chapter forty-seven

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Joanne
Apro gli occhi e una grossa luce bianca me li fa richiudere.

Poi cerco di adattare la mia vista, e quando capisco chi sono, dove sono e cosa stavo facendo, mi tiro su dalle coperte.

Mi ricordo poco dopo, invece, di essere nuda, e decido quindi di portare le coperte con me.

Mi guardo intorno e non vedo Liam.

Improvvisamente i ricordi di questa notte mi tornano in mente.

Io e Liam in doccia.
Io che gemo dal piacere.
Lui che affonda dentro di me.

Cerco di scacciare questi pensieri, riadattandomi alla superficie del letto.

Appena poggio la testa sul cuscino, la porta si apre.

Sento qualcuno che si avvicina al letto e mi avvolge due possenti, muscolose e tatuate braccia.

Riconosco poi che appartengono a Liam.

Mi giro verso di lui, e per poco le nostre bocce non si sfiorano.

Arrossisco violentemente ripensando a ciò che abbiamo fatto.

"Non iniziare"
"A fare che?" gli rispondo.
"Ad arrossire"

E dopo ciò divento rossa il triplo.

"Mi sembra tu non sia sveglia da tanto" mi domanda, conoscendo già la risposta.

"Ti sembra bene" do conferma.

"Piccola Joanne"

Mi richiama poi, usando quel soprannome.

Faccio un sussulto quando sento le sue mani entrare a contatto con la mia coscia, per tirarla verso di se.

"Sarebbe meglio tu ti vesta" mi dice.

"Perché?" chiedo ingenuamente.

"Perché potrei scoparti un'altra volta" conclude.

Stringo le gambe attorno al suo corpo, e senza lasciarmi il tempo di fare nulle, Liam si mette sopra di me.

"Joanne, mi costringi a farlo"

"Chi ti dice che io non voglia?" gli rispondo, togliendogli la minuscola canottiera che ricopriva i suoi grandi muscoli.

Prende a baciarmi, e nel frattempo io passo ai suoi pantaloni, slacciandoli lentamente.

"Tu mi farai impazzire"
"È proprio quello il mio intento"

Continua a baciarmi quando passa ai miei seni.

Si libera della coperta che ricopriva i nostri corpi, e mi lascia tre succhiotti sul collo.

Poi entra improvvisamente dentro di me, iniziando a spingersi con facilità.

"Liam" gemo.

Sento il mio corpo tremare per l'intensità.

Continua a penetrarmi, anche quando porto le mie mani dietro la sua schiena per graffiarlo.

"Cazzo Joanne" geme, portando le mani sulla testiera del letto, sopra la mia testa, aiutandosi con le spinte.

La testiera inizia a sbattere sul muro, e quando poi caccio un urlo colmo di piacere, la porta si spalanca.

"Liam tutto ben-" Da dietro di essa compaiono Aiden ed Ethan.

"Cazzo Ethan" si arrabbia Liam, che esce da dentro di me.

"OH MERDA, SCUSATE. JOANNE? CHE CAZZO CI FAI QUI?" prende ad urlare Aiden, che sembra più stupido di Ethan, in questo momento.

"Stavo aiutando Liam a studiare scienze. SECONDO TE COGLIONE?" chiedo pure io incazzandomi, portando le coperte per coprirmi il seno.

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