Pink and Blue

Capitolo 3: Retrospezione (prima parte)

È una sera come tante con le stradine isolate e i negozi chiusi. Tutto sembra inglobato in un guscio di tedio e abitudine. L'apparenza non corrisponde alla realtà. Le sorprese sono i figli del destino, la loro nascita è un grande evento.

I pensieri di Melody si aggrappano ai ricordi del concerto. Odia il tempo, l'attesa, la bellezza che scivola via. Ricostruisce mille sogni. Gli strascichi di adrenalina, l'emozione di suonare in pubblico, l'applauso della folla sono il trailer di un film emozionante.

La parte migliore della pellicola deve ancora arrivare. La felicità parte da un momento specifico. Le mani di Elis cadono gentilmente sulle spalle e sfiorano appena il tessuto del vestito. Il tocco genera brividi, colora le guance, cura il cuore. Il panico non le impedisce di sorridere. Si congeda da Helena e segue il proprietario del bar in disparte. L'uomo non è semplicemente il padre di Édith, colui che l'ha vista crescere.

Il sorriso, la cordialità, le braccia sicure costituiscono la famiglia perfetta. Non si lamenta della madre, donna gentile e affidabile. Il padre, il primo amore di ogni ragazza, è la fonte costante di discordie, incomprensioni, sconforto.

Nelle mura domestiche regna un silenzio spaventoso squarciato da ferree regole: sobrietà, uscite e orari limitati.

L'imposizione si scontra con la ribellione adolescenziale. Il muro provoca chiusura. L'assenza di calore si riflette sulle relazioni sentimentali. Ciò non ostacola totalmente i contatti con i ragazzi. Recentemente si è lasciata con Carl, il primo fidanzatino. Non funziona affatto con loro. L'emozione si spegne in fretta, la chimica inesistente non aiuta.

Guardandosi attorno comprende cosa le piaccia davvero. L'attrazione per gli uomini adulti cresce robusta. La serietà, la compostezza, la maturità, la stabilità sono fattori essenziali per vivere tranquilla. Le restituiscono le sensazioni negate in casa.

La ricerca costante di attenzioni, unita agli altri elementi, sfocia nel fenomeno delle daddy issues. Non ha nulla a che fare con il mondo degli sugar daddy e dei soldi. Non intende scalare le vette sociali, sfruttare il proprio corpo.

Vuole amore, solo tanto amore. La gente ironizza con battute, denigrando una realtà dei fatti. Perché questo legame viene etichettato sbagliato? Perché lei viene trattata come una malata mentale e lui come un approfittatore? Qual è il problema se alla base coesistono rispetto e onestà?

Ripercorrere il passato aiuta a capire la stima decennale per Elis. Spalanca gli occhi. È vero amore, è sempre stato lui a custodire le sue speranze.
"Volevo farti i miei complimenti per l'esibizione".
"Ci tenevo a svolgere un buon lavoro".
Abbassa timidamente lo sguardo. L'amore cambia i lati più solidi del carattere. Le solleva il mento. Gli occhi si scontrano, si urlano sensazioni. Si morde il labbro. Si trova stretta fra le sue braccia, il luogo sereno per eccellenza. Il palmo si colloca al centro della schiena. L'ama? È solamente affetto paterno? Quello che conta è la terapia a cui si sottopone. Le percezioni sono verità celate e incomprese. Viaggiano sottopelle.

Un richiamo la distoglie dai pensieri. La voce di Persson rimbomba educatamente nelle orecchie. La ragazza si rende conto di aver vagato a lungo nel sentiero del passato. La tazzina vuota di caffè, il locale sgombro, il silenzio glielo ricordano.
"Ti senti bene?".
Arrossisce visibilmente.
"Sì, ho avuto uno sbalzo di temperatura".

Le riprende il mento come qualche sera fa. La vita si diverte a creare déja-vu? O è la potenza della nostra volontà a compierli?

"Dimmi che ti succede. Sai benissimo che non ti giudicherò".
Come si può mentire davanti a tanta accortezza?
"Mi sono innamorata. È successo da quando ho iniziato a leggere la musica, da quando mamma e papà erano a lavoro, da quando mi seguivi e non mi lasciavi mai sola".
Lacrime di commozione rigano le gote innocenti.

Finalmente dopo estenuanti lotte interne con i sentimenti, la ragazza ascolta le parole che tanto merita.
"Provo lo stesso, l'ho capito da un po' di tempo. Non avevo il coraggio di esternarlo, non volevo spaventarti. Ho intenzioni più che leali. Voglio procedere con calma. Ti darò il tempo di gustarti il significato di un fidanzamento serio. Non ho nessuna fretta. Ti amo".

Si avvicina velocemente all'amata, le imprime un bacio dolcissimo. Le labbra non si separano per alcuna ragione.
Svelare le emozioni è il trionfo, la fine della guerra. Il sentimento galoppa vorticosamente nel palato, tra le lingue, nel cuore.

Se i ricordi donano pace eterea, il presente distribuisce anafore traboccanti d'oro. La realtà è il film campione d'incassi con i rispettivi ostacoli e vittorie.
"Come potevi spaventarmi? Sei tu la mia casa".

Il bacio si fortifica, s'intensifica. È tardi, bisogna già soggiornare nelle proprie dimore. A chi importa distaccarsi dopo una simile confessione? Gli impegni scivolano via dalla mente. L'amore approva quest'unione genuina. Il bacio non si fermerà, continuerà ancora e ancora.