Mi misi a sedere di scatto e mi guardai in torno.
Una fitta di dolore mi fece profondamente pentire della mia decisione.
-Cazzo!- urlai.
Dove diavolo mi trovavo??Ricordavo di essere in macchina con quei due deficienti e poi... poi il buio totale.
Ero seduta in mezzo ad un prato nel nulla.
Come ci ero finita lì?
Un forte mal di testa mi martellava insistentemente le tempie e un forte dolore al basso ventre mi impediva di fare qualsiasi movimento.-Dannazione- sbuffai cercando di alzarmi in piedi.
Dopo un eternità finalmente riuscii a rimanere stabile su due piedi senza barcollare qua e là.Intravisi da lontano una strada e delle abitazioni così cominciai a camminare, i miei piedi non furono per niente d'accordo con la mia decisione.
Mi scrollai di dosso tutti i fili di erba che si erano attaccati ai miei vestiti ed aumentai il passo.Aspetta un attimo... Io non indossavo questi vestiti ieri... Ma alla festa... Cosa cazzo stava succedendo?
Presi il telefono e lo accesi, non una chiamata, non un messaggio da nessuno.
Era Sabato.
Io ricordavo che ieri fosse domenica.Mi guardai meglio in torno e capii di essere nelle campagne che circondano il principato, ancora a me era oscuro come cacchio fossi finita lì a kilometri da casa.
...
-sono a casa!- urlai entrando nell'appartamento di Charles.
-ei, come mai qui?- chiese mio fratello affacciandosi al salotto dalla cucina.
-in che senso?-Alzò le spalle -cioè si mi avevi detto che saresti rimasta a casa di Lando per un po'... È successo qualcosa?-
-mh no non è successo niente- risposi stranita buttandomi sul divano stanca morta.-notte da leoni e mattina da coglioni?- chiese improvvisamente.
-cosa??- mi girai verso di lui non capendo.
-ieri sera alla festa... Sembri uno straccio ora quindi credo ieri ti sei sbizzarrita-
-quale festa?-
-quella di Lando, me lo avevi detto al telefono....-
-ha vinto?-
-cosa?--il gran premio di Monaco... Se ha fatto una festa avrà vinto o è andato a podio-
-Amy... Sei sicura di sentirti bene?- chiede preoccupato avvicinandosi.
-si perché?--il gran premio di Monaco è tra mesi-
-no-
-si...-
-no-
-Amy... Ti hanno drogata ieri sera?--ma di cosa stai parlando??? Non ti seguo Charles-
-ieri Lando ti ha invitato ad una festa di un suo amico... Te lo ricordi vero?--ma ieri era...ieri era domenica...-
-Amy ieri era Venerdì-Una piccola lampadina si accese nei meandri della mia testa.
-si...io vedo andare...- mi alzai di scatto imprecando per il dolore e mi precipitai fuori casa.
Cazzo non era possibile...
Di fretta raggiunsi casa dell'inglese e feci irruzione nel salotto, camminai spedita fino alla sua stanza e quando la raggiunsi spalancai di scatto la porta.-cazzo Amy! Bussare no?- disse infilandosi velocemente i pantaloni.
-ieri sera... mi hai riportata a casa tu?-
-no, eri sparita--ah.... Ok, va bene grazie- chiusi la porta e mi recai nella mia stanza, entrai e mi accasciai a terra con le spalle contro la porta.
Mi ero immaginata tutto, tutto quanto.
Non poteva essere possibile, era tutto così bello che quasi non mi sembrava vero, con Max andava bene, con Lando andava bene, stavo finalmente bene con me stessa... E invece era tutto frutto di un brutto scherzo che il mio cervello aveva architettato per elaborare tutto quell' atroce dolore emotivo che quella maledetta notte aveva procurato in me.
Quante ore avevo dormito? O meglio quante ore ero rimasta svenuta in un prato in mezzo al nulla?Mi alzai da terra e dall'armadio presi del vestiti puliti, mi tolsi lentamente quelli che indossavo e in poco tempo scoprii il mio corpo ricoperto da lividi.
Guardai attentamente ogniuno di essi nel riflesso della mia figura attraverso lo specchio.Un brutto segno viola scuro dominava il mio interno coscia, era il segno di una mano, 5 dita cicciotte che macchiavano la mia pelle chiara.
Alcuni succhiotti sul petto ed altri lividi di grandi dimensione si trovavano sulle costole, sui fianchi, sulle braccia, sulle spalle, sulla schiena...L'unica parte del corpo che non era ricoperta da segni era il viso.
Alcuni graffi bruciavano sulla pelle che ricopre la clavicola, alla base del collo.Gettai gli abiti appena tolti il più lontano da me e indossai quelli puliti.
Ingoiai lentamente un groppo che mi si era formato in gola, presi un lungo respiro e uscii dalla stanza.Con passi pesanti raggiunsi il salotto dove c'era Lando seduto sul divano, mi sedetti anche io e rimasi in silenzio a fissare il muro.
Improvvisamente un'ondata di lacrime mi travolse, era stato diverso nel mio sogno accettare quello che era successo, era stato meno doloroso e più veloce, invece faceva così fottutamente male.
Mi sentivo sporca, sbagliata, un oggetto inutile.
Non mi ero mai sentita in questo modo terribile e di merda ne avevo passata nella vita.
Avevo bisogno di parlarne con qualcuno ma allo stesso tempo non volevo farlo, avevo così tante cose da dire ma tutte le parole mi morivano in gola ogni volta che provavo a pronunciare qualsiasi sillaba.
Mi sentivo così stanca di tutto quanto, avevo così tanta voglia di lasciare tutto per sempre ma non potevo.Mi iniziò a tremare il labbro inferiore che strinsi tra i denti con forza nel tentativo di impedire alle lacrime di scendere copiose come mai avevano fatto, ma tanto era il dolore che avevo dentro che improvvisamente scoppiai.
Un singhiozzo abbandonò le mie labbra e la prima lacrima rigò la mia guancia seguita da altre mille.
Mi sentii improvvisamente soffocare, un peso gigantesco mi gravava all' altezza del cuore e l'aria sembrava come fuoco nei miei polmoni, in pochissimi secondi gli occhi iniziarono a bruciare come non mai e tutte quelle barriere che mi ero costruita negli anni scrollarono con un soffio di vento.-Amy...- sentii sussurrare il mio nome da Lando, girai lentamente la testa verso di lui e i nostri sguardi si incontrarono.
Mi fece avvicinare a lui e mi strinse in un forte abbraccio che non risolse assolutamente niente.-cosa succede?- sussurrò aumentando la stretta.
-è successa una cosa orribile...- Presi un lungo respiro e chiusi con forza gli occhi -ne ho passate tante nella vita, ho assaporato ogni tipo di dolore, sono caduta così tante volte e mi sono sempre rialzata con fatica ma l'ho fatto, sono arrivata ad un punto della mia vita dove continuavo a chiedermi "perché a me?" Non capisco perché non riesco mai ad avere pace, ogni volta che riesco ad essere felice e in pace con me stessa succede qualcosa di sempre più brutto che mi stravolge la vita un altra volta e sono costretta a rimboccarmi le maniche di nuovo e a rialzarmi. Ogni volta è sempre più faticoso rialzarsi, molte volte ho pensato di mollare ma nn l'ho fatto...-
Sospirai -sono state settimane intense, ma tutto sommato ero un po' felice perché finalmente qualcosa iniziava ad andare nel verso giusto... Poi ieri sera la vita mi ha letteralmente sputato in faccia-Scusate per l'attesa ma non mi venivano idee😅
Spero vi piaccia...
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Start Again || Lando Norris
Fanfiction[Watty's 2022] Amy aveva solo 4 anni quando per la prima volta la mano di suo padre incontrò la sua pelle chiara, ne aveva 11 quando chi avrebbe dovuto amarla e proteggerla la fece quasi morire, ne aveva 12 quando venne tolta dalla tutela dei suoi g...