Le parole di Alastair gli rimbombavano nelle orecchie. Sapeva che lui era ubriaco ma era come se non lo avesse mai visto più nudo di così. Vederlo ridere a quel modo, come se non contasse più nulla al di fuori di loro due, era stato magnifico. L' aveva trasportato in una danza, reale e metaforica, che alleggeriva il suo corpo e lo faceva volare ed era come tra le nuvole. Ma alla fine era tornato alla realtà. La paura si era impossessato di lui, lo aveva congelato. I momenti da sogno non potevano durare per sempre, ad un certo punto ti dovevi svegliare. Se qualcuno glia avesse visti sarebbe stata la fine. Ma ad Al non sembrava importasse. Era così arrabbiato, furioso e stupido. Era così vero che si innamorò un'altra volta di lui. Voleva con tutto il cuore che urlasse hai quattro venti quello che provava. Lo voleva perché erano le stesse cose che lui stesso sentiva. Però non erano nel paese delle meraviglie. Nel mondo reale non si ha sempre quello che si vuole e non importa quanto lo si voglia. Quindi adesso doveva fermarlo. Proteggerlo da qualcosa di cui si sarebbe pentito.
Poi era salito sul muro. si era appeso all'inferriata e aveva urlato al mondo quanto fosse ingiusto. Era così bello. Non lo aveva mai visto più bello che in quel momento. Non sapeva se era per via delle settimane di lontananza oppure perché sembrasse un angelo vendicatore pronto a dar fuoco al mondo. I capelli al vento, spettinati e umidi per via della pozzanghera in cui aveva dormito. I vestiti stropicciati che aderivano al corpo tonico. Ed il viso. Quel magnifico volto scolpito dagli dei. La luce che gli illuminava i lineamenti sottili, ora incurvati in un ghigno arrabbiato ma comunque meraviglioso. Ma Thom sapeva che non era tutto questo a fargli pensare che era assolutamente mozza fiato. In quel momento era bellissimo perché ogni corazza era caduta. Ogni paura e ansia erano sparite lasciando così in superfice l'Alastair arrabbiato con il mondo perché nessuno gli aveva mai dato il permesso di essere quel che era. Non era potuto essere un bambino perché suo padre gli aveva rubato quella possibilità. Non era potuto essere un ragazzo perché era stato costretto a diventare uno dei mostri di cui aveva paura. Infine non poteva essere un uomo perché non gli era permesso amare. Che diavolo Alastair Carstairs! Si disse. Quel ragazzo viveva le emozioni come dentro un amplificatore, eppure aveva fin da subito imparato a soffocarle. Le chiudeva in un cantino e girava la chiave cinque o sei volte. Thomas non poteva sopportare tutto questo. Aveva il cuore colmo di amore e di tristezza. Perché non poteva esistere un mondo dove Alastair Carstairs potesse essere Alastair Carstairs? Non aveva senso tutto questo. Se non esisteva un posto del genere allora lo avrebbe creato lui stesso. Alastair non sarebbe mai più stato leggero come lo era adesso, ne era consapevole. Almeno non nel mondo in cui vivevano. Qui Al non avrebbe mai potuto respirare a pieno. Era un campione d'apnea e un giorno sapeva sarebbe scoppiato. Thom sperava solo di essere vicino a lui quando sarebbe successo, così da rimettere insieme i pezzi.
"Thomas Lightwodd, dimmi, perché se penso tutto queste cose allora non posso urlarle? " gli fece con gli occhi lucidi, un sorriso triste e la voce spezzata. Quelle parole erano state una pugnalata. E facevano così male perché una risposta c'era purtroppo. Ma Thom non l'avrebbe detta, non adesso almeno.
"Io voglio che lo sappiano tutti quanto sei magnifico, piccolo mio" gli sorrise. A quel punto era in pezzi. La dolcezza delle sue parole, quel piccolo mio, messo poi in contrasto con la realtà. Perché tutti dicevano che l'amore era una cosa bella? L' amore faceva schifo. Faceva schifo e per questo era così meraviglioso. Se ne era accorto nei momenti di separazioni, in quelli di paura e in quelli di rabbia. Quei momenti erano preziosi perché ti facevano comprendere quanto fosse bello quello che provavi. E non era tanto lo stare insieme all' altro e i bei momenti, quelli erano fantastici certo, ma non era neanche quello. L' amore era quando Alastair non lo ricambiava anzi, non lo vedeva neppure. L' amore era nei momenti in cui lo rifiutava. Era anche negli istanti in cui lo odiava. Si perché ormai lo aveva capito, l'amore era più di un rapporto tra due persone. Era quella sensazione che ti faceva comprendere che non importava più cosa tu facessi o dicessi, perché ormai l'unica cosa che contava era che lui stesse bene. Ma lui non era mai stato bene. Almeno mai nel modo che conta davvero. Ed era per questo che l'amore faceva schifo. Non importava quanto gli desse di sé stesso perché alla fine in questo mondo non sarebbe bastato. In questo mondo, Alastair, non sarebbe stato bene. Come poteva continuare a vivere con questa consapevolezza?
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Il Peso Delle Scelte
FanfictionThomas Lightwood non sa più cosa pensare riguardo ad Alastair Carstairs. Non riesce a capire questi nuovi sentimenti che lo consumano. L' arrivo di una festa lo porterà a fare i conti con queste nuove emozioni. Anche Alastair metterà in dubbio qu...