Due settimane dopo la partenza, primi tre mesi.
Michael.
Stare senza di lei proprio come avevo immaginato prima di partire era un fottuto schifo. Mi annoiavo a morte, Tommy mi aveva mandato in America a gestire una delle sue filiali, ero arrivato da solo in due settimane e potevo giurare su Dio che odiavo fottutamente quel posto e che avrei preferito morire che passare un altro secondo lontano da lei.
In più c'era questa ragazza, mi gironzolava sempre intorno ma io avevo sempre la testa fra le nuvole, lei era bionda e in realtà era anche attraente, se non fosse per Corinne sicuramente adesso sarai più preso da lei
" smettila di guardarmi" le dissi, non le avevo mai parlato prima e lo feci proprio a pranzo, perché lei continuava a girare come un idiota intorno al mio tavolo con qualsiasi scusa
" non ti sto guardando, quanto te la credi Cristo" mi rispose ma comunque si fermò al mio tavolo e prese una sedia per sedersi
"Puoi farlo?" Domandai "in questo posto le segretarie si comportano così?" Chiesi
" non sono una segretaria montato del cazzo, sono Gina" disse porgendomi la mano, io glie la strinsi e poi risposi
" Gina chi?" Lei sembrò contemporaneamente sia divertita che infuriata e sospirando mi rispose
"Gina Nelson" io dovetti assumere un'espressione confusa a quell'affermazione perché Gina mi guardò e mi disse
" bingo, sì fate tutti quell'espressione: sono la nipote di quel Nelson il politico" confermò le mie idee
" questo significa che posso far espellere il tuo culo britannico da questa agenzia prima che tu riesca dire beagle" disse " ma per tua fortuna mi sei simpatico" aggiunse poi
" grazie, Gina Nelson anche tu sembri simpatica" risposi
" senti, io con questi cazzoni mi annoio non è che vorresti venire in camera mia?" mi congelai a quella domanda
" perché quella faccia? C'è una ragazza che ti aspetta in Inghilterra con il tuo nome disegnato sul braccio?" Domandò;Ed io quindi ero davanti ad un bivio, non ero come gli altri miei parenti mi ero stancato di leccare le palle a Tommy, avrei potuto gestire io la Shelby company limited e forse la chiave era Gina,ma il prezzo era Corinne oppure dopo quella sera sarebbe tutto finito e io l'avrei tradita inutilmente.
" no, non c'è nessuna ragazza" mentii
" sei sicuro? Ci hai messo quattro ore a rispondere... Basta che non sei sposato non voglio rogne come l'ultima volta" mi domandò ancora ed io pregai Dio che non me lo chiedesse più, non potevo rinnegarla ancora
" no, non sono sposato" il che tecnicamente era la verità
" bene allora... Sbaglio o non mi hai detto come ti chiami?" Disse
"Michael Gray" risposi
"Bene Michael, la mia camera è la prima a destra al secondo piano" disse alzandosi " ti aspetto tra 10 minuti" in quella filiale che fungeva anche da hotel, le persone e praticamente ci vivevano, certo chi era al potere aveva le stanze più grandi e chi invece era solo un piccolo impiegato tornava a casa, aveva solo i pasti gratuiti.
Aspettai un po', poi mi feci coraggio e salii le scale che mi avrebbero portato in camera di Gina, avrei dato tutto me stesso perché questa cosa non si limitasse a una sola sera altrimenti avrei tradito Corinne inutilmente. Sicuramente non l'avrei mai lasciata indietro per sempre, una volta arrivato al potere avrei lasciato Gina e sarei tornato con lei, avevo lo stomaco stretto e sapevo che stavo per fare una delle cose più stupide che io avessi mai fatto, però non avevo alternativa, l'amavo ma sapevo che una vita da marito e moglie non mi sarebbe mai bastata. Io volevo il potere e Gina era il mezzo.

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𝐌𝐀𝐋𝐄
FanfictionCorinne Green incontrerà un uomo che le cambierà la vita; John Shelby la introdurrà in un mondo fatto di droghe, gang criminali e soldi facili. Ma sarà il cugino di John, Michael a farle perdere la testa.Il loro che nascerà come amore infedele,diven...