Sanem gli aveva lanciato una sfida vera e propria.
La sua intenzione, forse, era provocarlo per vedere quanto bene la conoscesse?
Can a quel pensiero sorrise tra sé e sé. Evidentemente era così, ma non si sentiva offeso, anzi, in quel gesto non aveva colto una mancanza di fiducia nei suoi confronti, piuttosto un incitamento, un pungolo a ripercorrere il loro vissuto alla ricerca di un indizio che lo portasse poi a sorprenderla.
Cosa piaceva, a Sanem, più di tutto? Cosa la faceva stare bene e la rendeva felice?
Lei amava la semplicità, la spontaneità, la naturalezza. Anche quando si erano conosciuti e avevano iniziato a frequentarsi, non aveva mai cercato di farsi portare in ristoranti famosi o in luoghi alla moda, preferendo l'intimità della casa. Non aveva mai manifestato un grande interesse per i gioielli o per i vestiti firmati e non era una donna che si incantava a guardare le vetrine, invece si soffermava a leggere le locandine dei cinema e dei teatri.
A ben pensarci, però, c'era una cosa che Can aveva notato durante quegli anni trascorsi insieme e che gli suscitava un'infinita tenerezza: il bisogno di Sanem di sentirsi abbracciata e non solo nei momenti di intimità. Lei non perdeva occasione per intrufolarsi tra le sue braccia: quando era nello studio a lavorare e gli portava un bicchiere di te, sedendosi sulle sue ginocchia, quando era intento a leggere un giornale, quando rientrava a casa e gli andava incontro per dargli il bentornato con un bacio sulla guancia, oppure quando guardava la televisione e lei gli sedeva accanto in attesa che lui se la tirasse vicino.
Non che questo gli dispiacesse, tutt'altro. Quando lei si stringeva a lui poggiando la testa sul suo petto era un momento perfetto. In lui si risvegliava quell'istinto di protezione, innato in ogni uomo, che lo faceva sentire davvero importante e lo gratificava oltre ogni dire. E fu proprio pensando a quella caratteristica di Sanem che gli venne in mente cosa poteva regalarle per il loro anniversario e, poiché non era molto pratico in quel campo, decise di chiedere aiuto ad Amina.
Sanem, dal canto suo, sapeva bene che Can era sempre stato uno spirito libero. Sapeva che il motivo che lo aveva spinto tanti anni prima a fermarsi a Istanbul non era lavorativo, ma era legato alla malattia del padre e che, probabilmente, se non si fossero conosciuti lui avrebbe ripreso a girare per il mondo a scattare fotografie, magari in altri territori come il Congo devastati dalla guerra. Perché Can amava anche la verità, la giustizia e a modo suo aveva sempre cercato di rincorrerle.
Il suo carattere indomito, inoltre, lo attirava verso le esperienze più estreme e ne aveva avuto la riprova quando erano stati al Luna Park. L'aveva letteralmente trascinata sulla montagne russe e su altre attrazione adrenaliniche e mentre lei aveva dovuto combattere contro la sensazione di vuoto allo stomaco ed il cuore che batteva a mille, lui se l'era goduta un mondo e non aveva fatto una piega!
Doveva essere onesta, però, in fondo, in fondo un pochino si era divertita anche lei e quindi, tutto sommato, poteva rischiare di compiere un passo ancora più azzardato per festeggiare il loro anniversario, e a chi chiedere un consiglio se non a Babu?
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Il riavvicinamento di Can e Sanem aveva riportato la serenità in casa Divit e la loro ritrovata complicità non era passata inosservata ad Amina e Babu, mentre Efe ne aveva approfittato per volare in Italia, da Isabella.
"Hai notato come si guardano in questi giorni mamma e papà?" chiese Babu a sua sorella una mattina mentre facevano colazione "E' come se si studiassero a vicenda... meglio ancora, come se si spiassero... Mi chiedo cosa stiano combinando..."
"E' vero!" confermò Amina " Adesso che mi ci fai pensare più di una volta ho visto Can osservare di nascosto Sanem con uno strano sorrisino sulle labbra e poi, quando si accorgeva della mia presenza, improvvisamente distoglieva lo sguardo. Mi auguro solo che non si allontanino di nuovo l'uno dall'altra."

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RITROVARSI
RomansaQuesto racconto è il seguito di "RICOMINCIARE DA NOI". Sono passati diciassette anni, Can e Sanem con i loro tre figli formano una famiglia all'apparenza perfetta, ma, come spesso accade, non è tutto oro ciò che luccica. Dietro un'apparente serenità...