10

666 19 6
                                    

Corinne.
Quando mi svegliai, perché i primi raggi di sole che si intravedevano dalla finestra mi cadevano sul volto vidi che John dormiva ancora beato, non potevo credere di aver fatto sesso la sera prima e che fosse successo con un uomo sposato, e che faceva quel tipo di lavoro io avevo sempre immaginato la mia prima volta con mio marito e sicuramente più romantica di ieri, ciononostante non ero affatto pentita di quanto successo, quando anche lui aprì gli occhi, la prima cosa che fece fu abbassarmi la vestaglia per controllare lo stato della scritta che aveva realizzato il giorno prima, ghignando nel vederla

"buongiorno" mormorò

"buongiorno, dobbiamo tornare a casa?"

"mh?no perché facciamo un po' i turisti"

"nella città di Michael?"

"ma pensi sempre a lui?" bofonchiò passandosi le mani sulla faccia

"si infatti ieri ho scopato con lui"

"di piuttosto che ti sarebbe piaciuto"
negai con la testa

"a proposito di ieri ora che ci penso non ci siamo dati neanche un bacio, dovremmo rimediare"

"mai stata più d'accordo con qualcosa"

"vieni qui cazzo" mormorò avvicinandomi a lui
mi baciò in modo passionale, mordendomi il labbro inferiore

"non voglio tornare a Birmingham, non oggi" mi disse

"non dobbiamo tornarci per forza oggi ma devi farti una doccia, hai già i vestiti di ieri"

"mhh fattela con me" mi rispose

"no, devi lavarti veramente"

"puoi sempre farlo tu"

"d'accordo oppure non usciremo mai da questa stanza"

"esatto" mi rispose alzandosi

"vieni cazzo" continuò , afferrò l'intimo che aveva buttato a terra il giorno prima e lo gettò
nel caminetto, accendendo il fuoco

"aspetta fammi pisciare prima" mi disse quando arrivai in bagno, togliendosi già il pantalone

"si, io controllo che l'acqua sia calda"

"ora possiamo lavarci" disse,così feci per spogliarmi

"ti piacerebbe, devo farlo io" mi tolse la vestaglia guardandomi

"mi piace la mia opera d'arte te la rifarò" mi disse. Si tolse la camicia ed entrò in doccia con me ,lo lavai delicatamente con le mani ma non posso dire che fece lo stesso il suo tocco era rude quasi maldestro.

"Non è una città così orribile" mi aveva detto

"No infatti, ma non ci vivrei"

"È troppo piccola per pensare di stabilirsi qui"
penso che sia tutto è minuscola..

"John ma quello non è Arthur?" Gli domandai

"Mh? Si! Chissà che cazzo succede"

"Finalmente" disse lui avvicinandosi a noi

"Menomale che questo paesino è piccolo come il buco del culo di Linda o avrei avuto problemi"

"Avrei fatto a meno di questa immagine ma cosa succede?" Chiesi

"È successa una cosa ma tu devi perdonarmi" mi disse prendendomi le mani, vedevo nei tuoi occhi il dolore si vedeva che ci stava molto male

" non sono cattivo" bofonchiò

" non l'ho mai pensato Arthur avanti puoi dirmi tutto"

" È meglio se andiamo a sederci da qualche parte" disse John e così andammo nel primo pub

𝐌𝐀𝐋𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora