍

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