Capitolo 18

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Dentro non si vedeva niente. Le tende spesse impedivano alla luce di passare attraverso le finestre. Sembrava di essere in piena notte. Inoltre, l' odore pungente annebbiava la vista di Thomas. Quel fetore era un altro indizio che sottolineava quando le cose li fossero strane. Solitamente i demoni puzzavono ma Thomas non aveva mai sentito nulla di così insopportabile.
All' interno, però, sembrava non fosse successo niente. Non c'era niente fuoriposto e sembrava di stare in una normale casa abbandonata. Le foto alle pareti ritraevano una un uomo e una donna con una figlia, quest' ultima sempre al centro. Tutti sorridevano felici. Thomas sperò con tutto il cuore che quella allegra famigliola si fosse semplicemente trasferita lasciando tutto lì anche se sapeva che la cosa era del tutto improbabile. Però, allora, che cosa aveva a che fare quella famiglia con i demoni? Sembravo tutti così normali. Ma Thomas sapeva fin troppo bene che le apparenze spesso celano più di quanto sembra.
Il ragazzo decise di proseguire verso le scale che conducevano al piano di sopra. Fu' costretto a tirare fuori la stregaluce perché da quel punto non si riusciva più a vedere niente. Ogni particella del suo corpo gli stava dicendo di tornare indietro e questo lo convinse ancor più di essere nella direzione giusta. Stava seguendo la scia di miasma che si faceva mano a mano più intensa. Anche al primo piano sembrava che nulla fosse stato toccato. L' unica cosa che cambiava era che non c'era lo strato di polvere del piano inferiore. Thomas ebbe l'impressione che qualcuno fosse passato di lì poco tempo prima o addirittura che quel piano fosse abitato. Se qualcuno ci viveva perché stava adoperando un solo piano? Il mistero ad ogni passo cresceva.
Thomas percorse i corridoi cercando qualche indizio ma tutte le porte erano chiuse a chiave. Erano molte e aprirle tutte gli avrebbe fatto perdere un sacco di tempo. In più, prima se ne andava dal quel posto, meglio era. Aveva come l' impressione che stesse per succedere qualcosa di brutto ma comunque continuò a camminare per il corridoio buio. Stava per perdere le speranze quando si accorse di una leggera luce che proveniva da sotto una porta. Impugnio' con più forza la spada angelica e cercò di non far caso hai sudori freddi che gli percorrevano tutta la schiena. Si avvicinò lentamente, attento a non fare il minimo rumore.
In quel momento senti un suono provenire da dentro la camera così corse verso la porta e la spalancò. Ad attenderlo c'erano due demoni mantide che non aspettarono un secondo ad attaccare.
Thomas schivo il primo colpo rootolando a terra e, non appena fu in piedi, sferro un fendente con la speda tranciando così le Braccia di una delle due mantidi. L' altra però gli fu subito dietro e riuscì così a prendere di striscio il fianco del ragazzo. Lui però reagì subito e, con un folte colpo, staccò di netto la testa del demone. L' altro era già pronto a infilsare Thom con il suo braccio appuntito ma lo shedowhunters estrasse la seconda spada angelica.
"Mikael" disse facendola illuminare. Con quella paro' il colpo e con l' altra trafisse il demone mantide che, tra un lamento e un altro, scomparse tornando alla sua dimensione originaria.
Thomas asciugandosi il sudore della fronte si accorse che nella confusione della lotta non aveva visto la ragazza che giaceva a terra in fondo alla stanza.
Il ragazzo si avvicinò alla figura accasciata a terra senza comunque abbassare la guardia. Da più vicino poteva vedere petto che si alzava e abbassava. Era così minuta che riusciva a contare quasi le costole attraverso il tessuto leggero del suo vestito. Se fosse entrato anche 2 minuti dopo probabilmente la ragazza sarebbe morta. Ora però doveva trovare un modo per uscire da quel posto infernale, senza farsi uccidere possibilmente. Così la prese in braccio e uscì dalla stanza.
Thomas era ancora teso come una corda di violino perché il tanfo non se ne era, per niente, andato. Questo significa che la cosa da cui proveniva era ancora in circolazione e, probabilmente, anche molto vicina.
I corridoi erano completamente bui e ora che aveva entrambe le mani occupate non poteva nemmeno prendere la strega luce. Ringraziò se stesso per essersi fatto, prima nel vicolo, una runa per la vista notturna così almeno adesso riusciva a distinguere i contorni dei mobili in modo da non andarci a sbattere.
Alla fine Thomas riuscì ad arrivare alle scale che conducevano al piano di sotto. Ogni passo che faceva sembrava che lo avvicinasse sempre di più a quell'odore nauseante. Se si fosse trovato davanti a qualche demoni, con le mani così occupate, non sarebbe riuscito ad affrontarlo. Se voleva salvare la ragazza e se stesso, doveva muoversi a trovare l'uscita. Inoltre sperava che quella ragazza sapesse qualcosa su quello che stava succedendo in quella casa. Magari avrebbe perfino trovato qualche collegamento con il responsabile della morta di sua sorella.
Thomas iniziò ad aumentare il passo procedendo velocemente per i corridoi. Gli unici rumori che sentiva erano quelli dei suoi passi sul pavimento.
Arrivò in fine all' salone d' ingresso e la luce proveniente dalla porta riusciva ad illuminare quasi tutta la stanza. Per qualche miracolo non erano ancora incappati in niente di strano e, con un po di fortuna, in qualche istante sarebbero stati all' aria aperta. Quanto improvvisamente un verso mostruoso scuote' le pareti. Thomas si immobilizzo'. Non aveva mai sentito niente di simile in tutta la sua vita. I suoi muscoli sembravano incapace di muoversi ma l' addestramento shedowhunters lo aveva preparato a questi momenti. Così fece uno scatto verso la porta ma un demone Drevak gli blocco il passaggio. Il ragazzo indietreggio' fino a raggiungere il centro della stanza. A quel punto però era già circondato. Una decina di demoni lo stava puntando con l'intenzione precisa di ucciderlo.
Thomas appoggiò la ragazza a terra, almeno così aveva le mani libere per combattere. Non aveva molta fiducia nel fatto di riuscire a uscire vivo da lì ma, almeno, doveva tentare. Estrasse così il pugnale dallo stivale e lo lanciò a un primo demone. La sua mira era precisa e infatti il colpo andò a segno nel punto vitale del demone che, un secondo dopo, sparì. Nel mentre altri 2 demoni gli erano già a dosso e fece a mala pena in tempo a prendere le spade angeliche per parare i loro colpi. Poi fece un salto mortale e atterrò sulla schiena di uno dei due demoni conficcandoci la spada all'interno ma da dietro non aveva visto un altro demone arrivare. Esso infatti lo colpi con i suoi artigli putridi lacerando cosi i vestiti di Thomas. Il bruciore del taglio però gli schiari la vista che era ormai offuscata dal fetore che si faceva sempre più forte. Così si girò di scatto e trafisse il demone alle sue spalle. Poi prese l' ultimo pugnale e puntò alla testa del mostro davanti a lui colpendolo in pieno.
Una delle due spade angeliche però era completamente piena di icore e si spense. C'erano ancora troppi demoni e a Thomas rimaneva una sola arma. Ormai era del tutto certo che non ce l' avrebbe fatta, quando improvvisamente lo spaventoso suono di prima fermò la battaglia. I demoni scapparono dalla stanza lasciando Thomas da solo insieme alla ragazza. Era sicuro che se avesse visto la creatura che aveva prodotto quel boata non sarebbe uscito di lì.
Corse così dalla ragazza ma si dovette fermare perché colto da conati di vomito. Il tanfo si era fatto disumano e Thomas non riusciva a smettere di tremare. Sapeva che girandosi avrebbe trovato la morte. Ogni fibra del suo corpo gli urlava di corre via senza fregarsene di niente. Ma non poteva. Lui era uno shedowhunters e il suo compito era proteggere gli esseri umani. Se fosse scappato non avrebbe saputo convivere con sé stesso . Quindi non li restava altro che girarsi e lottare. E così fece.
Ad attenderlo c'era la cosa più orrenda che avesse mai visto . Un ammasso di interiora putrescenti. Sembrava come se fosse composto da parti di corpo umano. Inoltre la struttura del mostro era umanoide con un altezza che sfiorava il soffitto. Non aveva mani e al suo posto stavano degli artigli lunghi almeno 50 centimetri ed affilati come la lama di un coltello. In fine, un paio di occhi rotondi, giallo scuro, lo fissavano gelidi. Ma la cosa peggiore era la puzza. Così penetrante che sembrava quasi corporea. A Thomas bruciavano gli occhi e faceva perfino fatica a respirare. Quello non poteva essere altro che un demone superiore e a lui rimaneva una sola spada angelica.Scappare però non era nelle opzioni quindi si mise in guardia e tentò di trattenere il tremore alla mani.
Il demone iniziò ad avanzare e ad ogni passo che faceva l' edificio tremava. Poi, ad un certo punto, il suo braccio si mosse pronto a colpire lo shedowhunters. Lui però fu più veloce e riuscì per un pelo a schivare gli artigli. Se uno di quelli lo avesse preso, anche solo di striscio, sicuramente non ci sarebbe stato scampo.
Il demone continuo' a sferrare colpi su colpi. Sembrava non si stesse nemmeno impegnando. Era come un gatto che gioca con la sua preda prima di mangiarla. Thomas d' altro canto era sempre più sfinito a forza di evitare i colpi. Inoltre, la ferita al fianco sembrava non voler smettere di sanguinare e il dolore stava diventando lancinante.
Il demone superiore avanzava sempre di più fino a che il ragazzo si trovo con le spalle al muro. Ormai gli era a meno di due passi e non aveva via di scampo. Il mostro scagliò un colpo micidiale diretto alla sua testa ma i suoi riflessi furono più veloci e riuscì a rotolare sotto le sue gambe aperte. Era arrivato il momento di agire. Con un salto atterrò sul corpo bitorzoluto del essere. Aveva un unica possibilità e doveva sfruttarla al massimo. Si arrampica fino alle spalle e poi, con tutta la sua forza, piantò la spada angelica nel pieno centro della testa. Esso però non scomparve come avevano fatto gli altri.
Thomas non sapeva più cosa fare. Scese con un salto dal corpo del mostro. Questo però si girò e ora i due erano uno di fronte all' altro e Thomas era disarmato e ormai sfinito.
Il demone allora carico' la gamba e poi sferro' un calcio tremendo verso il corpo del ragazzo. Quest' ultimo volo per alcuni metri e in fine si schianto' contro il muro. Thomas, non riusciva più a respirare. La botta gli aveva bloccato i polimini e tutto il sangue che aveva perso gli levava qualsiasi energia. Ora era a terra e non aveva la forza per rialzarsi. Ci vedeva a malapena e il dolore alla testa era come un martello pneumatico.
Il demone superiore ora avanzava verso di lui con noncuranza. Questa era la fine e Thomas lo sapeva. Ormai gli era davanti. Avrebbe voluto dire e fare tante cose nella sua vita e invece sarebbe finito tutto lì. Gli sarebbe piaciuto avere le persone che amava accanto prima di morire e invece non era possibile. Infine il demone fece l' ultimo passo che li separava e poi, con una mossa veloce, conficco gli artigli nel corpo di Thomas che non seppe far altro che stare a guardarlo inerme. Il suo mondo si stava pian piano spegnendo. L' ultima cosa che vide fu la figura di qualcosa che entrava dalla porta d' ingresso. Avrebbe tanto voluto che fosse Alastair. Voleva vedere per l' ultima volta quello stupido ragazzo che amava tanto. Ma le tenebre lo avvolsero e il suo desiderio non fu esaudito.

#spazio dell' autrice
Salve bella gente!
È la prima scena d' azione con demoni che scrivo in questa f.f quindi spero vi sia piaciuta.
Comunque il nostro piccolo Thomas si è messo in un bel casino. Cosa pensate succederà a questo punto?
Se siete curiose allora lasciate la stellina e Commentate con possibili teorie.
Ci rivediamo nel prossimo capitolo ;)

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