-allora signorina, ha la spalla destra fuori sede, due dita della mano destra rotte, il polso della mano sinistra slogato, 4 costole rotte, un trauma cranico... e purtroppo ha perso il bambino-
Sospirai pesantemente e ringraziai il dottore per quello che aveva fatto.
-se le servono degli antidolorifici me lo dica- annuii con la testa e mi asciugai una lacrima che mi era sfuggita.-ora ti lascio sola... ci sono dei ragazzi qua fuori, li faccio entrare?-
-si, grazie-Appena uscì dalla stanza entrò Lando, abbassai lo sguardo e trattenni le lacrime.
-come stai?- chiese sedendosi nella sedia a canto al mio letto, fece intrecciare le dita della sua mano con la mia senza gesso -mi hai fatto prendere un infarto, grazie a dio stai bene-
Mi alzò il viso con due dita, ci guardammo fissi negli occhi.
-lo so... ma non potevi evitare di cadere, ti è venuto a dosso... è stato un brutto incidente... lui sta messo peggio-
Sospirai.
-lo so ma...-
Scosse la testa, mi spostò un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.
-non è colpa tua, so che è successa un cosa brutta e la affronteremo insieme ma non pensare mai che è stata colpa tua-
Accennai un sorriso -ti amo-
-anch'io--giuro che uno di questi giorni mi farai morire!- urlò Charles facendo irruzione nella stanza.
L'inglese si allontanò dal letto lasciando lo spazio per mio fratello che si precipitò tra le mie braccia.
-grazie a dio stai bene-Un anno dopo...
Passi svelti, testa china, berretto, occhiali da sole e tuta calata fino ai fianchi.
Era passato un anno dal mio infortunio, un anno tremendo... non ero potuta tornare a correre a causa dei problemi che sono seguiti alla caduta.
Ci vollero 5 mesi per far calcificare perfettamente tutte le ossa rotte, ci vollero altrettanti mesi per la riabilitazione.
La parte del corpo che più ha dato problemi è stato il polso, finalmente però sarei potuta tornare a correre perché fisicamente era tutto a posto ma il vero problema era quello mentale, quello emotivo.
Non avevo ancora superato del tutto la cosa e inoltre una montagna gigantesca di odio da parte dei "fan" mi aveva travolto come una valanga.-Amy! Amy!- sentii urlare da una voce sconosciuta, feci finta di non sentirla.
-hai visto! Lo sapevo! Sei una persona spregevole!- urlò un altro.
-non meritavi il posto alla ducati! Ci sono centinaia di piloti migliori di te! E poi sei una donna- disse poi un altro.
L'andamento dei miei passi non rallentò nemmeno di un pò.
Iniziai a mordermi con forza le labbra per impedire ai singhiozzi di sfuggirmi, lacrime e lacrime mi bagnarono il viso nuovamente.Sentii improvvisamente gli occhiali da sole scivolare verso il basso, erano troppo grandi per il mio viso e con le lacrime avevano perso aderenza, caddero a terra.
Mi maledii mentalmente per non aver preso i miei a posto di quelli di Lando.
Mi abbassai con estrena rapidità a raccoglierli, alzai lo sguardo soltanto per guardare da vanti a me, incontrai due sguardi.Il primo fu quello di una ragazza con a dosso una maglietta con il mio numero stampato sopra, l'altro fu quello di Max.
Cosa ci faceva lì?
Un flash mi fece tornare alla realtà, raccolsi gli occhiali, li rimisi e ripresi a camminare verso i Box.-Amy- sentii chiamare di nuovo il mio nome, sospirai ed alzai lo sguardo cercando di capire chi mi stesse chiamando.
Improvvisamente due braccia mi avvolsero, non sapevo chi fosse stato ma in quel momento avevo un gran bisogno di un abbraccio.
Mi lasciai abbracciare mentre la testa della ragazza che mi stava abbracciando si poggiò sulla mia spalla.
-mi dispiace, non meriti tutta questa merda... li odio così tanto! Meriti il mondo Amy-
Non dissi nulla ma ricambiai l'abbraccio, un lieve sorriso comparì sul mio volto.Qualche secondo dopo ci staccammo, mi asciugai le guance e la guardai.
-come ti chiami?-
-Elen-
-ti va di seguire il GP dal mio Box?-
Annuì felice e mi abbracciò di nuovo.In un ventina di minuti raggiungemmo il Paddock e successivamente i Box.
Lando mi venne subito incontro.
-cos'è successo?- chiese preoccupato -girano delle foto e dei video...-
Abbassai lo sguardo anche se non poteva notarlo.Rimase in silenzio, si avvicinò e mi strinse in un abbraccio.
-non ti lascerò mai piu venire qui senza di me, odio tutti questi stronzi...vorrei avere il potere di farli sparire tutti--dicono che non merito questo posto in ducati... forse hanno regione, ho perso tutta la scorsa stagione-
-ei- si staccò e prese il mio viso tra le sue mani -non lo pensare perche non è cosi, dimostraglielo a questi bastardi-Sospirai -ma forse hanno ragione-
-è dura Amore, è caddutamente dura andare avanti quando continuamente senti tutta questa merda, è dura isolare la vita privata da quella pubblica ed è ancora più dura sorridere a tutti quei fan che urlano il tuo nome, essere disponibile per loro anche se dentro stai gridando di dolore, quando vorresti piangere ma devi fare un'altra intervista, quando devi sorridere sperando che gli altri non si accorgano che il realtà stai di merda... è dura non lo smentisco ma devi essere forte, devi farcela... dobbiamo farcela- sussurrò l'ultima parte abbassando lo sguardo.
-sei così fragile Lando, sei sempre disponibile per tutti, per aiutarci e farci tornare a sorridere, con quei meravigliosi sorrisi che mi hanno fatto innamorare di te, sembri sempre così felice quando in realtà stai passando un momento difficile... sei una persona con un cuore enorme, la migliore che abbia mai contrato... ti amo Lando e non smetterò mai di farlo-
Sorrise -ti amo anche io-
Mi sporsi verso di lui e lo baciai, lasciò il mio viso e poso le sue mani sui miei finchi, le mie finirono tra i suoi capelli.
-c'è una fan che ci sta guardando- sussurrai sulle sue labbra.
-non importa- rispose approfondendo il bacio.Mi staccai -dopo-
Mi girai verso Elen -lei è una fan che ho incontrato poco fa...seguirá la gara nel box con te-Mentre i due si presentavano mi infilai il casco e i gunti.
-buona fortuna- disse il mio ragazzo baciando il casco.
-grazie... ci vediamo dopo-Raggiunsi la mia moto in pista che si trovava nel terzo posto in griglia.
Salii, abbassai la visiera ed aspettai lo spegnimento dei semafori....
-CE L'HAI FATTA AMORE! LO SAPEVO!- urlò Lando nella radio.
Raggiunsi il podio, scesi dalla moto e mi gettai tra le braccia dell'inglese che mi prese al volo.
-ti amo cazzo, ti amo così tanto- disse stringendomi a se.Infinite lacrime cariche di ogni emozione che avevo trattenuto per troppo tempo mi bagnarono il viso mentre le braccia muscolose del mio ragazzo mi stringevano forse a se.
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Start Again || Lando Norris
Fanfiction[Watty's 2022] Amy aveva solo 4 anni quando per la prima volta la mano di suo padre incontrò la sua pelle chiara, ne aveva 11 quando chi avrebbe dovuto amarla e proteggerla la fece quasi morire, ne aveva 12 quando venne tolta dalla tutela dei suoi g...