Capitolo Trentacinque

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Francesca si stava preparando per andare a scuola, sarebbe stato strano non vedere Asia ma allo stesso tempo era eccitata perché la sera sarebbero andate per la prima volta a cena fuori. In realtà erano già uscite insieme al Tandem ma per la giovane quella cena aveva un significato diverso, era un modo per rendere tutto ancora più reale.

Appena arrivò davanti al cancello della scuola una voce la chiamò, una voce familiare ma che non riuscì subito a riconoscere.

"Giacomo!" - esclamò appena si voltò e scorse il viso del ragazzo.

"Ciao Franci, come stai?" - le chiese lui avvicinandosi sorridendo - "È da tanto che non ti vedo in giro."

"Bene, tu?" - replicò Francesca leggermente nervosa - "Io e Lucrezia stiamo uscendo meno, sai per la maturità..."

"Ti andrebbe di uscire qualche volta?" - domandò a bruciapelo - "So che sembra strano detto così dopo tanto tempo che nemmeno parliamo ma nonostante io provi a uscire con altre ragazze le paragono sempre e solo a te."

Francesca arrossì e abbassò la testa, le dispiaceva ferire il giovane, l'aveva già fatto in passato ma sapeva anche che la sincerità era l'unica soluzione.

"Possiamo vederci qualche volta in amicizia Giacomo, i miei sentimenti per te ci sono sempre ma è solo ed esclusivamente amicizia, mi dispiace." - disse cercando di essere il meno dura possibile.

"C'è un'altra persona, vero?" - continuò Giacomo.

"Sì" - ammise Francesca con un leggero sorriso - "Ma anche se non ci fosse stata non avrei mai potuto ricambiarti. Mi dispiace."

Giacomo deglutì e sospirò, non si aspettava nulla di diverso ma almeno non avrebbe avuto nessun rimpianto in futuro.

"Ti auguro il meglio, ciao Franci." - disse infine prima di voltarsi senza dare il tempo alla ragazza di rispondere.

***

"Beh è stato carino comunque a venire sin qua a dichiararsi, certo dopo anni che non vi sentite poteva immaginare tu avessi decisamente voltato pagina" - disse Lucrezia appena l'amica le raccontò l'incontro con Giacomo - "Chissà cosa penserà quando scoprirà che ora sei la fidanzatina dell'ex cognata."

"Se non smetti di fissarla l'intera classe saprà che sei cotta di Matilde." - disse Francesca dandole un colpo al gomito - "Spero che questo non lo venga mai a sapere."

Lucrezia la guardò torva ma distolse lo sguardo dall'altra ragazza, sapeva che Francesca aveva ragione e lei avrebbe già detto a tutti di essere innamorata di Matilde ma quest'ultima si trovava ancora a combattere i suoi demoni interiori, soprattutto dovuti alla sua situazione familiare.

"Ieri ho conosciuto i genitori, niente presentazione ufficiale tranquilla, dubito accadrà presto. È assurdo come in cinque anni in realtà non abbiamo mai capito nulla di Retti, la sua famiglia sembra essere uscita da una serie tv, sono apparentemente perfetti e vogliono questa loro cazzo di perfezione anche per le figlie." - le spiegò Lucrezia con un briciolo di amarezza nella voce - "Hanno già deciso con chi si sposeranno, il lavoro, quanti eredi dovranno avere... Tutto. È così folle."

Francesca l'abbracciò e le diede un bacio sulla fronte, avrebbe voluto esserle d'aiuto e temeva che la paura di Matilde di essere se stessa potesse far del male alla sua migliore amica. 

"Lucre so che non è facile e che dirai a Matilde che aspetterai i suoi tempi, però promettimi che se capisci di soffrire troppo le parlerai. Ok?" 

Lucrezia annuì e riprese a fissare Matilde, in pochissimo tempo si era ritrovata a scoprire aspetti di se stessa che aveva sempre ignorato e a innamorarsi perdutamente di colei che in tanti anni aveva tenuto lontano.

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