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Alcuni anni dopo...

-dai Lando! Smettila!- lo pregai piangendo per le troppe risate causare dal solletico che mi stava procurando ai fianchi.

La sua risata mi scaldava il cuore.
-sei troppo buffa- disse con un ampio sorriso stampato in faccia.

Un leggero bussare alla porta interruppe ogni nostro movimento, mi misi seduta e abbassai la maglia.

-si?- chiese Lando schiarendosi la voce.
-c'è una signora che vorrebbe parlare con Amy... ho detto che ora siete occupati ma continuava ad insistere-
Disse Jon dall'altra parte della porta.

Vidi il mio ragazzo alzare gli occhi al cielo.
-torno subito- gli stampai un bacio sulle labbra e raggiunsi la porta aprendola.
Uscii dalla stanza e seguii Jon fino all'Hospitality della McLaren.

Il mio sorriso si spense in un battito di ciglia quando vidi la figura di mia madre aspettarmi in piedi a pochi metri da noi.
-per qualsiasi cosa sono dentro da Zak, non esitare a chiamarmi-
-si, grazie-

Mi avvicinai a lei e i nostri sguardi si incrociarono.
Sembrava serena, il suo viso era rilassato e un leggero sorriso comparve sulle sue labbra appena mi vide, i suoi occhi avevano una scintilla che non vedevo più da tempo.

Mi squadrò da testa a piedi -sei diventata bellissima-
-perché sei qui?- chiesi infilando le mani nelle tasche dei jeans.

-abbiamo molto di cui parlare, e mi sento in dovere di scusarmi con te per tutto quello che ti ho fatto passare... ti va di prendere un caffè?-

La guardai dritta negli occhi cercando di capire se avrei dovuto darle un'ultima possibilità o se il mio tempo per lei era già scaduto da un pezzo.

-ho a disposizione meno di 10 minuti e poi devo andare-
-grazie-

Raggiungemmo il bar del Paddock e ci sedemmo al primo tavolo libero.
-non so da dove iniziare...-

Non dissi nulla ma continuai a guardarla.
-posso assicurarti che sono qui soltanto per risolvere le cose tra noi due e non per chiederti un qualsiasi favore...- sospirò -ho saputo che fai parte della Ducati... sono così orgogliosa di te...-

-sono ormai in ducati da molti anni... ma grazie-
-sai qualche anno fa ho toccato davvero il fondo e per la prima volta dopo tanti anni ho capito quello che stavo facendo, ho ricordato tutte le cose che mi dicevi con la speranza che mi avrebbero aiutata e ho seguito il tuo consiglio... ho rischiato di morire e da quel momento ho deciso di cambiare, ho seguito una terapia che non è stata per niente facile e con tanta fatica sono riuscita ad uscire dalla tossicodipendenza... sono pulita da un anno-
Stavo per rispondere ma me lo impedì.
-in questo anno ho pensato a tutto quello che ti ho fatto passare, a tutte le cose orribili che ti ho detto, a quando sarei dovuta essere presente nella tua vita ma non ci sono stata... sono stata una madre pessima e me ne pento con tutta me stessa... ti giuro che se potessi tornare in dietro...- una lacrima le rigò il volto e si fermò ad asciugarla.
-vorrei che tu mi perdonassi e vorrei poterti stare vicino come una madre... come non ho mai fatto... ho bisogno di sapere che non mi odi-

Sospirai.
-hai davvero fatto delle cose orribili nei miei confronti che mi hanno fatto soffrire e piangere per innumerevoli notti... ho cercato in tutti i modi di odiarti e di dimenticarti ma non ti ho mai odiato e mai lo farò... mi hai deluso e distrutto ma sei sempre mia madre e infondo credo di volerti bene-

Sorrise -so quanto è difficile per te perdonare quello che ho fatto e non fa niente se non ci riesci...-
Si alzò dalla sedia e mi strinse in un abbraccio, rimasi inizialmente ferma ma poi avvolsi le mie braccia in torno al suo corpo e la strinsi a me.

-questo significa molto per me... grazie- dissi staccandomi dall'abbraccio.
-ora devo andare... ci vediamo dopo?- chiesi speranzosa.
-certo, poi fammi sapere dove- sorrise.
Le diedi un ultimo abbraccio e poi tornai da Lando che stava riguardando un ultima volte le strategie di gara.
Gli circondai i fianchi da dietro e appoggiai la testa sulla sua schiena.
-pensavo fossi sparita- ridacchiò.
-ero con mia madre-
Distorse lo sguardo dagli schermi di fronte a lui e si girò tra le mie braccia per potermi guardare negli occhi.

-stai bene?- chiede preoccupato.
-si, sto bene e abbiamo chiarito... sono felice-
Un tenero sorriso comparve sul suo viso.
-sono così felice che finalmente avete risolto-
Ricambiai il suo sorriso e lo strinsi a me.

-ti va di andare a cena questa sera? Solo io e te- chiese timido.
-ovvio-

...

-Eiii Carlos!- affiancai lo spagnolo e lo spinsi leggermente.
-Ei Amy- mi circondò le spalle con
un braccio e mi avvicinò a se -che fai questa sera? Ti va in giocare a fifa in camera mia?-
-vorrei ma non posso, esco a cena con Lando-

-interessante, posso unirmi?- storsi il naso.
-nah, facciamo colazione domani mattina insieme e poi andiamo a giocare a golf?-
-ma te non sai giocare- rise.
-vorrà dire che mi insegnerai-
-va bene, allora domani alle 8 nella Hall-
-sarò puntuale-

-ti serve una mano x scegliere cosa mettere?-
Ci pensai un attimo su -si direi di si-
-bene allor...-

-di cosa parlate?- chiese Charles raggiungendoci.
-Amy e Lando escono a cena e Amy non sa cosa mettere-
-no problem! Ti daremo una mano!-

In poco tempo raggiungemmo la mia stanza, aprii la valigia e diedi un'occhiata a quello che c'era dentro.

-ho finito le magliette carine- sbuffai buttandomi sul letto.

-chiedo a Isa se ne ha una-
-grazie Carlos sei il mio salvatore- ammisi mentre mio fratello si buttò sul letto a canto a me.

---

-sei davvero bellissima- disse Charles guardandomi come se fossi un diamante.
-anche tu- gli feci la linguaccia.

Qualcuno bussò alla porta così aprii, mi ritrovai Lando da vanti che mi sorrideva.
-pronta ?-
-si-
Mi spostai dalla porta per far uscire i due.
-ma che...- chiese l'inglese stranito.
-cose da donne- rispose Charles alzando le spalle.
-Charles... noi siamo maschi...-
-dettagli di percorso... divertitevi piccioncini- disse il monegasco trascinando via lo spagnolo.

Lando scosse la testa divertito.
-comunque sei favolosa-
Mi avvicinai e lo baciai -tu non sei da meno-

-ora andiamo o faremo tardi- fece intrecciare le nostre mani e mi trascinò via.
Mi portò in un bellissimo ristorante in riva al mare, il sole che tramontava ci riservava una visuale paradisiaca.
-indovina indovinello, siamo su un ristorante che fa specialmente pesce e tu odi il pesce... ho indovinato?-
Rise e con lui anche io.
-può capitare-
-sei uno scemo-
-il tuo scemo-

Start Again || Lando Norris ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora