Capitolo Ventinove

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Lucrezia batteva nervosamente la matita sul banco, aspettava con ansia Francesca, necessitava di parlarle e non voleva farlo per messaggio. I baci che si era scambiata con Matilde l'avevano confusa in modo ulteriore. Si morse il labbro appena vide quest'ultima entrare accompagnata, come sempre, da Matteo.

Matilde le regalò un sorriso per poi sedersi e darle le spalle e l'amico la guardò dubbioso quando si accorse che Lucrezia la stava ancora fissando.

"Da quando tu e Roveri siete in buoni rapporti?" - le chiese alzando un sopracciglio.

"Non potevo detestarla per sempre, non credi?" - replicò Matilde - "Stasera vieni a studiare da me?"

"Sì, certo" - arrossì il ragazzo - "Senti Mati, da quando sei cambiata a me piaci ancora di più e volevo chiederti se..."

"Matte... A me piaci, davvero, però ho paura che con qualcosa di più si potrebbe rovinare tutto." - disse sentendosi in colpa per la bugia che stava dicendo.

Matteo annuì ma sbuffò, ormai gli stava stretto il ruolo di migliore amico ed era stanco di essere respinto ma allo stesso tempo non voleva perdere Matilde, per lui era troppo importante.

"Ma non è che sei interessata a un altro? Perché preferirei saperlo in quel caso." - le chiese infine.

"Nessun altro Matte, dai ora ripasso un po' ma ne parliamo stasera, va bene?" - la ragazza chiuse l'argomento incapace di continuare e sentendo lo sguardo di Lucrezia addosso che la rendeva ulteriormente instabile.

"Ehi buongiorno" - esclamò Lucrezia appena vide Francesca varcare la soglia tutta trafelata - "Avete dimenticato la sveglia a casa Brighi?"

"Simpatica come una funzione convessa." - rispose l'altra sedendosi è sbadigliando - "Non riuscivo a svegliarmi."

"Adoro l'influenza che Conforti ha su di te" - disse sottovoce in modo adorante - "Comunque ho bisogno di parlarti ma visto che Dettori sta per arrivare vado subito al sodo: ieri ho baciato Matilde." -  l'ultima frase fu a malapena un sussurro.

"Davvero?" - esclamò Francesca a voce alta - "Quando è successo?"

"Fra abbassa la voce" - sibilò Lucrezia quando vide alcuni compagni voltarsi verso di loro - "Ti ho detto ieri, le ho chiesto di vederci al parco e l'ho baciata. Avevo bisogno di capire."

Francesca la fissò incredula, si voltò verso Matilde e poi esortò l'amica a continuare.

"Non ho capito nulla ma credo di essere irrimediabilmente bisessuale." - sentenziò Lucrezia lasciandosi cadere contro lo schienale della sedia - "Ha due labbra morbide, molto morbide."

"E Carla?"

"Le ho confessato tutto ieri sera stesso, lei è così comprensiva..." - sospirò la rossa per poi passarsi una mano tra i capelli - "Mi ha detto che non devo preoccuparmi e che devo seguire il mio cuore o il mio corpo."

"Beh potreste fare una cosa a tre, no?" - scherzò Francesca per far sorridere l'amica.

Lucrezia scoppiò a ridere ma poi sembrò pensarci seriamente per un attimo.

"Credo mi divertirei parecchio." - disse infine - "Ne riparliamo con calma a fine lezione. Non saranno gli ormoni impazziti a distogliermi dagli obiettivi, anche se ha delle gambe da urlo."

"Chi delle due?" - chiese Francesca seria per poi beccarsi uno sguardo torvo da parte dell'altra.

***

Asia stava per aprire la porta di casa quando una voce la chiamò e la fece voltare. Si trovò Ilaria davanti e serrò i pugni, la vista della donna le provocava ancora fastidio e questo la rendeva nervosa, sperava che presto quel sentimento si tramutasse in indifferenza.

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