Capitolo 2: Il tuo valore (quarta parte)

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Firyal non sta più nella pelle. L'intero pomeriggio è dedicato alle prove musicali con Édith e Melody. Compongono un trio eccellente: il Rock Soul. La riccia si scatena alla batteria, la svedese incanta con i riff di chitarra classica, elettrica, vocalizzi, la portoghese delizia i timpani con il basso.

Tra due sere si esibiranno al Rainbow, che è il bar più chic e spazioso di Detroit. Locale gay friendly, le luci cambiano colore come omaggio alla bandiera arcobaleno. È risaputo che la bellezza risiede nel diverso, che merita la normalità. Ci si siede ai tavolini, ma anche sopra comode poltroncine rosse. I dolci provengono dalla tradizione americana, svedese, italiana. Il gusto piacevole dei cocktail stordisce i sensi. Metafisica per antonomasia, una volta entrati lì non si vuole uscire. Ingloba, custodisce, protegge memorie felici.

Invia un messaggio sul gruppo Whatsapp:
"Vi aspetto alle tre a casa mia. Mi raccomando, attente quando camminate e siate puntuali!"

Chi sospetta mai che sotto una banale esortazione si nasconde un ti voglio bene? Senza loro sarebbe vittima dell'oscurità profonda. Non esisterebbe alcuna via per il ritorno né tantomeno vorrebbe intraprenderla.

L'amicizia implica la salvezza eterna dell'anima. Affiancarla non è un'operazione semplice. Occorre infinita pazienza per individuare la sua bontà.

Tutti la dipingono come una tipa fin troppo determinata, schietta, audace, incomprensibile, criptica. Gli ultimi due aggettivi l'inchiodano a una parete misteriosa.

Non è per niente cattiva. È solo per pochi.

Non le importa di piacere agli altri, si accetta così com'è. I complimenti più importanti provengono da sé stessa, per come affronta la vita, per com'è grata ad essa, per i pregi e difetti.

La sfacciataggine cela strati sfavillanti di lealtà, sincerità, devozione. Quando trascorre il tempo con i suoi angeli custodi, l'armonia domina globalmente. Le guerre si spengono, i dissidi evaporano, le incertezze crollano.

I sentimenti promulgano le opere più belle nella galleria d'arte del bene. La forma artistica dell'affetto non commette errori. È un campo intimo, è la tela del proprio regno.

Regala alle amiche un'enorme onda di gioia. Le aiuta a sistemare le giacche sull'appendiabiti e le trascina al piano di sopra.
"Un maremoto!" intona il duo.
Sanno molto bene che senza quell'energia violenta, frizzante, spumeggiante la routine sfocia nella noia.

Il puzzle dell'amicizia è complicato e laborioso. Il minuscolo ingranaggio completa i vuoti. Supera l'immenso.

"Come mi mancava stare qui con voi" ammette Firyal elettrizzata.
"La mia seconda casa" aggiunge Édith.
"Nostra" corregge Melody con un sorriso.

Le prove si concludono in maniera brillante intervallate da improvvisazioni riportate sugli spartiti, cover originali.

Ogni cosa sembra collocata al posto giusto. Alla ragazza dal sarcasmo facile non sfugge nulla. La sua bassista preferita non è al cento per cento dell'umore. Un severo velo di tristezza oscura il sole. L'accompagna in cucina stringendo la mano. La soluzione migliore è parlarne davanti un piatto di brownies.
"Che ti succede? Abbiamo fatto qualcosa?".
Non si perdonerebbe facilmente il fatto di averla offesa.
"Sono preoccupata per sabato sera. Suoneremo davanti a molte persone e ho paura di non fare del mio meglio. E se non fossi abbastanza brava?".
Nella mente si insinua un individuo particolare e speciale, colui che con un solo sguardo la rassicura. Il discorso si interrompe con l'abbraccio forte, immediato, inaspettato di Firy.
"Non dirlo nemmeno per scherzo. Sei una delle migliori. In musica non ti batte nessuno. Ti prometto che al momento dello spettacolo sarai ancora più brava di oggi".

Convincere, regalare certezze non è facile. Lei possiede questo dono. L'incantesimo delle parole lavora nel cervello di Melody. Può farcela, è in grado di farcela, deve farcela.

"Ti ho convinta?".
"Certo".
"Vada per il solletico".
"No!".
La blocca nella maniera più dolce possibile, sigillando un tenero abbraccio. Non la molla, culla insistentemente. Avverte lo stupore e il bisogno di conforto. Soltanto adesso si calma, disattiva le voci cattive. Non c'è bisogno di riflettere. Il cuore risponde, i battiti si ascoltano nitidi. È un'emozione unica più potente della pace.
"Vi siete dimenticate di me" sussurra Édith.
"Non è vero, sciocchina. Siete indimenticabili e solo in cielo sanno quanto vi voglio bene".
La schiettezza suscita commozione nelle interlocutrici, che singhiozzano un solido: "ti vogliamo bene anche noi".

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