Piccolo detective!

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La puttana più costosa di Mosca

-Capitolo 27-

Il piccolo Sasha era sul divano della sua casa con Artù in braccio.

Ormai era l'una meno venti e Masha non era ancora tornata.

<uffa aveva detto che tornava prima di mezzanotte> disse arrabbiato il bambino.

La vera natura del bambino si vedeva quando Masha non era nei dintorni!

Il piccolo Sasha voleva soltanto lei e se doveva passare tempo con qualche d'un'altro non era più quel bambino sempre allegro e sorridente.

Per questo di pomeriggio dormiva invece che passare un po' di tempo con i suoi vicini, così non era assonnato quando la donna tornava e poteva passarci più tempo possibile, in compagnia di altri non era maleducato... solo poco interessato.

Aveva sempre una faccia annoiata e invece che passare del tempo con i bambini della sua età preferiva giocare con Artù, leggere dei libri (Masha non sapeva che sapeva già leggere alla sua età) oppure prendersi cura di Diana.

Quello della piccola ultima arrivata nella famiglia dei vicini era una nuovo passatempo, e beh i genitori dei bambini non potevano che essere più felici così avevano un po' di tempo per loro.

Insomma il nostro Sasha era un bambino molto maturo rispetto agli altri e  sapeva come giravano le cose al mondo.

E proprio per questo prese un bigliettino sotto il suo letto dove c'era scritto un numero di telefono e andò in salotto dove c'era il telefono fisso e iniziò a premere i pulsanti. 

<<pronto qui e la villa Filatov, chi parla?>>

Il bambino con le ciglia aggrottate disse <sono Sasha ho bisogno di Ryu>

<<oh signorino Sasha era da un po' che non chiamava, prego attenda un attimo>>

Il bambino si sedette a terra ad aspettare e nel mentre gli si avvicinò Artù per farsi fare un po' di coccole.

<<Sasha piccola peste cosa mi chiami a fare a quest'ora!? Per colpa tua adesso tutti credono che quando chiami tu sia di vitale importanza e credono di essere giustificati per interrompermi in ogni situazione!>>

Il bambino sbuffando dalla noia disse <la Masha non è tornata stasera! è da te?>

<<no, ci dovevamo sentire per combinare qualcosa questo weekend senza di te>>

<uffa va bene ciao>

<<hey aspetta->> il bambino chiuse in faccia il telefono a Ryurik e guardando Artù disse <uffa ma dove è Masha???>

Il gatto vedendo gli occhi blu mare tristi del suo padroncino gli sbattè la coda in faccia e andò nella camera della donna. Sasha grattandosi un po' la faccia per via del prurito seguì il suo fedele amico.

<hai trovato qualcosa Artù?>

Il gatto sempre con movenze eleganti andò dentro un cassetto semiaperto e con le sue unghie malefiche grattò il portagioie di lusso per attirare l'attenzione del bambino.

<cosa c'è Artù? Lo sai che la Masha si arrabbia poi!> ma lasciò stare il broncio e controllò subito all'interno della scatolina.

C'era una collana di diamanti magnifica!

Quasi come un collare ricoperto di quelle piccole ma luminose pietre e la struttura della collana era fatta in oro bianco.

Il bambino poté sentire che era molto pesante e di certo non una cosa comoda da indossare ogni giorno.

<che bella!> esclamò Sasha con gli occhi che rispecchiavano la luminosità di quella collana.

Il gatto però miagolò per attirare l'attenzione su di lui e sempre con quelle zampette fece svolazzare fuori dal cassetto un altro pezzettino di carta che era sotto quel portagioie ormai graffiato.

Sasha tenendo sempre con una mano la bellissima collana prese con l'altra il bigliettino e vide che c'erano lettere diverse dall'alfabeto cirillico.

Il bambino vide comunque i numeri che sembravano quelli per chiamare qualcuno, decise così di provare!

Andò in salotto, prese la cornetta del telefono fisso e un po' titubante compose il numero.

Aspettò un paio di secondi e poi sentì che il tuuu tuuu del telefono smise e al posto di quello sentì una voce maschile adulta che però parlava in un'altra lingua.

<emmm lei sa dove è la mia Masha?>

<< chi sjetri?>>

Sasha provò a richiederglielo ma non capiva un h di quello che diceva dall'altra parte se non per rare parole.

Gli vennero le lacrime agli occhi e attaccò il telefono e si sdraiò a terra.

<MASHAAAAAAA AAAAAAAHHH DOVE SEI AAAAAAAAAAAH!>

E come se fosse stato richiamato da quel pianto la porta dell'appartamento si aprì e comparve Kenny.

Con aria allegra disse al bambino <zio Kenny e qui per teeee!>

Poi lo vide per terra piangere con un foglietto davanti a lui e con una collana che sarà costata almeno 10000000 euro.

<ma che voleva fare scappare di casa?> si chiese tra sé e sé Kenny che lo prese in braccio e lo portò via dalla casa.

La puttana più costosa di MoscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora