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-sicura di stare bene?- chiese Jorge passandomi la mia borraccia -sei pallida e sembri stanca...-
-tranquillo, sto bene-
Storse il naso -se poi cadi...-
-non cadrò-
-come vuoi- alzò le spalle e bevve anche lui un sorso d'acqua dalla sua borraccia.

Mangiai l'ultimo pezzo della barretta energetica che avevo portato con me dall'hotel.
-come ti sono andate le prove libere?- chiesi girandomi verso di lui.
-bene, mi aspettavo di meglio ma posso accontentarmi-
-non dovresti accontentarti... io per esempio cerco sempre di dare il massimo e se non ci riesco ci provo la volta dopo-

Il sole batteva forte sopra le nostre teste e improvvisamente maledii il tempo, una bella nuvola sopra di noi non ci poteva essere?
-a te? Com'è andata? Domani sarà la tua prima gara in ducati... emozionata?-
-è andata bene, ho fatto il primo tempo... e si sono super emozionata!- sorrisi.
-ti sta bene il rosso-
-Charles me lo dice semp...- spalancai gli occhi, mi porta una mano alla bocca e corsi velocemente verso il mio Box.
Nella fretta andai a sbattere contro qualcuno, non riuscendo più a trattenere la nausea vomitai sul pavimento.
-cazzo Amy! Ti avevo detto che non stavi bene!- disse Jorge raggiungendomi velocemente, mi tolse i capelli dal viso e chiamò qualcuno per farci dare una mano.

20 minuti più tardi mi trovai seduta in un lettino con un dottore da vanti a me che mi visitava.
-hai la nausea da molto?-
Arricciai il naso e mi fermai un attimo a pensare alle scorse settimane.
-beh in effetti mi succede ogni mattina... da ormai un mese-
Lo vidi annuire.
-senti qualcos'altro?- chiese.

Posai lo sguardo sullo spagnolo a pochi passi da noi.
-non saprei...-
-qualsiasi cosa ti sembra strana-
-è strano avere una fame improvvisa e voler mangiare qualsiasi cosa mi passi da vanti...?-

-ok, devi solo fare un esame delle urine al volo e poi puoi andare-
-ok-
Mi passò un bicchierino e mi chiusi in bagno a fare quello che dovevo fare.

-cosa dovrebbe vedere con quel coso?- chiesi osservando il medico mettere un aggeggio strano nel bicchierino.
-poi te lo dirò-

Passarono i 5 minuti più noiosi della mia vita quando finalmente il dottore si girò verso di me sorridente.
-lei è incinta di due mesi Amy! Congratulazioni!-

-COSA?!- dicemmo insieme io e Jorge.

...

-COSA??!- urlarono i due da vanti a me.
-o mio dio credo di star per svenire- disse Charles appoggiandosi una mano sulla fronte.
-dai non esagerare...-
-la mia sorellina che aspetta un bambino! Non sto esagerando!-

Alzai gli occhi al cielo divertita.
Posai lo sguardo su Lando che era rimasto in silenzio fino ad ora.
-possiamo parlare in privato?- chiese.
Annuii e ci spostammo in un posto più appartato.

-ci eravamo lasciati due masi fa... e sappiamo bene entrambi il perché-
Sospirai alle sue parole.
-lo so Lando, e questo mi preoccupa-
-quindi potresti essere incinta di Max?- chiese.
Annuii con la testa e sospirai di nuovo.
-se è suo cosa farai?-
-non lo so, ma di si curo non ci lasceremo, vero?-
-tranquilla- mi avvolse il busto con le sue braccia -come farai con la motogp?-

-dopo prendo un appuntamento con il ginecologo, spero di poter continuare a correre... sicuramente la gara di oggi me la faranno disputare ma le altre saranno in dubbio-
Legai le braccia in torno al suo bacino.
-se invece è tuo?- chiesi in un sussurro.
-sarei la persona piu felice in questo mondo-
-sai che ti amo?-
-credo che tu me lo abbia già detto- ridacchiò.
Ci staccammo e ci baciammo, fu un bacio delicato e carico di emozioni.

...

-no-

-cosa no, Max?-

-non può essere mio! Ho usato il pres...-

-lo so ma si potrebbe essere rotto...-

Lo sentii sospirate dall'altra parte del telefono -quando ci vediamo possiamo parlarne meglio? Qui al telefono è brutto-

-torno a Monaco lunedì sera... quindi penso che possiamo vederci martedì-

-ok va bene-

-a martedì allora-

-si, ciao-

Chiusi la chiamata e sospirai.
-che ha detto?-
-che è meglio se ne parliamo faccia a faccia-
Annuì.
-mi raccomando stai attenta in pista e non cadere- mi ricordò per l ennesima volta Lando.
-farò tutto il possibile per non cadere, te lo prometto-
-so che lo farai non devi prometterlo- mi baciò.

-ora vai e vinci-
-ovviamente- gli feci una linguaccia e mi infilai il casco, uscii dal mio MotorHome e raggiunsi la pit lane e successivamente la mia moto sistemata in prima fila, esattamente in Pole.

Salii sulla moto e mi infilai i guanti che erano stati appoggiati sul manubrio.
-buona fortuna- disse il mio ingegnere mentre tutti iniziarono a lasciare la pista.
-abbiamo saputo che sei in dolce attesa, non cadere-
-non cadrò- mi abbassai la visiera e accesi il motore.

In una frazione di secondi i semafori si accesero tutti per poi spegnersi, diedi gas partendo.

---

-ragazzi quanti giri mancano?- chiesi cercando di superare Márquez che mi aveva passato qualche giro più indietro.
-7, mancano solo 7 giri-

Uscimmo dall'ultima curva e diedi tutto gas, percorremmo tutto il rettilineo fianco a fianco finché non arrivammo a curva 1, frenó per primo e io lo seguii a ruota, lo superai dall'interno.

-dov'è?- chiesi alla radio.
-esattamente dietro te-

Improvvisamente sentii qualcosa colpirmi da dietro, la moto cominciò a curvare velocemente a destra e a sinistro, persi il controllo, staccai le mano dal manubrio e in poco tempo mi ritrovai a rotolare a tutta velocità sul cemento.
Con la coda dell'occhio vidi la gomma di una moto passarmi a sinistra e a destra la mia moto rimbalzare.
Quando entrai in contatto con la breccia sentii la tuta lacerarsi sempre più in profondità, iniziò a farmi un male atroce la spalla e poi anche le costole.
Il polso che fin a quel momento era rimasto sotto di me non lo sentivo più.

Smisi di rotolare dopo innumerevoli secondi, finii a pancia in giù, mi faceva male ovunque e non avevo la forza di fare qualsiasi movimento, riuscii solo a sdraiarmi con la schiena sui sassi.

-Amy... tutto ok?- sentii rimbombare nella testa.
Non una parola uscì dalla mia bocca.
Due mani si posarono sulle mie spalle, non capii cosa stesse accadendo, avevo un forte mal di testa e la vista offuscata.
Venni sollevata da terra e appoggiata sopra ad una superficie morbida.

Quando vidi l'eloambulanza passarmi sopra capii cosa fosse successo.

Allungai una mano verso uno dei due ragazzi che mi stavano trasportando.

- c cos'è successo?- cercai di dire sperando che la radio funzionasse ancora.

Seguii un silenzio agghiacciante che odiai profondamente.
-Márquez... ti è venuto a dosso-

Start Again || Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora