Donna pericolosa

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La puttana più costosa di Mosca

-Capitolo 64-


Masha aveva ripreso il suo solito corso della giornata senza intoppi e cercando di non pensare ai problemi che aveva avuto in quei due giorni.

Quella sera sarebbe andata ad una festa fatta dai signori Don, coppia che amava molto l'arte in ogni suo genere.

Per quella sera era l'accompagnatrice di  Akim che di certo avrebbe cercato o di comprare qualche pezzo raro della collezione della coppia o vendergli le ultime novità che gli erano arrivate di recente.

Si stava preparando, avrebbe indossato un vestito blu scuro con dei guanti che le avrebbero coperto quasi fino all'ascella.

Non le piacevano molto quei guanti ma Akim gli aveva esplicitamente chiesto di indossarli così quando si sarebbero visti avrebbe potuto mettergli dei braccialetti che risaltano sui guanti scuri.

Sasha dalla porta della camera della donna la guardava.

Era sempre un misto di fastidio ma anche di fascino.

Fastidio perché aveva capito che quando si conciava in quel modo se ne andava ad accompagnare gli uomini a casa dato che avevano paura ad andarci da soli.

Era così che gli aveva detto Masha quando il bambino gli aveva chiesto che lavoro faceva, e dopo aver visto cosa aveva fatto con i rapitori ormai era sicuro che la sua Masha era un cavaliere della tavola rotonda che difendeva chi ne aveva bisogno.

Dall'altra era affascinato dato che poi diventava sempre bellissima con ogni volta vestiti diversi, insomma non si poteva andare a combattere i cattivi senza vestirsi bene.

Però notava sempre che la sua Masha se si guardava negli occhi poi si incantava, veniva come rapita da qualche cosa che non le lasciava via di scampo, ed era in quei momenti che il bambino le strattonava il braccio per farsi dare un po' di attenzioni.

<Oh Sasha!> esclamò la donna sorpresa dal bambino che la guardava interamente e sorridendogli poi gli disse < io vado, fai il bravo stasera, starai con la signora Magomedov>

Il bambino fece cenno di sì, gli piaceva stare con quella nonnina, gli dava tante caramelle e poi si mettevano a giocare a carte.

La donna gli sorrise e gli scoccò un bacio sulla guancia lasciando il segno del rossetto.

Come avrebbe mai potuto lasciare Sasha per fare l'amante di Mellow?

E poi non voleva finire ad essere la moglie che viene sfoderata solo ad eventi o feste, non avrebbe avuto la stessa indipendenza di quelle che aveva ora.

Masha non sapeva l'inglese, e non sapeva nulla della cultura Americana.

Aveva già impiegato tantissimi mesi a capire come girassero le cose a Mosca dopo quel periodo iniziale orrendo, non aveva né la voglia né la pazienza di mettersi li a studiare!

<bene Sasha allora buona notte>

<buona notte Masha> e correndo verso il tavolino che usava Masha per truccarsi si mise disordinatamente il rossetto sulle labbra e correndo verso l'accompagnatrice gli diede un bacio lasciando il segno.

La donna spalancò gli occhi e guardò male il bambino, andò subito davanti allo specchio e si vide la guancia rossa.

<SASHA!>

Il bambino rise e scappò via con Artù dalla signora Magomedov, che era proprio nell'appartamento accanto al loro.

<che monello! Aveva ragione allora Ryurik a dire che lo era!> con pazienza si tolse tutto quel rosso e poi sistemandosi andò nella sua auto che prontamente il giorno dopo gli avevano fatto trovare i fratelli Ushansky.

La puttana più costosa di MoscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora