Tre giorni morti

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La puttana più costosa di Mosca

-Capitolo 86-


<Masha!>

La donna aprì gli occhi e si alzò lentamente, cosa era successo?

<amore come stai?>

L'accompagnatrice si girò e vide che c'erano sia Kenny che Mellow, si massaggiò il capo e chiese <cosa è successo? Perché sono su un lettino di ospedale?>

Mellow mettendosi vicino alla sua amata disse <sei svenuta dalla stanchezza, non ti ricordi poi di cosa è successo?>

La donna debolmente si mise a pensare, cosa era successo?

I ricordi poi le arrivarono come una gettata di acqua fredda, aveva perso il suo Sasha ecco cosa era successo!

Si mise una mano davanti agli occhi e disse <ricordo, purtroppo>

Respirò profondamente per cercare di non piangere di nuovo e disse <dov'è il corpo?>

Mellow accarezzandole il braccio disse <l'hanno portato via, gli hanno fatto una bara e l'hanno sotterrato>

<tutto in una notte?> chiese con voce roca la donna.

Kenny prendendo la mano della sua collega disse <no Masha, sono passati tre gironi>

Masha strinse la radice dei suoi capelli con la mano, che razza di madre era, non era stata accanto al suo bambino nel momento del bisogno e non si era nemmeno presentata al funerale?

Gli scesero delle lacrime e Mellow si affrettò ad asciugargliele, dovevano andarsene dalla Russa, più tempo passava e più domande Masha avrebbe iniziato a fare.

<non piangere più Masha, cerca di non pensarci troppo>

La donna irritata da quello che gli aveva detto l'amante voltò il viso dall'altra parte non permettendogli più di asciugarle le lacrime.

Kenny invece tenendogli sempre la mano disse <credo che sia meglio che ti riposi Masha, vuoi un bicchier d'acqua?>

L'accompagnatrice fece cenno di si e sdraiandosi nel letto dell'ospedale aspettò che l'amico gli portasse dell'acqua.

Mellow si sedette accanto a lei e baciandole la mano aspettò che le lacrime passassero.

Era tutto un lavoro di pazienza, Masha era ancora debole e facile da manipolare, avrebbe fatto dire dalle sue stesse labbra che voleva andare via con lui, ce l'avrebbe fatta senza alcun dubbio.

Masha si asciugò le lacrime con la manica della camicia che davano ai pazienti di quell'ospedale e cercò di fare dei grandi respiri per smetterla di piangere.

<Masha!> la coppia che era dentro la stanza si girò verso la porta e videro un Ryurik pallido.

Si avvicinò subito alla donna ignorando lo sguardo minaccioso che gli rivolgeva l'americano e disse subito <Masha come stai!?>

La donna fece solo un cenno vago e l'uomo che amava vestirsi di rosso le fece una carezza alla guancia.

<cosa hai in mente di fare Masha...?>

La donna stava per rispondere quando Mellow infastidito da quella vicinanza disse <hey la smetti di assillarla! Si è appena svegliata falla riposare!>

Ryurik sorridendo minaccioso disse col suo russo duro <ma sentilo, sarei io quello che l'assilla? Non tu che hai passato giorno e notte al suo fianco? Quasi quasi non lasciavi avvicinare nemmeno il dottore!>

Iniziarono a litigare ma a Masha non interessava, chiuse gli occhi per riposarli e poi guardando i bei capelli color miele di Mellow ripensò a Marcello...

Aveva perso il bigliettino che gli aveva dato Iliodor dove c'era il numero di telefono del suo "fidanzato" ora si che l'aveva perso per sempre ...

Sorrise, era da molto tempo che non pensava a Marcello, era un ragazzo d'oro, un principe azzurro, peccato che non fosse venuta a salvarla...

Sentì la voce di Kenny che cacciava entrambi gli uomini e aprendo gli occhi se lo trovò accanto con un bicchiere d'acqua.

Gli fece un sorriso di ringraziamento e bevve tutto d'un sorso l'acqua.

<avevi proprio sete!> disse Kenny sorridendole e Masha alzò le spalle.

Fu inevitabile ripensare al suo bambino e curvandosi su se stessa chiese <il funerale... com'è stato? Chi c'era?>

Kenny sospirò e disse <praticamente nessuno solo io, Mellow e Ryu...>

<e i miei vicini? Non li avete avvistati?>

Kenny prendendo il bicchiere vuoto di Masha disse <ha fatto tutto Mellow, ha fatto di fretta e non ha voluto avvisare nessuno, continuava a dire che se avessimo sparso la voce tutti avrebbero iniziato a fare domande e ti avrebbero fatto sentire peggio...>

Masha era ancora molto stanca e non sapeva bene cosa era meglio fare, voleva scappare da quella realtà, da una realtà dove il suo bambino non c'era.

<cosa devo fare Kenny?>

Il proprietario del bordello stringendo il bicchiere vuoto disse <andare avanti, come hai sempre fatto... se rimanere in questa città è troppo difficile allora inizia una nuova vita da un'altra parte, ci penserò io a trovare Polina e Aston e quando li avrò trovati ti chiamerò!>

La donna ringraziò il cielo di aver trovato un amico in quella grande città e gli sorrise grata, e nel mentre delle piccole lacrime caddero.

Kenny le diede un bacio sulla guancia e se ne andò dalla stanza dato che voleva far riposare Masha.

Andarsene da Mosca... eppure era ormai lì da dieci anni, era davvero in grado di andarsene?

Si rimboccò le coperte e sprofondò nel grande cuscino che le avevano dato, vide poi i suoi lunghi capelli castani e toccandosi si rese conto di quanto fossero morbidi, poi le venne una curiosità.

Si toccò la cute e in certe parti sentì il capo irregolare e si ricordò di cosa gli aveva fatto l'uomo che l'aveva comprata.

Morto per un infarto, sospirò per non ridere, avrebbe tanto voluto augurargli lo stesso inferno che anche aveva riservato a loro, ma purtroppo neanche quel desiderio si era avverato.

Chiuse gli occhi e dormì.

La puttana più costosa di MoscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora