Chapter thirty-eight

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Joanne

Quattro.

Ho deciso che è il mio numero sfortunato. Mi perseguita, e non lo sopporto.
Ogni volta che succede qualcosa tra me e Liam non ci sentiamo o vediamo per quattro giorni.

Ed io odio questa cosa, perchè l'ansia mi sta mangiando viva.

Il punto è che tutte le altre volte o litigavamo o ci baciavamo.
Ora ho perso la mia cazzo di verginità con lui, poteva almeno chiedere come stavo, no?

Questa sera, però, Ava ha deciso che andiamo in un club, insieme ad Oliver ed Ethan, perchè secondo lei non posso rinchiudermi in camera e non mangiare per quattro giorni, per colpa di uno sfigato.
Si, ha proprio detto queste parole. Inoltre mi ha assicurato che al club non ci sarà Liam, anche se non credo sia così, dato che dove c'è Ethan c'è Liam e dove c'è Liam c'è Ethan.
Ma poco mi importa, anzi, mi farebbe bene vederlo.
Non ho ancora raccontato ciò che è successo tra me e Liam ad Ava, ma credo che presto lo scoprirà da sola, ed ho paura della sua reazione.

"Andiamo Joanne, dove cazzo hai i vestiti da festa" domanda Ava, così io le indico il punto più nascosto di tutto l'armadio.
Lei tira fuori una spacie di sacca e la rovescia sul mio letto. Va alla ricerca di qualche vestito che le possa piacere, e quando lo trova ma lo lancia addosso.
"Metterai questo, ho deciso" mi impone.
Così lentamente mi tolgo i vestiti. Mi giro per prendere il vesito sul letto, dove è seduta Ava, e quando la vedo non capisco perchè ha un espressione diversa dal solito, è davvero strana in questo momento, quasi come avesse visto un fantasma.
La sua faccia è un mix tra incazzata e felice, ma non saprei dire quale emozione prevalga tra le due. Spero di più che sia felice.

Mi guardo allo specchio e vedo pure io, due cose che non avevo visto prima.
Liam mi ha lasciato due succhiotti un sul seno destro e uno sul seno sinistro.
Sono fottuta.

"Joanne, che cazzo sono quelle cose?" mi domanda minacciosa Ava.
"Be' allora, ieri nott-" comincio a raccontarle una bugia ma lei capisce.

"Hai scopato con Liam?" a questa domanda io annuisco, e lei subito fa dei salti di gioia.
"Ma sei felice?" le chiedo. "Si ma sono anche arrabbiata, perchè non me lo hai detto prima?" mi domanda.
Così io alzo le spalle, non sapendo cosa rispondere.

"Be' racconta, voglio sapere quanto ce l'ha lungo" "AVA, NON TI DIRO' QUANTO CE L'HA LUNGO" la riprendo, diventando rossa.

"Racconta, come è stato?" mi chiede. "Be' non dico che è stato perfetto, ma quasi. Liam è stato gentilissimo, si è preoccupato che stessi bene e mi ha chiesto molte volte se ne ero sicura" le rispondo, con aria sognante.
"Joanne, secondo me ti stai innamorando di lui" ed io non posso fare altro che darle ragione, perchè è verità ciò che sta dicendo.

"Ora non pensiamoci, dobbiamo divertirci" mi ordina. Così finiamo di sistemarci.

Appena arrivate nel locale, ci accoglie un forte odore di alcool e sudore e tantissime luci ad intermittenza.
"Vieni, li ho visti" mi urla all'orecchio Ava, indicando un tavolo al quale c'era praticamente tutta l'officina, compreso Liam.
Purtroppo però, per noi, c'è anche Samantha, che se ne sta appiccicata come una cozza a Liam. Non sa però che questa sera, sempre se scoperanno, si ritroverà una bella sorpresa.
Sorrido vittoriosamente verso di lei, e vedo che Liam abbassa lo sguardo, cercando di trattenere una risata.
Ovviamente non sono gelosa, però che cazzo, staccati un po', Liam mi sta facendo un po' pena in questo momento, non vorrei essere nei suoi panni.

Obbligato a vivere con una cosa del genere addosso.

"Eilà ragazze" ci saluta Oliver, e si avvicina per lasciarmi un bacio sulla guancia. Con questo gesto ne approfitta per appoggiarmi una mano sul fianco, ricoperto dal mio semplice tubino nero.

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