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- Amy a me tu piaci da troppo tempo! Non ho mai avuto la possibilità di... di dirtelo e...- abbassò lo sguardo -quanto ho saputo di te e Max ho capito che non avrei mai potuto avere nemmeno una possibilità con te, voi due siete la coppia più bella del paddock e mi scoccia dirlo, non vi lascerete così facilmente e questo mi distrugge-

-mi dispiace Lando, anche se c'è una piccola parte di me che vorrebbe lasciare Max per stare con te... Io amo Max e come hai detto tu non ci lasceremo così facilmente, mi dispiace davvero tanto... E non potremmo mai essere solo amici e lo sai benissimo, e questo è estenuante perché vorrei averti vicino come amico-

non riuscimmo a dire altro che la porta si aprì di scatto, puntai lo sguardo su Max che si fermò ad osservarci.

mi guardò negli occhi per una frazione di secondi e poi se ne andò.

-fantastico- sbottai correndogli dietro.

-Max! aspetta!- lo presi per un polso e lo costrinsi a fermarsi. 

non mi fece nemmeno aprire bocca che una valanga di parole mi colpirono come un proiettile.

-mentre te e quello stronzo vi stavate facendo i cazzi vostri io ti ho cercata per mezza città, ho chiesto a chiunque dove diavolo fossi finita! ero preoccupato che ti fosse successo qualcosa! e tu dannazione eri qui con lui a chi sa fare cosa... non me lo sarei mai aspettato da te, almeno un messaggio me lo potevi scrivere e non ignorare le mie 20 chiamate, è finita Amy- prese un lungo respiro e si girò liberandosi dalla mia presa -lo sappiamo entrambi che ti piace lui- 

-no...-

-non mi ami Amy, se davvero fosse così non avresti questo dubbio-

-fammi parlare cazzo! può anche piacermi ma dio a te ti amo Max e non smetterò mai di farlo, sei sempre stato te, con te dopo tanto tempo ho ricominciato a vivere davvero, abbiamo passato così tanti bei momenti insieme che non dimenticherò mai, sei stato il primo in ogni cosa... non sono qui per convincerti a farti cambiare idea della tua decisione perchè se ami davvero qualcuno devi saperlo lasciare andare, sappi solo che sarò sempre qui per te-

-mi dispiace- detto questo se ne andò, fissai la sua schiena finchè non sparì dalla mia visuale. 

corsi verso la direzione che aveva preso, scesi per le scale, gli passai a canto, lo superai e dopo aver finito di scendere le scale mi catapulti fuori dall'hotel, corsi per i marciapiedi bui fino ad arrivare alla villa dove la festa di Lewis andava avanti ininterrottamente ed entrai. 

-ciao Amy- mi salutò l'inglese vedendomi entrare. 

-hey Lewis, hai per caso visto mio fratello?- 

-si, è al bancone dove servono gli alcolici- 

-grazie mille- 

facendomi spazio tra la folla di gente cercai di raggiungere Charles. 

-ei Amy, Max ti stava cercando, sembrava preoccupato- disse qualcuno prendendomi per un polso. 

mi girai e incrociai lo sguardo di Daniel.

scoppiai a piangere non riuscendo a trattenere ulteriormente le lacrime.

mi strinse tra le sue braccia in un abbraccio che ricambiai immediatamente. 

-cos'è successo Amy?- chiese in un sussurro che riuscii a capire nonostante la musica alta.

-l'ho lasciato andare, Daniel. E non credo tornerà-

...

Le prime luci dell'alba accarezzarono dolcemente i palazzi più alti della città.
Con esse anche i primi rumori di una città che si sveglia arrivarono fastidiosi alle mie orecchie e piano piano fui costretta a chiudere gli occhi rossi e gonfi a causa di alcuni raggi di sole che mi colpirono la faccia.

Mi costrinsi ad alzarmi dalle gelide mattonelle del piccolo terrazzo.
Il freddo di quella notte passata a fissare il vuoto si era impossessato delle mie viscere, le guance rosse, le labbra spaccate, le dita leggermente viola e gli occhi spenti mi bruciavano dolorosamente.

Rientrai in camera e l'aria calda mi colpì facendomi quasi sudare.
Decisi di fare una doccia e successivamente di andare a fare una passeggiata.

L'orologio al mio polso segnava le 6 e 30 quando lasciai la stanza.
Lo guardai, Max me lo aveva regalato qualche mese prima visto che prendevo sempre i suoi.

chiusi la porta alle mie spalle e guardai il lungo e vuoto corridoio, un silenzio assordante dominava quelle quattro mura.

camminai lentamente fino all'ascensore ed aspettai che le porte si aprissero.

2 occhi blu entrarono improvvisamente nel mio campo visivo, Max era nell'ascensore.

non dissi nulla ed entrai.

-come mai sveglia a quest'ora ?- chiese con voce roca dopo infiniti secondi di silenzio.

sospirai.

-vado a fare una passeggiata- 

-odi le passeggiate- 

lo guardai negli occhi. 

-anche le cose che prima si odiano si finisce per amarle-

non rispose. 

-lunedì vengo a riprendermi tutte le cose da casa tua- dissi uscendo appena le porte si aprirono. 

passai l'intera mattinata in giro per la città finche Charles non mi mandò un messaggio dicendomi di andare a pranzo con lui.

tornai in hotel, raggiunsi la sua stanza e bussai. 

-hey Amy, come stai? non ti vedo da ieri mattina- 

-sono successe un pò di cose che ti devo raccontare dopo- 

annuì.

-in quale ristorante andiamo?- 

-Max me ne ha consigliato uno visto che non avevo la più pallida idea di dove andare, gli ho chiesto se voleva venire ma ha detto che era impegnato- arricciò il naso. 

-gia... a che ora hai le interviste?- 

-nel tardo pomeriggio- 

...

salii in macchina e aspettai che facesse anche lui lo stesso. 

-sono stra pieno- disse aprendo lo sportello e sedendosi sul sedile. 

-non lo dire a me- risi.

mise in moto il motore e partì.

-allora di cosa mi dovevi parlare?- 

-io e Max ci siamo lasciati ieri sera- 

-COSA?- inchiodò facendomi sbattere la testa contro il parabrezza. 

-cazzo Charles ma sei impazzito?- borbottai massaggiandomi la fronte.

-oddio scusami, stai bene?-

-si tutto ok- feci una smorfia di dolore. 

ripartì.

-com'è successo?- 

-ieri ero scomparsa, no? - 

-si, Max mi era venuto a cercare- 

-ecco, sono fuggita dall'hotel per diciamo colpa di Lando e la sua ragazza, poi ho girato a vuoto per la città per ore e alla fine sono tornata in Hotel con Lando... mi ha baciata di nuovo, max questo non lo sa, e abbiamo litigato... poi Max è entrato in camera e ci ha visti... e niente mi ha lasciato-

incrociai il suo sguardo per una frazione di secondi. 

-ti prego Amy non fare come la scorsa volta...- 

scossi la testa. 

-non tornerà e ci dovrò fare l'abitudine prima o poi-
Sospirai tristemente guardando i palazzi scorrere sotto il mio sguardo.

Start Again || Lando Norris ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora