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-MI AVEVI DETTO CHE PAPA' ERA MORTO!- urlai con tutta la voce che avevo.

-non ricordo di averlo fatto- disse continuando a sorseggiare il suo caffè.

la guardai sconvolta.

-posso farti una domanda?- chiesi mordicchiandomi l'interno guancia.

-certo-

-hai preso un aereo per Monaco solo per dirmi questo?-

-no, sono venuta per divertirmi un po'... poi mi sono ricordata che vivi qui- disse alzando le spalle -ah una cosa, hai 10 euro che devo comprare un grammo di...- non la feci finire che mi alzai dalla sedia sotto il suo sguardo attendo.

-sai mamma, ho sperato fino all'ultimo che col tempo saresti tornata la donna che ricordo con gli occhi di una bambina di 6 anni spaventata, eri il mio eroe, la persona su cui sapevo che avrei potuto contare per sempre... ora ho capito che non sei mai stata la persona che pensavo, a 6 anni siamo troppo innocenti per capire, sei sempre stata una stronza egoista e rimarrai sempre così, purtroppo ti vorrò sempre un mondo di bene ma per te io non ci sarò più....- presi un lungo respiro -non sei nemmeno mai venuta in ospedale quando più avevo bisogno di te... per me da ora in poi sarai solo la persona che mi ha messo al mondo e non più mia madre, genitori si diventa crescendo e prendendosi cura del proprio figlio, cosa che te non hai fatto; quindi addio-

Le diedi le spalle e cominciai a camminare verso la macchina che avevo preso in prestito da Max.

sperai fino all'ultimo che mi fermasse e mi chiedesse scusa ma ciò non avvenne, salii in auto e la guardai un ultima volta prima di andarmene.

...

-hey! Dove eri finita ?- chiese Lando appena entrai in casa.

-ero a fare un giro...Charles ?- mentii evitando il suo sguardo.

-è uscito con Charlotte-
Stoppò la partita a fifa che stava disputando e posò lo sguardo su di me.

-qualcosa non va ?- chiese scrutandomi a fondo.
Feci incontrare i nostri sguardi per una frazione di secondi che bastò a fargli capire che non andava tutto bene.

Sospirai e raggiunsi la cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
-cosa succede Amy?- chiese alle mie spalle.

Mi girai dopo aver bevuto a lo osservai, era appoggiato al tavolo e mi guardava con insistenza.

-niente, lascia perdere-
Stavo per uscire dalla stanza quando la sua mano si posò sul mio polso e arrestò ogni mio movimento.

-puoi fidarti di me...-
Mi girai per poterlo guardare dritto negli occhi.

-mi fido di te ma...-
-ma... cosa?-

Sospirai di nuovo.
-sai no che ti ho detto che tra me e mia madre non va a gonfie vele?-

annuì.

-ecco beh questa volta ho chiuso per sempre con lei-

in una frazione di secondi mi ritrovai tra le sue braccia, appoggiai la testa sul suo petto e ascoltai il battito del suo cuore.

-mi dispiace- sussurrò stringendomi maggiormente a se.

passammo il pomeriggio e la sera a guardare film su film e a giocare a F1 sulla play.

verso le 23 mio fratello fece il suo ingresso in casa.

-allora come ti è andata la giornata fratellino?-

-bene, a voi?-

alzai le spalle facendogli un sorriso amaro che non notò.

-tutto bene- rispose Lando a posto mio.

Start Again || Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora