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Hai mai provato il brivido di togliere la vita ad un uomo?

John.
Erano passate alcune settimane da quando Corinne lavorava per noi, aveva legato con tutti soprattutto con Michael erano quasi inseparabili e questo mi causava crisi di gelosia che cercavo di mascherare goffamente quando c'era Esme. Non le avevo più rivolto la parola, non mi era presentato da lei, non l'avevo accompagnava a lavoro e quando lei provava a chiedermi spiegazioni, nei rari momenti in cui erano da soli visto che cercavo di evitarla, non le rispondevo mai, tornando a parlare di lavoro.

"Ma dove diavolo sono quei due" brontolò Arthur

"Certo che è sospetto che manchino proprio Corinne e Michael non trovate?" Chiese Lizzie

"Eccoli" annunciai andando ad aprire la porta.

"Scusate per il ritardo" parlò Michael prendendo il soprabito di Corinne

"Ma cosa avete fatto?" Chiese Arthur ed io ringraziai il cielo che qualcuno avesse chiesto per me

"Stanotte verso le tre, ho sentito un clacson suonare all'impazzata sotto casa mia a quanto pare aveva voglia di uscire, il signor Gray" disse Corinne

"Perché alle tre di notte?" Chiesi

"Perché volevo farle vedere come ci si diverte a Birmingham, abbiamo alzato il gomito e ci siamo svegliati mezz'ora fa sdraiati sul pavimento del suo cesso" Michael rise

"Hai dormito da lei?" Insistetti

"Si cazzo ero sbronzo, è già tanto che non abbiamo investito qualcuno dovreste apprezzare"

"Poi gli ho medicato le ferite, perché era così ubriaco che ha iniziato a picchiare il bancone convinto che lo stesse provocando".
Vederli ridere insieme mi ferì nel profondo

"Abbiamo da fare? O posso stare un po' con Corinne nel suo ufficio?" domandò Michel

"Puoi andare, nel mattino siamo liberi" gli sorrise Arthur.

"Ma che cazzo Arthur" borbottai quando Michael e Corinne si allontanarono

"Non pensare che io non sappia quello che stai combinando con lei, mi ha parlato sai, di come ti stai comportando sei proprio un coglione"
Non risposi ed andai nel mio ufficio.

Corinne.
"Ecco abbiamo sbrigato un po' delle pratiche di oggi" disse Michael accendendosi una sigaretta

"grazie sono contenta che tu abbia avuto tempo per aiutarmi mi hai dato una bella mano" risposi

"quando vuoi Corinne, ma manca ancora una pratica che è nell'ufficio di John"

"No"

"dovrete pur parlare no?"

"no Michael, sono settimane che ci provo perché devo continuare ad essere io?"

"non ti sto chiedendo di provare a fare niente è solo una pratica e comunque ti servirà"

"potrei prenderla oggi pomeriggio, quando uscirete"

"potresti o potresti andarci ora e costringerlo a darti una spiegazione"

"Che non mi darà perché è un idiota"

"Hey se non te la senti non importa" Michael mi abbracciò ed io potei sentire il suo profumo, stretta tra le sue braccia mi sentiva protetta, quello che avevo con Michael era bellissimo, speciale sapevo di poter contare su di lui ed io dal canto mio avrei fatto di tutto per lui.

"Non voglio andarci" eravamo ancora stretti in un abbraccio

"Va bene, puoi recuperare la pratica dopo a proposito ho qualcosa per te, quindi dovrai lasciarmi andare"

𝐌𝐀𝐋𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora