Capitolo 9

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Thomas fu svegliato dalla voce di James che diceva di alzarsi. Non era la prima volta che succede ma questo solitamente indicava che era successo qualcosa di brutto. Con il cuore a mille si mise a sedere" che è scuccesso? qualcuno è ferito? La mia famiglia sta bene? I ragazzi stanno bene? " " Tom rallenta. E successo qualcosa ma ne la tua famiglia, ne i ragazzi sono coinvolti" questo non tranquillizzo' Thomas. " dai James dimmi che è successo e cosa devo fare" disse il ragazzo spazientito " senti, non volevo chiedertelo proprio a te dopo quello che è successo ma non sapevo più a chi altro rivolgermi. Matt mi ha già detto di no e non voglio far uscire Chri". Thomas aveva qualche sospetto del perché l' amico era lì e il fatto che non arrivasse al punto lo fece arrabbiare " James dimmi immediatamente chi riguarda". L' altro ragazzo sembrò imbarazzato ma poi rispose" Alastair. Stamani mattina Cordelia è venuta da me terrorizzata perché suo fratello non torna a casa da ieri. So che non ti interessa probabilmente ma ho bisogno del tua aiuto per trovarlo. Potrebbe essere in pericolo. Non posso non fare niente . Cordelia ne sarebbe distutta" appena senti il nome del ragazzo, che da ormai tempo intasava i suoi pensieri, lo stomaco di Thomas si strinse e li venne un conato di vomito. Senza parlare si vesti velocemente "andiamo" disse guardando l' amico negli occhi. Scesero le scale alla velocità della luce e arrivarono poi sulla strada. Li, ad aspettarli c'era Cordelia che si tartassava le pellicine delle mani con la bocca. " Daysi potresti mica ripetere quello che hai detto a me a Tom, per favore?" chiese James prendendo le mani della fidanzata tra le sue. "abbiamo litigato e ho paura che possa aver avuto l'idea di andarsene dalla città. Ma se li fosse successo qualcosa... ?". Si vedeva benissimo che Cordelia stesse trattenendo le lacrime ma era anche giustificata. D' altronde anche Tom avrebbe voluto cadere a pezzi in quel momento ma doveva rimanere in forze per cercare Alastair. James iniziò a pensare poi parlò" io inizierei a cercarlo alle stazioni. Se non gli è successo niente deve essere lì" Cordelia trasali " non gli è successo niente. Ne sono sicura. Basta trovarlo in tempo prima che salga su un treno. Thomas grazie del aiuto. So che non sei il suo più grande fan". <Ohh quanto ti sbagli > pensò Tom, ma di certo non poteva dirglielo " di niente, ma ora sbrighiamoci. I primi treni partiranno tra meno di trenta minuti" disse infine. " allora dividiamoci nelle 3 stazioni" così dicendo i tre decisero in fretta in quale andare e il luogo di incontro nel caso lo avessero trovato e poi si separarono.
Tom rimase da solo e decise di iniziare a correre per raggiungere il posto il più velocemente possibile. Iniziò a pregare che Alastair fosse ad una dell tre stazioni e non ferito o morente in un vicolo. Anche solo il pensiero di quel immagine lo straziava. Cominciò così a correre più forte facendosi strada tra gli operai intenti ad andare a lavoro.
Raggiunse la stazione in 25 minuti e sul tabellone d'ingresso vide che il primo treno sarebbe partito quattro minuti dopo dal binario 2. Era la sua unica possibilità di trovarlo. Corse come non aveva mai fatto spintonando qua e là le poche persone che c'erano a quell' ora. Aveva oramai raggiunto le scale che lo avrebbero portato al binario quando senti il fischi del capo stazione che indicava la partenza del treno. Sali' li scalini a gruppi di 4 e raggiunse finalmente la pedana. Il treno era ancora lì ma le porte si stavano per chiudere. In quel momento lo vide. Era di spalle ma riconobbe i suoi capelli e la sua corporatura. Era vivo. Era vivo ma se ne sarebbe andato. Era felice ma non poteva permetterlo di farlo. Si stavano per chiudere le porte e questo avrebbe separato i due ragazzi per sempre.

Alastair aveva aspettato l'arrivo del treno per mezz' ora e la camicina leggera che aveva non lo proteggeva dal freddo della mattina. Su quella panchina su cui era seduto vedeva i barboni addormentati davanti all'altro binario. Sarebbe stata quella la sua fine? Triste e solo sopra ad una panchina. Si disse che probabilmente c' erano fini peggiori. Per esempio rovinare tutte le persone a cui teneva e il suo destino, se fosse rimasto, erano proprio quello. Dopo un po iniziarono ad arrivare i primi passeggeri. Alcuni avevano grandi valige ed erano accompagnati da qualcuno che non voleva lasciarli andare. Altri invece non avevano niente. Forse anche loro volevano lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare. Alastair non si riveda in nessuno dei due casi. Lui se ne andava senza nulla ma avrebbe voluto con sé qualcuno con sé che li chiedesse di non farlo. Ma a nessuno importava tanto di lui da cercarlo o tanto meno da fermarlo. Quel treno non sarebbe stato per lui l' inizio di qualcosa ma la fine di tutto. Non avrebbe più visto il sorriso gentile di sua sorella e nemmeno lo sguardo preoccupato di sua madre. Ma ciò che lo distrugge di più era il non poter più riveredre quel viso che aveva popolato i suoi sogni e i suoi incubi. Gli occhi castani di quel ragazzo che racchiudevono mille desideri.
Alastair senti il rumore del treno che si avvicina al binario. Il capo stazione arrivò e le porte si aprirono. Era quindi arrivato il momento di andare. Aspettò che tutti salirono per gustarsi ancora un po quella città che per qualche attimo lo aveva reso felice. Poi si alzò dalla panchina e sali' sul treno. Ma, in quel momento una mano affermò i lembi della camicia di Alastair tirandolo poi indietro. Il ragazzo si tirovo' a terra sopra a qualcosa di morbido. Si rigiro' confuso aspettandosi magari che gli uomini della locanda lo avessero seguito per ucciderlo. Ma ad accoglierlo non erano loro ma Thomas.

#spazio dell' autore
Mi sentivo in ansia con Thomas mentre scrivevo e voi?
La sua corsa contro il tempo è degna di qualsiasi film degli anni 90.
Vorrei anche io che qualcuno mi corresse dietro come Tom fa con Al...
Comunque cosa vi aspettate dal loro incontro?
Thomas sarà arrabbiato o felice?
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