Luce soffusa

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La puttana più costosa di Mosca

-Capitolo 16-

<Voin giuro che questa è la volta buona che ti ammazzo!>

<ma dai Masha ci tenevo a presentarti a Boian, ci ho messo tanto tempo a entrare nelle sue grazie>

<secondo me invece ti sei fatto scopare tante di quelle volte per entrare nelle sue grazie, avanti Voin me lo dovrai pur dire come hai fatto ad entrare in confidenza con quel tipo! Chi ti ha presentato a lui? Cosa hai fatto per avvicinarti a lui? Come hai fatto? Dove l'hai incontrato? Quanto tempo fa l'hai incontrato e perché lui e non un altro?!>

Voin fermandosi e mettendo una mano sulla spalla dell'amica disse chiudendo gli occhi <hey hey hey troppe domande in meno di un minuto tesoro, che ne dici di parlarne quando ti riaccompagno al bordello?>

<basta che poi rispondi davvero e non continui a deviare il discorso!>

L'amico sorrise e la riaccompagnò nel salone dove avevano cenato.

Prima di rientrare Voin si piegò e alzando il vestito della accompagnatrice gli rimise le scarpe facendo attenzione a non farle male e Masha per non perdere l'equilibrio appoggiò le mani sulle spalle dell'ex collega.

Dopo aver finito la donna arrivava al mento dell'uomo alto.

<bene cara, va bene se ti riaccompagno al bordello a mezzanotte e mezza?>

Masha cercando un orologio per vedere che ore erano notò che si erano fatte le 11:37.

Pensando che di certo avrebbero tardato per salutare gli ultimi o di certo Kenny e Voin si sarebbero messi a parlare dei bei vecchi tempi.

Sospirò capendo che sarebbe arrivata a casa davvero tardi.

<va bene basta che poi non mi pianti in asso quando il mio cliente se né andato>

Voin aprendo la porta del salone le disse ridendo <di certo Ryurik non si tirerà indietro>

Masha sorrise e ritornò al suo tavolo, e fu felice di vedere il signor Kozlov conversare allegramente con la coppia Don.

La cena era finita, non ci furono più sorprese da parte di Voin e per piacere di Masha il padrone di casa non si era fatto vedere.

Tutti si stavano avviando fuori dalla villa e il signor Kozlov rivolgendosi alla sua accompagnatrice disse con voce un po' brilla per i bicchieri di vino che aveva bevuto.

<andiamo?>

Masha massaggiandosi un po' il collo disse <vado vai col signor Nemiroff, se hai paura di andare da solo per via degli uomini di sicurezza ti accompagno alla macchina> e gli rivolse un sorriso che fece ridere Kozlov che con piacere accettò la proposta.

Arrivarono davanti all'auto e Kozlov al posto del guidatore disse sorridendo   <bene devo dire che ero molto nervoso ma la serata alla fine è anche stata piacevole>

Masha alzando le sopracciglia disse <allora sei più che soddisfatto del mio lavoro?>

<certo che si! Guarda quanti biglietti da visita che ho avuto stasera!> e dalla tasca della sua giacca tirò fuori un ventaglio di piccoli biglietti da visita uno diverso dall'altro.

Masha affacciandosi al finestrino dell'auto disse con voce provocante <allora aspetto la mia paga signor Kozlov> e lasciando il cliente realizzare che aveva perso la scommessa se ne andò con un bel sorrisetto soddisfatto in volto.

La donna rifacendo la stessa strada che aveva percorso all'inizio ritornò alla sala dove aveva cenato ma fu sorpresa dalla velocità allucinante con cui i camerieri e lo staff per pulire ci avessero messo a sgombrare la sala!

<accipicchia> sussurrò la donna ma neanche il tempo di finire di realizzare la cosa fu intercettata dallo stesso cameriere che l'aveva accolta nella villa <signorina Golubev il signor Nemiroff mi ha chiesto se la potevo accompagnare in una stanza più appartata per aspettarlo, stia tranquilla ci metterà poco a finire i convenevoli>

Masha acconsentì e l'anziano uomo la lasciò in una sala molto graziosa che si affacciava ad un lato del giardino che non avevano lasciato libero per il rinfresco di qualche ora fa.

Questo giardino era pieno di verde e di statue greche-romane che decoravano la bellissima fontana.

<adesso escono anche da lì le gemme> disse tra sé e sé sorridendo.

C'erano delle poltroncine molto comode alla vista e Masha ci si sedette sopra e sospirò "così comode che mi ci potrei anche addormentare" pensò mettendosi più a suo agio sulla poltrona.

La stanza era illuminata dalle piccole lampade che emanavano una luce soffusa, le poltrone si affacciavano sulla finestra a bussola che mostrava il giardino e come sempre le decorazioni in quella stanza non mancavano ma con quella illuminazione si notavano di meno.

Proprio quando Masha stava per chiudere gli occhi per riposarli sentì il rumore della porta aprirsi e voltandosi si aspettò di sentire una scusa dal suo ex collega per via del ritardo ma poté notare che era invece il proprietario di casa.

<signorina Golubev come mai qui?> chiese con torno duro e con un filo di sospetto.

La accompagnatrice con il fastidio dentro il cuore disse con tono deciso <il signor Nemiroff mi ha detto di aspettarlo qui, si era proposto di accompagnarmi indietro ma a quanto vedo è ancora occupato>

E cercando di nascondere la leggera tensione che aveva si rivolse al giardino e disse <comunque complimenti ogni angolo di questa villa è piena di meraviglie>

Doronin avvicinandosi alla donna disse mettendo una mano sullo schienale della poltrona dove era seduta l'accompagnatrice <merito di mio padre, mi ha semplicemente lasciato ciò che era suo e poi io ho aggiunto solo un po' di cose>

Masha sentendo la sua presenza dietro di lei strinse i denti, aveva paura che fosse l'uomo che sospettava di essere.

<beh allora suo padre aveva buon gusto... è forse passato a miglior vita?>

<già> disse apatico l'uomo.

<condoglianze> aggiunse Masha e lui con un sorriso freddo disse <lo sa vero che Voin non la accompagnerà>

Masha sentendo quella voce fredda disse rivolgendosi al lui <si vede che non vuole rispondere alle mie domande...> alzandosi e mettendosi a posto il vestito disse guardando dritta negli occhi del padrone di casa con un sorriso <Mi farò accompagnare da qualche d'un'altro> e lo sorpassò andando verso la porta ma fu richiamata dalla voce gelida di Boian.

<tutti gli invitati sono andati via, sarà difficile trovare qualcuno che le dia un passaggio...>

La bella donna mettendo le braccia incrociate disse <allora si che è un bel pasticcio, e pensare che aveva persino detto a Voin di non farmi scherzi simili>

L'uomo stava per aprire bocca quando Masha con un sorrisetto furbo disse <signor Doronin mi potrebbe dare le chiavi dell'auto di Nemiroff? Dopotutto io e lui siamo amici non se la prenderà se gli prendo in prestito l'auto>

Boian con occhi freddi disse <perché no, dopotutto si era proposto di accompagnarla, venga con me>

E i due uscirono da quella saletta molto accogliente.

La puttana più costosa di MoscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora