Liam
Come ogni mattina la sveglia suona, solo che sta mattina ho compagnia.Cazzo.
Devo farla sparire prima che arrivi mia sorella.
Non mi ricordo il suo nome però. Come è che si chiamava? Linda? Lisa? Lucy? Ah si, lily. "Lily mi dispiace dirtelo così, ma devo proprio andartene, ora" fa vari mugolii finché non apre gli occhi.
Inizio a raccattare tutti i suoi vestiti, e apro la porta, buttandoli fuori da essa. Non si sveglia con le buone? Bene userò le cattive. "su forza rivestiti e vattene grazie" le chiedo io, non tanto gentilemente. "Ma- che modi" sento che impreca a bassa voce, e finalmente esce dalla stanza. Mi vesto pure io, esco dalla mia stanza e vado in camera di Amelie. La vedo distesa sul letto, sembra un angioletto. "Amelie, sveglia, è ora di andare a scuola" le dico io, mentre sento che fa degli strani versi. Apro le finestre e finalmente apre gli occhi. "bentornata nel mondo dei vivi" le dico io. La prendo in braccio e la porto in cucina, sul bancone. Le preparo dei biscotti con il latte, che lascio sul tavolo, mentre le accendo anche la tv. "Grazie" mi dice lei con voce assonnata. Io le faccio un piccolo sorriso, però poi tornarmene in salotto, poco dopo vedo spuntare una massa di capelli mori, segno che la principessa ha fatto colazione, si siede vicino a me è guardiamo insieme la ti, abbracciati. "Amelie, ora è ora di andare a scuola, prendi lo zaino in camera tua" le dico io. Oggi è diversa, strana, non saprei dire il perché. È più silenziosa, più spenta. E mi fa male vederla così, qualcosa è sicuramente successo. Sta mattina sarebbe già venuta nel mio letto, a saltarmi addosso.
Sto guidando in macchina, per andare verso la scuola di Amelie. D'improvviso la mia curiosità prende il sopravvento. "Amelie" la richiamo io, e lei prontamente si gira verso di me "A che cosa stai pensando" "A niente" mi risponde. "Sai, se poco credibile, di solito mi avresti già fatto una miriade di domande, si come è andata ieri" faccio un piccolo sorrisino che contagia anche lei. Fortunatamente. "Stavo pensando se la mamma tornerà mai" mi dice lei. E io mi do dello stupido, per avergli chiesto cosa avesse. "Perché?" le domando. "Perché ti ha lasciato da solo, con me da crescere, non credo sia una bella cosa, non ti sei goduto la tua adolescenza, per accudirmi" mi dice lei, e io sento il mio cuore farsi in piccoli pezzi. Questa ragazzina è davvero speciale. "Chi ti ha detto che non li ho vissuti?" le chiedo. "Be' perchè stavo sempre con me, non uscivi spesso" mi risponde " ma certo che uscivo. Semplicemente aspettavo che tu ti addormentassi, per poi chiamare la babysitter, solo che tu no ti sei mai accorta di niente" le spiego io. "Non è vero. Una volta me ne sono accorta, ma non ti ho voluto dire niente" mi dice. Sono davvero una sconsiderato. Lasciare la propria sorella a casa con la babysitter per uscire? che cazzo ho nel cervello? "Ma ormai sono anni passati, pensiamo al presente" se ne esce lei ad un certo punto. Ed io non potrei mai essere così fiero di lei. "Hai ragione" rispondo, per poi continuare. "Ma una cosa è certa" lascio la frase in sospeso. "Non pensare mai, e dico mai, di essere un peso per me. Perchè tu mai lo sei e mai lo sarai, promesso" le porgo il mignolino che lei afferra e stringe saldamente. "promessa" ripete a bassa voce. "sai che ti dico, salta scuola, andiamo a mangiarci un panino e poi andiamo al parco., ci stai?" le propongo io, per poi vedere spuntare un sorriso nel suo volto. Era questo l'effetto che desideravo. Proprio questo. "d'accordo, ci sto" mi risponde lei. E subito faccio inversione con la macchina
Joanne
sento una mano che mi scuote, così mi sveglio. "Ehi, Joanne, sveglia, dobbiamo andare a scuola" spalancò gli occhi e trovo un volto, troppo vicino al mio, ovvero quello di Ava. "si andiamo a fare colazione al bar quindi sotto" mi propone lei. "Non ho fame, e poi la mattina non mangio mai" Le dico io, anche se non sa, che non mangio tutto il giorno. "ma- come? vabbè allora prepariamoci e andiamo, oggi abbiamo un giorno libero" mi dice lei. "Andiamo dove?" le chiedo io. "al centro commerciale, ovviamente" no. La peggiore tortura è quella che subiró tra un ora. Nonostante odi fare shopping, accetto lo stesso, per distrarmi dall'accaduto di ieri. "D'accordo" e lei stranamente sembra sorpresa. Prepariamoci mentalmente per la giornata che mi aspetterà oggi.SPAZIO AUTRICE
buongiorno gente, scusate l'inattività di oggi ma mi hanno fatto un botto di compiti, oggi per domani😍 Detto questo vi faccio una domanda... Quando avverrà il prossimo incontro tra i 2 protagonisti? chi lo sa🤪 un altra cosa
GRAZIE MILLE, SIAMO ARRIVATI UNDICESIMI SULLA CLASSIFICA TRISTEZZA, VI AMO<33🤍
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Only you
Teen FictionDa quel momento ho capito una sola cosa. Ho capito che non ero destinata ad essere felice. Che il mondo era contro di me e che io non potevo farci nulla. Ed ero certa che con il tempo avrei imparato ad accettarlo. Soffrendo, ma avrei imparato. ...