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-tra due settimane ricomincia la Formula uno, ci sarai?- chiese con il fiatone Lando che correva al mio fianco.
Erano le 6 del mattino, intorno a noi era ancora buio, entrambi odiavamo svegliarci presto per correre ma eccoci qui da ormai un ora a correre per le campagne di Londra senza una meta precisa.
-credo di poterci essere, devo chiedere- dissi fermandomi.

-perche ti sei fermata?- chiese quando notò che ormai mi aveva superato.
-ora vedi- lo presi per mano e lo tirai verso un gruppo di cespugli che separavano l'argine del fiume dal prato dove stavamo correndo fino a pochi secondi prima.
Entrai nei cespugli e scivolai dentro il fiume trascinando con me anche lui, l'acqua ghiacciata quando entrò in contatto con la mia pelle mi fece riempire di brividi tutto il corpo procurandomi una strana sensazione di piacere.

-te sei matta! Ho le scarpe nuove fradicie- si lagnò
-si asciugheranno...- dissi appoggiando le mani sul suo petto, lo spinsi facendolo indietreggiare finché non cadde in acqua bagnandosi tutti i vestiti, la tuta grigia che indossava si aderì perfettamente alle sue gambe e la felpa fece lo stesso con i suoi pettorali lasciandomi senza fiato.

I capelli ormai fradici ricadevano disordinati sulla sua fronte e qualche goccia d'acqua gocciolava da essi e lentamente percorreva tutto il suo volto cadendo poi sul collo.
Ridacchiai vedendo la sua faccia perplessa, mi avvicinai e mi sedetti a canto a lui, l'acqua ci arrivava fino alla base del collo.

-sei pazza Amy, sei completamente pazza. Quando usciremo di qui ci prenderà un malanno-
-nah... Lo faccio da tempo e sono ancora qui-

Arricciò il naso -si ma l'acqua è gelata e io sento freddo-
-vorrà dire che ci dovremmo abbracciare- dissi salendo a cavalcioni sulle sue gambe.

appoggiai di nuovo le mani sulle sue spalle e lo feci distendere completamente sotto l'acqua, chiuse gli occhi e portò le sue mani sopra le mie, mi abbassai verso di lui e lo baciai.

l'acqua che sbatteva violentemente contro i nostri visi ci ricordava che non potevano riprendere fiato una volta finito il bacio, tolse le mani dalle mie e le posò alla base del mio viso tirandomi maggiormente a se premendo con più violenza le sue labbra contro le mie, spostai le mie mani ai lati del suo corpo sprofondando nel fango; caddi di conseguenza sul suo corpo.

quando lo sentii spingermi verso l'alto mi staccai dalle sue labbra e dopo averlo afferrato per la felpa lo tirai fuori dall'acqua, prese un lungo respiro e cominciò a tossire. 

non disse niente ma invertì le posizioni, ora ero io quella completamente sott'acqua.

-perchè non ce ne torniamo a casa?- chiese aiutandomi a rialzarmi da terra. 

-mi sembra un'ottima idea- dissi mentre mi tirò a se facendo scontrare i nostri corpi

...

mi tirò a se indietreggiando verso il muro dietro di noi, fece aderire la schiena alla fredda parete mentre io gli caddi a dosso, non ebbi il tempo di fare qualsiasi cosa che mi ritrovai di nuovo le sue morbide labbra sulle mie, diede il via ad un bacio violento carico di mille emozioni diverse che mi fece venire la pelle d'oca all'istante. 

in men che non si dica portò le mani sulle mie natiche e mi sollevò da terra, legai le gambe intorno al suo bacino, con un calcio chiuse la porta d'ingresso rimasta spalancata fino al quel momento e cominciò ad avanzare verso la sua camera da letto senza mai interrompere il bacio. 

nel giro di qualche secondo mi ritrovai stesa sul materasso con il suo corpo che premeva contro il mio mentre lasciava una scia di baci umidi che andavano dalla mia mascella alla spalla.

infilai lentamente le mani sotto la sua felpa sfiorando i suoi addominali facendolo sospirare di tanto in tanto, si concentrò su un punto alla base del mio collo e iniziò a succhiare.

feci scorrere i palmi delle mani ben saldi sulla sua pelle ardente fino alle sue spalle dove feci sprofondare le mie unghie, facendogli sfuggire un gemito.

in uno scatto portai le mani alla base della felpa e gliela sfilai costringendolo a separare le sue labbra dalla mia pelle, afferrò anche lui la mia maglia e la fece volare velocemente da qualche parte nella stanza, puntò il suo sguardo nei miei occhi e mi guardò così in profondità da farmi riempire di brividi. 

-sei bellissima- sussurrò baciandomi. 

-anche tu- soffiai riportando le mani sulle sue spalle spingendolo contro di me, non spostò nemmeno per un secondo lo sguardo dalle mie iridi, con una mano spostò un ciuffo di capelli dietro al mio orecchio.

stava per dire qualcosa quando il suono del campanello ci fece sobbalzare.

gettai la testa all'indietro facendola sprofondare nel cuscino e sbuffai. 

il campanello suonò di nuovo costringendoci a scendere dal letto, velocemente mi sfilai i pantaloni e infilai una tuta piegata ai piedi del letto e con altrettanta velocità cercai una maglia da indossare, ne presi una di Lando. 

corsi alla porta lasciando il mio ragazzo nella stanza a vestirsi, quando il campanello suonò di nuovo aprii di scatto la porta pronta a vedere l'idiota che aveva appena rovinato un momento del genere. 

-santo cielo sei ancora in pigiama??!! abbiamo il volo per l'Italia tra poco! dimmi che non te ne sei dimenticata- disse in panicato Charles entrando in salotto come un tornado -le valigie dove sono?- 

nella stanza comparve Lando con i capelli tutti spettinati e zuppi che ci guardò con uno sguardo confuso.

-o santo cielo, mi tocca rimandare il volo, vero?- sospirò.
Annuii cercando di sistemarmi al meglio i capelli per non sembrare oscena.
Improvvisamente spalancò gli occhi e si avvicinò velocemente a me e posò una mano sul punto dove Lando mi aveva appena fatto un succhiotto.
-o santa madre di Dio- mormorò alternando lo sguardo da me e Lando -stavate scopando?- chiese improvvisamente.

Quasi mi strozzai con la mia stessa saliva.
-sei non suonavi al campanello forse lo avremmo fatto- borbottò l'inglese mentre il monegasco spalancò la bocca scioccato.
-dai Carletto non essere scioccato- ridacchiai in imbarazzo.

-sei mia sorella, posso essere scioccato quanto mi pare- mise un finto broncio -comunque preparati che prenoto per il prossimo volo, e questa volta nn dimenticartene-

Start Again || Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora