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-cosa fai qui tutta sola?- chiese qualcuno, riuscii a vedere le sue scarpe fermarsi a pochi centimetri da me. 

allentai la presa dai miei capelli e alzai lentamente la testa, incrociai lo sguardo con quello di Charles, mi asciugai velocemente le guance e gli occhi dalle lacrime e sospirai. 

si mise seduto a canto a me e mi fece girare verso di lui -cosa succede Amy? non sei felice per la tua vittoria di oggi?- chiese confuso passando i pollici sotto i miei occhi, riuscivo a vedere poco o niente del suo viso, il lampione che ci illuminava era esattamente dietro di lui e a differenza sua non riuscivo a guardarlo bene in volto. 

annuii.

-e allora casa succede? perchè stai piangendo?- 

-è che... ho troppe cose per la testa, sembra che più vado avanti e realizzo i miei sogni e più la mia testa viene catapultata nel passato e tutto il dolore che per anni ho cercato di ignorare ritorna a galla improvvisamente, sembra come se la felicità non sia un sentimento che mi appartiene, ogni singola volta che sto bene succede qualcosa di brutto, quindi si ho paura che ora succeda qualcosa di brutto- ammisi tenendo lo sguardo basso per non incontrare i suoi occhi. 

con delicatezza mi portò due dita sotto al mento e lentamente mi alzò il viso facendo incontrare i nostri sguardi.

-ti capisco benissimo Amy, me ne sono successe di tutti i colori nella vita, dalla morte di mio padre a quella di Anthoine, la mia carriera non sta andando così bene, mi sembra sempre di deludere i miei fan anche se so che non è così... è dura da accettare ma non puoi lasciarti influenzare dalle brutte emozioni o ti trascineranno sempre di più nel fondo e non riuscirai mai più ad uscirne, non fare questo sbaglio Amy, non voglio vederti soffrire. Devi essere forte e lo sappiamo entrarmi che hai una tale forza emotiva che metti paura a tutto il mondo, quindi ora alzati da questo muretto sudicio, prendi un bel respiro, fammi un sorriso e andiamocene da qui-

-sei speciale Charles, ti voglio un bene dell'anima non dimenticarlo mai. Come tu ci sei sempre per me anche io ci sarò sempre per te- lo abbracciai forte -e non deluderai mai i tuoi fan, certo a meno che non fuggi dalla Ferrari questo è ovvio- ridacchiai.

-mi ucciderebbero, ci ritroviamo sotto casa una folla di italiani inferociti- rise anche lui con me. 

-solo?- 

ci staccammo dall'abbraccio -ora andiamo che Lando ti cerca da ore- 

-potevate mandarmi un messaggio, no?- 

-lo abbiamo fatto ma non hai risposto, ti abbiamo anche chiamato- 

controllai nelle tasche dove fosse il mio telefono ma non lo trovai -l'ho lasciato in Hotel-

...

entrai in camera e trovai Lando disteso sul letto a occhi chiusi, appena sentì la porta aprirsi li aprì di scatto e balzò seduto.

-sei scomparsa... stai bene? mi sono preoccupato- chiese alzandosi e avanzando verso di me. 

-si, sto bene. Scusami se ti ho fatto preoccupare ma avevo bisogno di un pò di tempo per stare da sola- mi avvicinai e lo abbracciai -no non è vero non sto bene, va tutto di merda- dissi stringendolo forte a me e sprofondando la faccia nei suoi vestiti.

portò le mani sul mio sedere e mi sollevò da terra così da permettermi di allacciare le gambe attorno al suo bacino.

-che succede cucciola? sembravi così felice oggi pomeriggio- sussurrò lasciando un bacio tra i miei capelli, si mise seduto sul materasso e avvolse le braccia intorno al mio busto facendo avvicinare i nostri corpi.

-succede che ogni volta che tutto sembra così perfetto e bellissimo qualcosa lo rovina, che siano pensieri di merda o i gesti di qualche persona, puntualmente mi ritrovo a stare male- sospirai.

-i brutti pensieri purtroppo fanno parte di noi e non possiamo farci niente, possiamo però mandarli a fanculo e non ascoltarli, so che non è facile... sono stato male per anni per colpa della paura del giudizio altrui e di tutte le brutte cose che pensavo ogni volta che andava male qualcosa, e l'odio che la gente mi sputa a dosso ogni singolo giorno di certo non aiuta ma so che ci sono così tante persone che mi vogliono bene...-

-sembra sempre facile ma non lo è, ci ho provato mille volte a non ascoltare queste voci e ci ero anche riuscita...-

-e poi cos'è successo?- 

presi un lungo respiro, prima o poi sarebbe arrivato questo momento, ero pronta per dirglielo? no.

-poi un uomo ha abusato di me- 

un silenzio tombale calò tra di noi rendendo il tutto più straziante. 

-ti prego di qualcosa- sussurrai supplichevole.

non disse niente così mi allontanai il necessario per poterlo guardare in faccia, dai suoi occhi ormai rossi scendevano innumerevoli lacrime.

mi si spezzò il cuore in mille pezzettini -ti prego non piangere- gli presi il volto tra le mani e cercai di asciugargli le guance -ti prego- sussurrai appoggiando la mia fronte sulla sua.

-come potrei non piangere...- 

-ho bisogno che tu sia forte per me, io non riesco ad accettare quello che è successo e ogni giorno che passa mi sento sempre di più sprofondare nell'abisso-

annuì, si asciugò le lacrime con i palmi delle mani, prese un lungo respiro e puntò di nuovo lo sguardo nei miei occhi.

-quando è successo?- 

-la sera che siamo andati alla festa del tuo amico, ho bevuto troppo e mi sono svegliata fuori al locale e poi... poi è successo- 

abbassò lo sguardo.

-hey, niente se- gli alzai il viso costringendolo a guardarmi.

-te la senti di denunciarlo?- 

-potrei ma non l'ho visto in volto...forse c'erano telecamere- gli passai una mano tra i capelli -ora però non ci pensiamo ok?- 

-volevo farti la proposta di fidanzamento questa sera ma non mi sembra più opportuno- sorride. 

misi il broncio -e invece la voglio proprio ora questa proposta, sicuramente è la più bizzarra che abbia mai vissuto ma sarà indimenticabile proprio per questo- 

-hai proprio ragione- 

-ho sempre ragione- gli feci la linguaccia prima che fece incontrare le nostre labbra in un bacio misto tra desiderio e il sapore amaro delle lacrime.

si alzò in piedi e mi fece scendere da lui, prese l'anello dalla tasca e si inginocchiò di fronte a me, si schiarì la voce e iniziò a parlare.

-ormai è passato un anno, volevo chiedertelo ormai mesi fa ma volevo che non pensassi che sono un tipo che corre, ti eri lasciata da poco con Max e so quanto ci si sente da schifo dopo una rottura, ma ora mi sembra il momento più opportuno... Ti amo Amy più di qualsiasi cosa e più di qualsiasi persona abbia mai amato, sei essenziale per la mia vita e senza di te non so come potrei vivere e sinceramente quanto faceva schifo la mia vita prima di te? molto. Beh senza che mi dilungo... vuoi diventare ufficialmente la mia ragazza?- 

Start Again || Lando Norris ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora