Quando nella prima adolescenza si comincia a uscire la sera, staccandosi dal suolo paterno, si ascoltano sempre le solite raccomandazioni. Le più conosciute sono l'allerta sull'orario e sulle strade da evitare. Non bisogna girovagare soli, ma con una compagnia fidata. Il cellulare è utile per le comunicazioni ed è preferibile avere la suoneria ad alto volume. Sparire senza preavviso costa spiacevoli ramanzine.
Édith sta ritornando a casa, imbocca un vicolo che velocizza il ritorno a casa. I mattoni scuri, la polvere, la cupezza suscitano seria ansia. D'altronde, mancano solo pochi passi. Cosa può succedere di brutto?
L'ansia è un mostro subdolo, bravo a non farsi scoprire. Segue come l'ombra del vicino, come l'ombra della paura peggiore. Ha una natura sadica, poiché fa credere che la catastrofe sia arrivata, che la fine sia giunta per chiudere irreparabilmente il presente. Alla fine del trucco di magia la realtà non cambia.
Si deve pur riconoscere che il suo ghigno malefico inquieta come la colonna sonora di un film horror. L'uomo è capace di simile potenza e molti di loro sottovalutano questo aspetto.
Cammina più veloce di un incubo terrificante. Il cervello attiva una corsa celere quanto un attacco di panico. Una presenza inspiegabile è nei paraggi, ne è sicura.
Il flash accecante di una macchinetta fotografica la scaraventa a terra. I lampioni confermano i sospetti precedenti.
La presenza inspiegabile non è una banale sagoma di timore. Jake è davanti a lei. I tratti somatici si perdono nel vuoto della cattiveria e il contorno dello sguardo è dolceamaro. Quel nome è sulla bocca di tutti, superando la popolarità di criminali feroci. Non è importante conoscerlo di persona o tramite fonti esterne. Il reticolo mentale è contorto, irrisolvibile, irrimediabile.
La giovane alza le mani in segno di innocenza, poiché non ha mai avuto contatti diretti. Inoltre, non ha un dollaro con sé.
"Non mi servono i soldi. Ne ho più di della tua famiglia e con quelli corrompo sicari professionisti per sbarazzarmi dei tuoi amichetti. Sanno manovrare coltelli, arme, droghe. Possono ucciderti con un solo tocco, secondo un mio ordine. Sei sotto infiniti strati di ricchezza, le vostre vite sono gestite dal mio controllo. Sei spacciata o spacciato? Come ti dovrei definire?".
Minacce dal sapore di profezia offuscano la razionalità. Feriscono come infinite frecce velenose, che intorpidiscono i muscoli. Penetrano nell'orecchio, assorbendo i ringhi aggressivi.
L'odio cambia l'animo o è una caratteristica intrinseca? Probabilmente si combinano ambedue gli elementi.
Édith non si meraviglia al pensiero che il ragazzaccio abbia visitato maniacalmente il suo profilo Instagram con quello delle ragazze. Sulla sua biografia è inserito l'acronimo "LGBT". L'ultima lettera è contenuta in due parentesi tonde, rivelandosi al mondo.
Schiaffi, pugni, sputi si mescolano nel silenzio della vittima. Sequenze di strazio, dolore, morte la deteriora. La madre l'ha abbandonata in favore di un uomo più ricco. Non si è più vista, se non tramite messaggi sporadici.
Morirebbe senza il papà, l'eroe che ha cresciuto Melody e Firyal, la sua vera fortuna, il suo orgoglio. Anche Helena e le migliori amiche occupano un ruolo importantissimo.
L'inquietudine dipinge figure sfregiate, smembrate, violentate. Il sangue è riprodotto con fitte pennellate dai contorni definiti, che brillano come un limpido specchio d'acqua.
Le lacrime solcano le guance al sol pensiero negativo.
La dolcezza, il calore delle ragazzine e del padre ripristinano l'equilibrio. Si aggrappa ai ricordi positivi e al domani luccicante. Il naso indossa una fluida maschera di tessuto rosso, piccoli cerchi viola rovinano temporaneamente gli zigomi. Gli auguri di passare a miglior vita allestiscono una piccola recita, entrando nei panni di una moribonda.
Fingere è sopravvivere.
La transfobia spinge Jake ad abbassare la gonna e la biancheria intima della poverina. Scatta fotografie ai genitali scoperti, al volto. Infierisce contro "la razza".
I gay, le lesbiche, i bisessuali, i transessuali rappresentano il letame, letto prezioso per i maiali. Il disprezzo fa accapponare la pelle.
Sferra un calcio atroce quanto il colpo di un cavallo impazzito nelle parti intime. I passi pesanti si disperdono nell'ignoto.
L'aggressore rivela l'indole da stalker. Quel percorso è noto solo a loro due. Il sudore fa capolino. È salva per un pelo. Il bullismo non deve nascondersi dietro il forte pilastro della vigliaccheria.
Possono dormire sereni o sono sotto il suo mirino?
L'unica cosa che gli preme è rifugiarsi fra le braccia di papà Elis.
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Pink and Blue
RomanceDetroit, Michigan, 2018. Helena Miller, un nome che cela abissi insospettabili di curiosità. Sono la classica ragazza che ama scrivere e allo stesso tempo detesta ricevere le tracce dall'insegnante. Il motivo? È un limite alla libertà, creatività, s...