Capitolo 4: Due lati della stessa medaglia (prima parte)

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Viaggiare nel tempo è un'utopia del concetto di bellezza. È senz'altro meraviglioso assistere a scene già vissute e assimiliarle con maggiore sicurezza.

Quel primo appuntamento è una parentesi colorata, un simbolo di speranza. Tutte le parole sono vane quando si tratta di descrivere le emozioni. È come se nessun vocabolo fosse in grado di spiegare bene il messaggio da trasmettere. Firyal lo sa bene, evita di sforzarsi. Conserva con un sorriso il ricordo paradisiaco dentro di sé.

Da quanto tempo non sorride sul serio? Anni, lunghi anni. La sua vita è un continuo dolore celato dalla forza interiore. La presenza di Melody ed Édith attenua lo sconforto, invece l'arrivo di Helena è un toccasana speciale. Torna alla memoria il cuore che brucia, sinonimo di felicità in espansione.

Sistema la sua cameretta in totale solitudine. I genitori sono spesso assenti per lavoro. È una strana malattia agli occhi dei bambini. Da piccola non risente della scarsa presenza. La mamma e il padre sono i manager di un'azienda importante, è fiera di loro. Sono figure eccentriche, ma non risiede alcun briciolo di cattiveria.

Le note dei Guns N' Roses smorzano il silenzio. Un'allegria particolare si attacca alle pareti. Butta via vecchie cianfrusaglie. Conoscere la ragazza stimola in lei il desiderio di instaurare ordine. Ride fra sé. Non accadrà mai, però è bello provarci.

La voglia di fare e di lavorare l'aiutano a finire presto. Controlla un'ultima volta gli scaffali per prassi. Intravede un oggetto curioso da lontano. Che cos'è? Afferra lo strano puntino.

Il labbro inferiore trema, sbianca. Gira e rigira l'ospite inaspettato fra le mani. È una scatolina nera, sul tappo è disegnata la lettera L in oro.

Lucy è costantemente presente, ma per ironia della sorte fa orecchio da mercante.

La tristezza è una tempesta violenta, il temporale pericoloso del dolore. Non ridurrà a brandelli la felicità.

La volontà è sconfitta dall'emotività. Scoperchia il vaso di Pandora. Un elastico per capelli, un paio di orecchini, un anello, un biglietto riempiono il minuscolo quadrato.

È sorprendente come i ricordi sfrecciano lungo le mani, come tanti momenti siano i fili conduttori di un video privato. Rimuove temporaneamente il passato. Sa che certe cose si sono verificate. Lo scorrere della vita accantona il precedente. È l'abitudine.

Tutte quelle cose appartenevano a L.

Si manifesta la vecchia meraviglia. Rivive attimo per attimo. Condividevano un'usanza buffa: raccogliere elementi, conservarli, dimenticarli, riaprire il contenitore in seguito. Il motivo? Catturare i piccoli dettagli per approfondire la conoscenza dell'altro.

Sembra una questione frivola spiegata così. Quando si ama o si è vicini all'amore, il dubbio scompare. Pesca il fragile pezzo di carta rovinato dalla sofferenza.

"Se ti ritrovi questo messaggio è perché le nostre strade si sono separate in maniera irrevocabile. Ti prego di tenermi con te ugualmente".

Sono ufficialmente ex fidanzate.

Chiude bruscamente lo scatolo, scaraventandolo lontano. Si siede sconsolata sul bordo del letto. Le mani coprono il viso. Si prende a schiaffi con la realtà, prima benevola e poi malvagia.

"Lucy, quando ti deciderai a ignorarmi? Perché ti ostini a trattenere chi non puoi più raggiungere? Lasciami andare".

Lo sfogo lavora su lacrime tenaci e salate. È un sollievo buttare fuori il male che attanaglia lo spirito.

Impone alla mente di fermarsi, di non transitare indietro. Non è affatto in vena di ricordare come si sono dette addio. Non è ancora pronta a sputare il rospo.

Il presente e il passato sono due lati della stessa medaglia? Abbraccia il primo, scaccia il secondo. Custodisce l'oggetto come segno di ciò che è stato o deve nasconderlo da qualche parte?

Una passeggiata repentina non arreca tutte le risposte. L'essere umano non è altro che un puzzle del destino. Cammina per la città, sparisce nei pensieri.

Ritorna a casa più tranquilla. Non è tutto nero, il senso di colpa svanirà. È inutile sbarazzarsi di cioè che è ancorato all'anima. Si impara a convinvere e ad accogliere ciò che verrà. Non può proprio lamentarsi. Helena è un angelo, il suo sogno concreto.

Colloca l'oggetto al punto di partenza. Miller non è uno svago, una distrazione. Merita di ricevere un'occasione. Il passato e il presente iniziano a interloquire. Inaugura una nuova scatola rosa, disegna la lettera H con il nero. Non vede l'ora di dirglielo. Sorride energica.

Il campanello abbatte lo stato di quiete. Non aspetta nessuno. David e Ashley Rivers non tornano quel giorno, le ragazze sono impegnate. Scende incuriosita, apre la porta.

Sgrana gli occhi. Non avrebbe mai immaginato che dal nulla sbucasse suo fratello maggiore Jacob. In questo momento passato e presente si sono uniscono e non si separano più.

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