Proprio ciò che non volevo

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La puttana più costosa di Mosca

-Capitolo 25-

Masha era andata fuori dalla sala con la sua pochette, sperava davvero che quegli uomini avessero portato via Boian, di certo la sua serata sarebbe migliorata.

Mentre passava nel corridoio ampio per raggiungere il bagno aveva sempre una brutta sensazione, come quella di essere osservata.

"Che diamine succede" pensò nervosamente Masha.

Aveva chiesto ad un cameriere dove potesse trovare i bagni e gli aveva indicato verso la fine del corridoio, quindi cosa ci poteva essere di così strano mentre passava da quella parte?

Passò davanti a una porta ma per una brutta coincidenza volle controllare se dentro la sua borsetta ci fosse tutto il necessario per rifarsi il trucco in bagno.

Appena aperta la pochette si sentì afferrare e catapultare a terra!

Le ci vollero dei secondi che riuscì a scandire bene per capire cosa era successo.

Delle mani grandi e potenti, una presenza molto pesante sopra di lei e una sensazione di fastidio nella parte superiore sinistra della testa.

Sentì anche il rumore metallico e sorrise, ora aveva il quadro completo della situazione.

<per cosa sorridi?> chiese una voce dura molto vicino alla sua testa e Masha sforzando l'occhio vide un uomo che con l'abbigliamento che aveva sembrava un militare.

<sorrido perché non ho mia visto un cogline simile aggredire una donna per aver controllato la sua pochette>

Sentì la presa delle mani dell'uomo farsi più forti e dato che la faccia era ancora schiacciata a terra poté solo vedere le scarpe di altri uomini.

<nome e cognome!> ordinò l'aggressore.

Masha rise, non le facevano paura quelle situazioni perché lei era andata nelle viscere più sporche e ignobili di quella terra e ne era tornata.

Si sentì prendere per i capelli e spingere la testa sul terreno proprio nel punto in cui sentiva fastidio e disse <che uomo suscettibile, Masha Golubev, e se volevi sapere il motivo per cui passavo di qua era per andare al bagno ma mi sa che grazie a te dovrò andare al pronto soccorso>

Notò il movimenti di alcune scarpe avvicinarsi a lei per poi farsi strappare la pochette per controllare il contenuto.

Vedendo che non c'era nulla di sospettoso l'uomo che era sopra di lei la tirò su di forza e le bloccò un braccio lasciando l'altro per un suo collega.

Masha sorridendo potè vedere il viso del suo aggressore e disse <e ora cosa vogliamo fare caro?>

L'uomo era proprio la rappresentazione tipica di un militare, molto probabilmente un ex-militare dato che non si sapeva spiegare la presenza dell'esercito per una cena di beneficenza.

L'aggressione non rispose e si limitò ad entrare insieme a lei nella porta in cui si era sfortunatamente fermata e all'interno vide Doronin e Voin parlare con una persona che di certo era in guai grossi.

Tutti e due gli uomini si sorpresero della presenza dell'accompagnatrice e subito Voin disse <cosa le avete fatto idioti?!>

Masha sentì liberarsi le braccia all'istante dai due uomini e muovendo lentamente la testa vide del sangue sul suo vestito.

Voin stava per urlare ancora contro i due uomini quando la donna rivolgendosi verso un altro uomo che aveva la sua pochette gli ordinò di ridargliela e l'uomo vedendo la faccia dei due superiori non esitò a darla.

Masha frugò dentro la sua pochette e trovò il suo specchietto, lo aprì e vide che era rotto ma a parte questo controllò il suo volto e vide del sangue partire dal suo sopracciglio sinistro.

Tutti gli uomini vedendo come se la prendeva comoda aspettarono la sua reazione, dopotutto chi aveva mai visto una donna sanguinare fare con tutta calma senza urlare o piangere?

Voin si avvicinò lentamente dalla sua amica e cercando di aprire bocce ma fu interrotta da Masha che rivolgendosi a Doronin disse <data la situazione la scelta migliore e andare via dalla festa, dopotutto vedo anche lei è occupato con ben altro giusto?>

Boian con volto sempre composto ma sorpreso per il comportamento così calmo della donna fece cenno di si.

Masha poi guardò l'uomo che l'aveva aggredita e fece una cosa che nessuno si sarebbe mai immaginato di vedere.

La donna prese la sua pochette che era molto robusta, con degli angoli pericolosi, e colpì l'uomo prendendolo di sprovvisto e facendolo persino cadere a terra.

Tutti gli altri uomini che sorvegliavano l'aria si allarmarono ma vedendo lo sguardo freddo e imperdonabile di Doronin non fecero niente.

Voin impallidì per l'azione inaspettata del ex collega e Masha sorridendo disse all'uomo a terra indicando il sopracciglio <direi che siamo pari ora> si rivolse verso Boian e disse <mi aspetto un risarcimento, io col mio volto ci lavoro e per un po' non potrò farlo>

Prese poi il fazzoletto di Voin dal suo taschino e invece che tamponarsi la ferita per fermare un minimo il sangue pulì la sua pochette e disse minacciosa verso il sottoposto di Doronin mettendogli il fazzoletto sporco nella sua tasca <ti conviene accompagnarmi se non vuoi che prenda le tue chiavi dell'auto e le dia a Kenny>

Voin con la bocca aperta cercando di dire qualcosa poi la richiuse e fece solo cenno col capo.

Masha fece un cenno invece a Boian per salutarlo e i due uscirono sotto gli occhi increduli degli uomini di sicurezza.

La donna aspettò fuori il compagno che gli prendesse la sua giacca e con uno suo fazzoletto nascose il lato ferito del suo volto.

<che serata di merda! Proprio ciò che non volevo che succedesse!>

La puttana più costosa di MoscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora