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Corinne.
Quella domenica il tempo era particolarmente bello, il sole splendeva alto in cielo ed io mi sentivo davvero in pace, come se nulla potesse ferirmi, per di più mi ero svegliata con John accanto, da un po' di tempo mi domandavo quando ci saremmo baciati per la prima volta.
Col tempo c'erano stati molti momenti in cui ci eravamo ritrovati vicini, con le nostre bocche distanti pochi millimetri ma poi accadeva sempre qualcosa e finivamo per non baciarci.
Ero riuscita ad alzarmi senza svegliare John ed ero andata in cucina a preparare del tè.

"Pensavi di non svegliarmi?" Mi chiese John afferrando la tazza di tè

"Solo perché lavori tanto"

"A questo proposito, abbiamo da fare oggi" mi dispiaceva un po' infondo speravo di poter stare con lui, almeno la domenica.

"Lo capisco, tu e i ragazzi dovete lavorare molto per far restare le cose stabili"

"No, ho da fare con te"

"Dimmi allora, di che si tratta"

"Di Arthur e di sua moglie Linda, non l'hai conosciuta, è una vera palla al piede, ma lui se n'è invaghito. Ha bisogno del tuo aiuto, lei è molto distante ultimamente e lui ha pensato che una giornata del cazzo tutti e sei avrebbe aiutato"

"Sei?"

"Eh si, ha voluto invitare anche Michael e Charlotte, ha pensato che così saresti stata più propensa a venire"

"Pessima mossa, Michael non l'ama non so se verrà e poi perché non me l'ha chiesto lui?"

"Ma che ne so, ha detto che 'non se la sentiva'." John fece una voce lagnosa nel dire quella frase

"Per me sta diventando una fottuta donnicciola, finirà a vendere tè e biscotti col suo vestitino nuovo" continuò

"È solo innamorato"

"Si ma lei dovrebbe accettarlo non farlo sentire uno schifo per quello che è"

"Probabilmente hai ragione, comunque lo aiuto con piacere, ci tengo a lui, ma cosa aveva in mente?"

"Sinceramente non l'ho ascoltato ma puoi chiamarlo te lo dirà."

Mi alzai per prendere il telefono comunicando alla centralinista l'indirizzo da contattare
"Arthur? Ah ciao Linda"
John mi aveva raggiunta

"Cosa dico ora? Vuole sapere chi sono"

"Ok, amore a questo punto in genere si dice il proprio nome"
Amore?

"Da qua" mormorò John

"Linda, è Corinne, vuole parlare con Arthur".

"Per affari sai.. si grazie"

"Ora sei più calma?" Disse dandomi la cornetta

"Arthur sono Corinne, si comunque ti aiuto ma cosa vuoi fare? Oh ok, si a fra poco"

"Viene qui, non vuole dirlo al telefono pensa che lei possa ascoltarlo"

"Qual era il problema al telefono con Linda?"

"Non sapevo come presentarmi chi dovevo dire di essere? La tua fidanzata? La tua amante? Un'amica?"

"La mia fidanzata, per il futuro" disse facendomi l'occhiolino.

"Ciao Corinne, John"

"Hey accomodati Arthur, siediti sul divano" gli sorrisi prendendogli il cappotto

"Parlaci di questo piano" disse John, ci sedemmo vicini e lui aveva il braccio attorno al mio collo.

"Linda è distante, penso che se non intervengo mi lascerà presto"

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