Capitolo Trentaquattro

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"Mati se sei a disagio possiamo tornare a casa, ci guardiamo una puntata di Masterchef sul divano." - disse Lucrezia entrando al Tandem, era la loro prima uscita pubblica e aveva timore che l'altra potesse star male.

"No, devo riuscire a superare questo blocco, son con te e sto bene. Davvero." - replicò Matilde prendendole la mano - "Sono nell'unico posto dove vorrei essere in questo momento."

Lucrezia le sorrise dolcemente e cercò con gli occhi un tavolo libero, voleva davvero che la ragazza fosse rilassata, appena si sedette si guardò intorno e poi imprecò a voce bassa appena scorse Francesca in un tavolo davanti.

"Cosa c'è?" - chiese Matilde seguendo lo sguardo della rossa e quando vide la compagna di classe intenta a leggere il menu sorrise e continuò - "Pensavo Francesca sapesse di noi."

"Certo che lo sa, però avrei preferito dirti una cosa in altri modi..." - biascicò Lucrezia - "Se Fra è qua è per un motivo preciso..."

"Beh anche lei è lesbica, no?" - replicò Matilde confusa - "Ti vergogni di farti vedere da lei o... Ti piace?"

Lucrezia alzò un sopracciglio e poi scoppiò a ridere.

"Adoro Fra, davvero tanto. Insieme a mio padre e a mio fratello è la persona più cara che ho. Ma quello che provo per lei non è ciò che sto provando per te. Matilde Retti vuoi smettere di avere dubbi sui miei sentimenti?" - le disse Lucrezia prendendole le mani tra le sue - "Fra è qui perché sta aspettando la persona che frequenta, tu la conosci e fingere di non saperlo mi farebbe sentire in colpa..."

"Oddio sta per caso con Federica? Ho sempre pensato fosse almeno bisessuale!" - esclamò Matilde - "Altrimenti potrebbe essere Carla della 4 A, però la vedrei meglio con Fede."

"Ma secondo te non bastano due lesbiche, una bisessuale e un ragazzo gay nella nostra classe?" - replicò Lucrezia con mezzo sorriso - "Poi dubito Piano sia interessata al prodotto. La persona è... "

"Conforti... " - disse Matilde guardando oltre la spalla della ragazza e poi presa come da un lampo di genio iniziò a collegare tutti i vari pezzi del puzzle - "Certo, come ho fatto a non pensarci prima... Francesca che inizia a studiare matematica, gli sguardi adoranti non potevano essere solo per la materia che odia dalla prima liceo. Beh mica male."

Lucrezia la guardò incredula poi scoppiò a ridere.

"E io che temevo la tua reazione!"

"Cioè non avrei mai pensato che Conforti fosse tipa da stare con una studentessa, l'ho vista sempre molto adulta, anche più dell'età che ha." - continuò Matilde pensierosa - "È iniziata da molto, vero? Ecco perché Francesca non era così triste per il ritorno di Pisano."

Lucrezia si morse il labbro inferiore e sospirò, trovava assurdo aver cercato per mesi di capire sé stessa mentre la risposta era sempre stata di fronte a lei, con un sorriso splendido che la rendeva felice.

" Ti amo." - disse infine alzandosi - "Vieni, facciamo le presentazioni ufficiali."

Matilde deglutì, incapace di replicare qualunque cosa, la spontaneità dell'altra le donava delle sensazioni uniche, quel ti amo detto in modo semplice e diretto era la dichiarazione più bella che avesse mai ricevuto.

"Buonasera" - esordì Lucrezia andando di fronte a Francesca e Asia che trasalirono appena videro anche Matilde accanto alla rossa - "Vi rubo solo un minuto ma vorrei presentarvi la mia fidanzata, Matilde."

Francesca scosse la testa e sorrise, aveva capito che le intenzioni dell'amica e ormai lei e Asia non dovevano più nascondersi. Fu proprio quest'ultima però a parlare appena Lucrezia terminò la frase.

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