Capitolo Sedici

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Asia si svegliò con una forte emicrania, detestava quando questo succedeva perché le avrebbe impedito di essere produttiva per tutta la giornata. Si alzò lentamente e si diresse in cucina, necessitava di un caffè senza zucchero per riprendersi.

Aveva le verifiche da preparare e il pranzo domenicale a casa dei genitori, se avesse di nuovo cercato una scusa non l'avrebbero presa bene e non voleva si preoccupasse pensando che stesse ancora male per Ilaria. Al pensiero della sua ex provò un crampo allo stomaco, fastidioso e quasi doloroso.

Preparò la moka poi prese il telefono appoggiato sul tavolo, aveva sei messaggi non letti, quattro di Carla che farneticava sulla sera precedente e di quanto si fosse divertita con le sue studentesse, uno della madre che le ricordava di essere puntuale e l'ultimo di Francesca.

Ieri ho assaggiato un pizzico di normalità. E non credo di volerci rinunciare

Asia sorrise e si sentì avvolgere da una strana sensazione, quella ragazzina non poteva avere meno di vent'anni, sembrava uscita da qualche serie TV, non poteva essere reale. Sospirò e decise di risponderle subito.

Dobbiamo però rispettare l'accordo... È stato bello anche per me, grazie.

***

"Ehi sorellina, sei sveglia?" - disse Federico entrando in camera di Lucrezia.

Quest'ultima boffonchiò coprendosi la testa con il cuscino.

"Sono le undici e per te è tardissimo, sto per uscire ma volevo prima parlarti di una cosa, ieri eri triste e non è da te esagerare con l'alcool. Vuoi parlarne?" - continuò il ragazzo andandole vicino.

"Mi sto facendo dei film mentali su qualcosa che dovrà accadere tra mesi. Ora dedicherò le mie energie solo allo studio." - rispose con la voce impastata.

"Va bene, ricordati che io ci sono sempre. E smettila di flirtare con le donne al Tandem, le lesbiche sono pericolose." - aggiunse lasciandole un bacio sulla fronte.

"Stupido, l'ho fatto inconsciamente e sapevano bene la mia sessualità." - rise Lucrezia alzandosi piano - "Grazie Fede, ti voglio bene."

***

Francesca si era svegliata di buon umore senza un reale motivo, la serata al Tandem le aveva permesso di vivere sia in maniera normale la sua sessualità sia di continuare a capire cosa le provocava Asia. Inoltre stava scoprendo dei lati della sua personalità che ignorava, quando era sola con l'insegnante si sentiva più sicura di sé e trovava una sicurezza e sfacciataggine che non le erano mai appartenute. Però le piaceva e trovava intrigante vedere l'effetto che facevano ad Asia, in quei momenti non sentiva minimamente la differenza d'età o di esperienza.

Mangiò un biscotto e decise di andare a correre, non faceva troppo freddo e aveva tanta energia in corpo e necessitava di scaricarla. Al ritorno sarebbe passata a salutare Lucrezia e vedere se si era ripresa dalla negatività verso Alberto. Magari per farla stare meglio le avrebbe proposto di studiare insieme.

Si cambiò velocemente, salutò Vader e uscì. Aveva preparato una playlist apposita per la corsa, non la usava spesso perché la pigrizia prendeva quasi sempre il sopravvento ma era orgogliosa delle canzoni scelte. E mentre canticchiava un pezzo dei Dio non si accorse di una persona che attraversava la strada e quasi la travolse.

"Oddio scusi, ero distratta." - disse togliendosi le cuffie per poi bloccarsi appena riconobbe l'altra - "Ehi ciao"

"Dovresti smettere di venirmi addosso in questo modo Brighi" - replicò Asia ridendo sistemandosi la giacca - "Sei anche atletica, tante qualità in una persona sola."

BiancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora