Capitolo Undici

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Asia aprì gli occhi e guardò l'orologio digitale sul comodino, non dormiva sei ore di fila da mesi e si sentiva rigenerata. La sera precedente era stata intensa e l'aveva privata di energie, non si era spinta oltre i baci e le carezze perché non voleva peggiorare la situazione ma aveva avuto la consapevolezza che il trasporto verso la studentessa era davvero forte. Ora l'importante era riuscire ad affrontarlo con la giusta maturità.

Appena arrivò in classe evitò di guardare verso il banco di Francesca, non voleva farsi distrarre e doveva tenere alta la concentrazione, aveva messo in chiaro che a scuola dovevano limitare le interazioni da sole ma Brighi aveva pur sempre vent'anni e Asia temeva potesse cedere. D'altro canto in realtà aveva anche paura che qualcuno potesse leggere qualcosa nel suo sguardo.

Le due ore di spiegazione volarono e Asia fu soddisfatta di aver tenuto sempre alta l'attenzione degli studenti, a parte qualche brontolio erano stati diligenti e interessati, le sarebbe dispiaciuto non riuscire a portarli lei all'esame.

"Lunedì prossimo ci sarà la verifica, quindi mi raccomando ripassate per bene gli ultimi argomenti. Buon weekend."

"Finalmente è finita. Voglio sapere tutto, anche i particolari! Non ho capito nulla dal tuo messaggio!" - esordì Lucrezia appena Conforti uscì dalla stanza.

"Ci siamo baciate..." - iniziò Francesca a bassa voce - "Cioè lei mi ha baciata stavolta, le ho letto quelle righe ed è successo, poi si stava tirando indietro e le ho detto di continuare."

Lucrezia sorrise e le accarezzò il braccio, l'amica era passata dallo stare male perché non provava interesse per nessuno ad avere una storiella clandestina con la loro insegnante, tutto in un tempo troppo veloce per i suoi standard.

"Le ho detto che sono innamorata, non so bene se sia vero ma sentivo di dirglielo" - biascicò arrossendo - "Non sono sicura di cosa succederà ora, temo mi allontani..."

"Fra... Sei così dolce e tenera, credo innamorarti della Conforti sia stato folle ma ormai è successo ed è bello vedere quello sguardo." - le disse l'amica - "Lei sostituirà Pisano almeno per altri tre o quattro mesi, se continuate dovete stare attente, wai però che puoi contare su di me. Sembrate Annabelle e Simone"

"Grazie..." - disse inspirando profondamente - "Ma chi sono queste due?"

"Brighi se non ti fai un po' di cultura ti toglieranno il patentino da lesbica, sappilo!" - le disse Lucrezia scandalizzata facendo ridere l'altra - "Vuoi un passaggio all'uscita?"

"No no, tranquilla. Prenderò il bus, così mi schiarisco le idee." - rispose Francesca continuando a ridere - "Ne ho assolutamente bisogno."

***

Francesca alla fine aveva deciso di tornare a casa a piedi, ci avrebbe messo almeno quaranta minuti ma avrebbe avuto tempo di pensare e rilassarsi. In testa aveva Asia e non riusciva a essere lucida, camminare le avrebbe fatto bene, si fermò quando sentì un'automobile fermarsi accanto.

"Brighi non hai freddo?" - chiese Asia abbassando il finestrino - "Dai entra, ti do un passaggio a casa." - aggiunse aprendo la portiera.

"Grazie" - disse Francesca - "No, ho la felpa e sto anche sudando."

"Colpa dell'età" - scherzò Asia - "L'argomento di oggi era chiaro?"

"È sempre colpa della mia età, no?" - replicò la studentessa - "Non proprio ma non parliamo di scuola, per favore."

Asia scoppiò a ridere e si passò una mano sulla fronte, quella ragazzina aveva una capacità innata di mandarla in confusione e farle avere dubbi su tutto, le piaceva la sua spontaneità e il fatto che per certi versi fosse senza filtri.

BiancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora