chapter six

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ATTENZIONE! QUESTO CAPITOLO CONTIENE SCENE CON DISTURBI ALIMENTARI, EVITARE SE SIETE SENSIBILI!

Joanne

"Maledizione" impreco a bassa voce.
Lo stesso ragazzo strano, che ogni tanto fissavo da lontano, si trova qui. Davanti a me. Accidenti. Questa non ci voleva. "Buongiorno fiorellini, che ci fate qui?" chiede facendo il finto innocente.
Non so il suo nome. Non so la sua età. Non so che lavoro fa. Ma già mi sta sul cazzo. "Fiorellino chiamaci quelcun altro" rispondo a bassa voce. E' proprio in momenti come questi che vorrei cucirmi la bocca con ago e filo, per non fare un accenno di parola per sempre.
"Siamo un po' acide sta mattina, mi sembravi una ragazza così tranquilla da lontano" dice.
"Ascolta, se tu ci lasci passare, noi non diremo niente alla polizia" parla ad un certo punto Ava. "Ei principessa, che succede" sentiamo provenire, una voce da lontano, che appena ci vede, sbianca. Cazzo. Pensavo di essermi messa bene il mascara. " Chi siete?" domanda ad un certo punto. "io sono Ava e lei è-" blocco Ava prima che dica anche il mio nome. "Sono affari miei come mi chiamo, ora gentilmente, lasciateci andare" rispondo volendo sotterrare Ava viva. "Uhh siamo un po' acide sta mattina" risponde quello strano tipo biondo con molti tatuaggi, spuntato dal nulla. "Comunque siccome sono una persona educata mi presento, io sono Ethan e lui è Liam" se ne esce lui ad un certo punto. "D'accordo, ma non te l'ho chiesto, ora con permesso c'è mia madre che mi sta aspettando a casa, quindi ci vediamo, grazie mille per avermi fatto saltare 3 ore di scuola" concludo il discorso, che stava prendendo una brutta piaga. Spintono Ava in avanti e finalmente c'è ne andiamo.

Sono passate più o meno 2 ore da quello strambo incontro con quei due personaggi e in queste sue ore non ho fatto niente, se non dormire e studiare un po'.
Ad un certo punto sento il campanello suonare. Mi avvicino alla porta e senza neanche chiedere permesso entra Ava, come fosse casa sua. Non so perché, non so neanche come, ma una cosa so, dopo questo strano avvenimento, Ava mi sta già più simpatica, non so spiegare il perché. Sarò strana, o da ricovero.
"Allora, in queste due ore non ho fatto altro che pensare a quel ragazzo biondo di prima" se ne esce un certo punto. "Ma chi? quelli della "sparatoria"?" chiedo io, sperando che non sia così. Sa vero che è un criminale patentato.
"Si. Esatto. Proprio lui" dice. E io mi domando se da piccola le abbiamo sbattuto la testa, o è semplicemente nata così.
"Ma sei scema Ava? Ma il cervello ti ha dato di matto?" le chiedo io, per verificare che sia sana mentalmente. "Certo, non vedi che sto benissimo. Ma voglio rivederlo, e per questo, sta sera si esce. Andiamo a mangiare una pizza noi due" propone, anche se io so già di non poter rifiutare. "E quale sarebbe il collegamento tra la pizza e il ragazzo biondino, come è che si chiama poi?" chiedo io. "Ethan" fa una breve pausa "il collegamento sarebbe che magari noi, andando a mangiare la pizza potremmo incontrarlo." In questo preciso istnate, ho capito, ho capito che lei non sta del tutto bene. "Sai quante persone abitano a new york? sono 8,419 milioni. E tu speri di trovarlo?" Le chiedo. "Certo!" Quasi quasi mi dispiace rovinarle il suo entusiasmo. " Ava, non vorrei sembrare l'amica depressa, che pensa in negativo, ma io sono fatta così quindi te lo si dico" faccio una breve pausa. "le probabilità che tu incontri ancora quell'Ethan sono pari a 0" d'improvviso il suo sorriso si spegne, tanto da farmi tenerezza. Così per alleggerire la situazione le chiedo:" quale è il tuo film preferito della disney?" "Rapunzel" mi risponde lei. "Ecco, allora facciamo così, sta sera rimaniamo qui a casa mia, ci guardiamo Rapunzel e ci ordiniamo una pizza, va bene?" Con mia grande sorpresa mi salta in braccio e mi stritola facendomi mancare il respiro.

Dopo neanche mezz'ora che abbiamo iniziato il film, Ava si addormenta, così io ne approfitto per andare in bagno.
Ho mangiato solo 2 fette di pizza, ma mi sento troppo in colpa. Così ormai come di consuetudine, mi accuccio sul water, e metto due dita in gola. Rigurgito tutto. Anche l'acqua bevuta. Una volta finito tutto ciò, mi lavo per bene i denti, tiro lo sciacquone e spruzzo del profumo, per non far sentire la puzza.
Torno di là, spengo la Tv, metto una coperta sul corpo di Ava, prendo le mie cose e vado in camera, pronta per dormire.

SPAZIO AUTRICE
ecco il fatidico incontro tra i nostri protagonisti, questo capitolo ha degli sbalzi di felicità, e altri di tristezza. Quando ho scritto la seconda parte stavo piangendo💜🎗 Mi dispiace per tutte le persone che si trovano nella stessa situazione di Joanne, ricordate che vi amo<33
gio<33🤍

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