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Michael.
Il campanello suonò di nuovo ed io dissi a Charlotte di andare in bagno

"Corinne? Tutto bene?"Porca troia era venuta veramente

"No" mormorò

"Lo so che per te non sono più niente e al 99% mi caccerai via ed io sembrerò una scema ma.."

"Piano piano ma che è successo?"
chiesi ma lei guardò la mia stanza

"Hai qualcuna?"

"Charlotte"

"Posso entrare?" Mi chiese

"Si" la feci accomodare sul divano

"È stato con Esme e ora lei è incinta" pianse

"Non me lo sarei mai aspettato da lui" poi Charlotte uscì dal bagno

"Scusami dobbiamo rimandare" dissi a Charlotte e vidi che Corinne mi sorrideva sicuramente sentiva il bisogno di essere scelta dopo quello che aveva fatto lui

"Va bene" disse andandosene

"Grazie per non avermi cacciata" mi disse

"Non sono mica un mostro insensibile" si rilassò perché si tolse le scarpe che le facevamo male e stese i piedi sul divano ancora in preda alle lacrime

"E va bene vieni qui" le sorrisi facendo poggiare delicatamente la sua testa sulle mie gambe massaggiandole la testa

"Nessuno mi ama, tu hai smesso di farlo e John che mi tradisce" mormorò

"È solo un idiota"

"Guarda ti do la vestaglia perché tu da qui non ti muovi" mi alzai dandole la mia vestaglia da notte

"Sei gentile" quello che fece dopo mi sbalordì a dir poco, afferrò la vestaglia posandola sul divano per poi guardarmi mentre si sbottonava la camicetta
e così appena se la tolse vidi che aveva comprato di nuovo l'intimo come glie lo avevo regalato io, probabilmente non sapeva come fare perché lo vedessi

"Scusa mi dimentico che non siamo più come
prima e poi Charlotte non avrei dovuto" probabilmente era sincera perché divenne rossissima dalla vergogna

"Non ti ho fermato" le feci notare

"Il resto lo faccio in bagno oddio sono ancora in reggiseno" risi e lei andò in bagno a cambiarsi

"Ho fatto" mi disse mentre io ero sul divano a bere

"Siccome sono stata tradita mi devi un favore"

"Che ti serve?"

"Dormi con me" face il labbruccio ed era veramente bellissima

"Non lo so"

"Eddai Michael" mi prese il viso tra le mani per costringermi a guardarla dopo qualche istante ridemmo insieme

"Ti accontento dai"

Andammo a letto ed io le stavo leggendo un libro per farla smettere di piangere

"Ti posso chiedere una cosa" mi interruppi chiudendo il libro

"Dimmi" mi rispose

"Sei qui solo perché lui ha sbagliato? Altrimenti io non esisterei ancora per te?"

"No, non penso mi sei mancato Michael sarei venuta comunque" concluse

"Lo sperò perché è fottutamente ridicolo per me"

"Ho bisogno di te Michael come tu ne hai di me"

"Non sai quanto" le dissi e lei poggiò la testa sul mio petto, la nostra ritrovata vicinanza, sentire i suoi seni premere sul mio petto mi fecero diventare duro, mi accorsi che si vedeva e mi coprii col lenzuolo, anche lei posò lo sguardo sulla mia erezione e poi guardo me senza avere il tempo di razionalizzare la sua mano si infilò furtiva sotto le coperte e poi nel mie mutande.
Cristo mi stava segando..non potevo crederci

𝐌𝐀𝐋𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora