Capitolo 2

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La settimana giunse velocemente al termine tra le giornate passate alla locanda o in pattugliamento.

Si arrivò così al giorno del ballo. Però, la famiglia Lightwood non aveva molto voglia di festeggiare. I segni della morte di Barbara erano ancora profondi nei volti dei suoi genitori e ormai le conversazioni a tavola riguardavano principalmente il tempo. Comunque, data la forte amicizia con la famiglia Herondale e il sostegno che gli avevano e gli avrebbero dato, decisero comunque di andare.

Thomas era stato impaziente tutta la settimana e quella mattina era talmente eccitato che quasi tremava. Queste emozioni così forti lo spaesavano ancora ma si convinse che probabilmente era solo curiosità di scoprire la verità su quella faccenda irrisolta. Così appena finì di pranzare andò immediatamente in camera sua. Iniziò a rovistare nell' armadio in cerca di qualcosa da mettersi ma nulla gli sembrava adeguato. In più, con la crescita strabiliante che aveva fatto nell' ultimo anno, la maggior parte dei suoi abiti non gli entravano. Si provò qualche completo. Il suo preferito era quello che poteva mettere con la giacca nera che gli aveva regalato sua madre ma ora si accorse che anche quella gli era corta di maniche. Gli sembrava di essere un gigante in un negozio per gnomi. Sarebbe dovuto andare da un altro colosso per trovare qualcosa che gli andasse bene ed è proprio questo che decise di fare.

" Papà?" chiese entrando nella stanza dei suoi genitori. Lì trovò suo padre alla scrivania che leggeva dei documenti. Quando lo sentì entrare si fermò e alzò la testa verso il figlio.

" Dimmi Thom, hai bisogno di qualcosa?" gli chiese con un sorriso. Lui si grattò la testa imbarazzato e poi allungò il braccio per far vedere quanto corta gli stava la giacca. Suo padre allora scoppiò a ridere.

" Sembra che tu abbia rubato dei vestiti ad un bambino" gli disse asciugandosi le lacrime che gli si erano formate ridendo. Thom divenne tutto rosso ma poi rise con lui.

" È per questo che volevo chiederti se tu mi potessi prestare qualcosa. Ormai dovrei avere la tua taglia credo..." continuò il ragazzo. A quel punto suo padre si alzò dalla sedia e andò verso l'armadio.

" fammi un po' vedere se ho ancora..." disse rovistando tra un vestito e l'altro mentre il figlio iniziava a togliersi la giacca.

" Eccolo! " esclamò tirando fuori e mostrandogli uno stupendo vestito rifinito in cuciture vedere petrolio. A Tom si illuminarono gli occhi. Non aveva mai visto un completo più bello.

" Posso prenderlo sul serio? Ho paura di sciuparlo..." chiese il ragazzo con un sorriso che gli occupava tutta la faccia. Suo padre vedendolo così felice sorrise a sua volta e poi gli si avvicinò porgendogli il completo.

" Certo che puoi prenderlo. Era un abito che mettevo quando avevo la tua età. Qualche hanno fa lo volevo rimettere e così l'ho portato a riammodernare ma quando me lo sono provato era troppo stretto di spalle. Quindi ho pensato: perché non asservarlo così com'è per poi darlo a Thom quando crescerà? Ed eccoci qua. Il mio bambino fragile è diventato un uomo grande e forte" disse sua padre con uno sguardo pieno d' orgoglio. Thom era tanto felice che non sapeva cosa dire e se ne stava impalato in mezzo alla stanza con l'abito in mano. Poi suoi padre si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla.

" Che fai, non lo provi?" gli chiese infine sorridendo. Tom allora si ridestò e andò verso suo padre e con fare deciso lo abbracciò. Era tanto possente che anche adesso le sue braccia faticava ad abbracciarlo.

" Grazie papà" gli disse sulla sua spalla.

" Di niente figliolo " rispose l'altro dandogli una forte pacca sulla schiena.

Alla fine i due si separarono e Thom andò dietro il separé a vestirsi. Quando uscì, suo padre strabuzzo gli occhi e gli sorrise. Gli stava davvero così bene? Si chiese. Adavanti allo specchio per vedere come gli stava. Si sorprese della sua stessa immagine. In quegli abiti sembrava proprio suo padre. Per anni lo aveva guardato con ammirazione e adesso lo aveva raggiunto, almeno per quanto riguardava l'aspetto fisico. Ne era incredibilmente felice.

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