Thomas tornò a casa non appena Chris si fu addormentato. In verità non avrebbe voluto ma non sapeva proprio dove altro andare e ormai era quasi ora di pranzo. Trovò la tavola già apparecchiata e i suoi genitori seduti uno accanto all' altro intenti in una conversazione accesa. Il ragazzo aveva sempre ammirato gli sguardi che sua madre e suo padre si lanciavano. Anche dopo tanti anni insieme sembrava che la fiamma del loro amore non si fosse mai spenta ma anzi fosse diventata più intensa alimentata dal rispetto che entrambi provavano uno per l' altro. Thomas quindi, fin da piccolo, aveva desiderato trovare qualcuno da amare così profondamente ma inizialmente, quando era minuto e malaticcio, le ragazze non lo guardavano nemmeno. Ora invece molte di loro posavano su di lui il loro sguardo ma era proprio il ragazzo che si trovava completamente disinteressato. Si diceva che era perché non aveva trovato la ragazza che faceva per lui ma da dopo il viaggio a Parigi iniziò a chiedersi se il problema era un altro. Il giorno prima era propio arrivato alla conclusione che probabilmente non si sarebbe mai innamorato di un altra ragazza.
Decise di non disturbare i genitori e così si incammino' verso la sua camera aspettando che lo chiamassero per mangiare . Quando stava per chiudere la porta senti il suono di un pianto. Proveniva dalla camera di Barbara. Lui non era più entrato lì dalla sua morte e l'idea di farlo adesso lo spaventava terribilmente. L'intensità del pianto però si faceva sempre più forte e così si fece coraggio ed entrò. Seduta sul tappeto difronte all' letto ci stava sua sorella maggiore Eugenia che piangeva tenendo qualcosa tra le mani. Thomas si avvicinò mettendosi poi a sedere accanto alla ragazza mettendoli un braccio intorno alle spalle per consolarla. " Eu che è successo?" "ti manca molto Barbara vero?" la ragazza calmo' un poco i suoi singhiozzi per provare a parlare " ho trovato il suo fiocco per i capelli che usava da bambina" disse asciugandosi le lacrime. "lo metteva sempre con il vestitino blu e si divertiva a fare le pirouette per far gonfiare la gonna". Thomas vide l'immagine della sorella che giocava con lui mentre indossava quel vestito e quel fiocco e cercò di trattenere le lacrime per non turbare ancor più la sorella. " me lo ricordo, le stava proprio bene" disse infine. Eugenia prese le mani di Thomas e le strinse " lei era proprio buona. La più buona di tutti noi. Lei sapeva di me e di Jhon fin dal inizio. Quando sono stata scoperta e rovinata per la relazione che avevo con lui lei mi ha detto che non era colpa mia se amavo un uomo. Mi disse che amare non è mai uno sbaglio anche se questo porta spesso a soffrire" le lacrime iniziarono a scendere sul suo volto andando a bagnare il colletto del suo vestito. Il fratello allora la abbraccio' più forte cercando di non crollare lui stesso "
Eugenia, nostra sorella ha sempre voluto il meglio per tutti noi. Voleva che noi fossimo felici anche magari a costo della sua di felicità. La sua morte ci ha distrutto ma dobbiamo provare ad andare avanti proprio per lei. Non puoi continuare a passare le giornate nella tua camera senza neanche mangiare. Non hai propio il permesso per autodistruggerti. Non farlo perfavore, non posso perdere anche te" la ragazza si asciugò il viso con la manica del vestito " ci proverò, ma non ho più nulla ormai" " hai noi, sempre e comunque" disse Tom prendendole il viso tra le mani " dai ora andiamo a mangiare che ci staranno aspettando". Uscirono dalla stanza tenendosi per mano come facevano quando erano piccoli e le disgrazie del mondo reale non li avevano ancora raggiunti.
Il resto del pomeriggio passò tranquillamente ma le parole che aveva detto la sorella lo avevano disturbato. Se qualcuno fosse venuto a conoscenza di quello che aveva fatto con Alastair il disonore non sarebbe caduto solo su di lui ma su tutta la famiglia. Non poteva fare questo a Eugenia o ai suoi genitori. Avevano già sofferto abbastanza. Però che alternative aveva? Sentiva in qualche modo già l' assenza di Alastair. Magari potevano diventare amici, anche se questo a lui non sarebbe mai bastato ma forse era meglio per tutti, anche per Alastair. In più non sapeva nemmeno cosa provava l' altro ragazzo. Quella mattina infatti la maschera che la sera prima era sparita si era invece riformata. La freddezza che aveva l' altro lo spaventava, confondendolo maggiormente. La cosa migliore da fare era andare a parlare con lui e poi decidere il da farsi. Voleva uscire per andare alla tenuta dei Carstairs ma si accorse che ormai era sera inoltrata e li sembrava sconveniente andare a disturbare a quel ora la famiglia. Decise che sarebbe andato la mattina dopo e così si mise a letto e si addormentò.#spazio dell'autore
Sinceramente la morte di Barbara non mi scosse particolarmente quando lessi il libro. Però stavo ripensando a come una famiglia possa vivere una cosa del genere e mi è venuto da scrivere questo capitolo. Eugenia l' ho rappresentata un po senza carattere perché è così che me la immagino.
Commentate se invece a voi piace il personaggio di Eugenia e magari quello di barbara.
Io mi penso soprattutto per i poveri Gideon e Sophie che saranno sicuramente distrutti dalla morte della figlia maggiore.
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Il Peso Delle Scelte
FanfictionThomas Lightwood non sa più cosa pensare riguardo ad Alastair Carstairs. Non riesce a capire questi nuovi sentimenti che lo consumano. L' arrivo di una festa lo porterà a fare i conti con queste nuove emozioni. Anche Alastair metterà in dubbio qu...